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Arcane è una serie animata prodotta da Riot Games e la francese Fortiche Production, ambientata nell’universo narrativo del videogioco League of Legends. Realizzata per celebrare il decennale dell’opera videoludica, racconta eventi antecedenti a League of Legends concentrandosi su alcuni dei personaggi originari di Piltover e Zaun. Ha sorpreso pubblico e critica, andando a classificarsi al debutto al primo posto in oltre 50 Paesi. La prima stagione, reperibile su Netflix, ha esordito il 6 novembre (il 7 in Italia) 2021, mentre la seconda stagione è in corso di realizzazione.
La trama di Arcane
La serie di muove su diversi livelli. Da un lato l’equilibrio instabile tra la ricca città di Piltover e i bassifondi di Zaun, un rapporto ricco di contraddizioni e influenzato da forti disuguaglianze. Dall’altro le conseguenze dello sviluppo di una nuova tecnologia, la hextech, capace di superare ogni limite che la società si era posta fino a quel momento e di generare problemi mai considerati fino a quel momento, che mettono in crisi perfino le grandi famiglie. Tutto questo però rimane sullo sfondo del rapporto burrascoso tra due sorelle, Vi e Powder, intorno alle quali si muovono numerosi personaggi che provengono direttamente da League of Legends.
Struttura dell’opera
Arcane si divide in tre atti, che rappresentano altrettante fasi del rapporto tra i diversi personaggi e il mondo che li circonda.
Il primo atto ci mette di fronte a un contesto problematico, ma ricco di speranza. I ragazzini che vivono in quelli che sono fisicamente i bassifondi di una metropoli riescono a cavarsela arrangiandosi come possono, all’interno di una situazione resa pacifica da accordi presi qualche anno prima, a seguito di una rivolta. Due giovani rampanti riescono in un’impresa mai vista prima, imbrigliare il potere magico, per sottometterlo alla volontà degli esseri umani. Due lati della stessa città prosperano a modo loro, ma una grande minaccia mette tutto in discussione.
Nel secondo atto ritroviamo lo stesso mondo a distanza di qualche anno, radicalmente cambiato a causa di sconvolgimenti dei quali non è ancora possibile prevedere le ricadute. quel che è certo è che Zaun non è più un bel posto dove vivere, mentre Piltover sembra ormai sull’orlo del crollo, dopo aver perso tutti gli ideali in favore del profitto.
Il terzo atto ci mostra la risoluzione di tutti i conflitti che, nel bene o nel male, segna per sempre il destino delle due città e dei loro abitanti.
Analisi
Siamo di fronte alla più grande sorpresa nel mondo dell’animazione nel 2021. Forse abituati male da precedenti di qualità discutibile per quello che riguarda la trasposizione di un videogioco, e probabilmente anche dalla tendenza della ormai onnipresente Disney-Marvel a banalizzare i contenuti per renderli di più facile accesso, siamo rimasti tutti spiazzati da un prodotto che ha invece diversi lati positivi.
L’animazione è di ottimo livello, realizzata con un mix di bidimensionale e 3D, con uno stile generale che vuole ricordare un impatto quasi impressionista. Anche dal punto di vista sonoro Riot Games non ha badato a spese, riempiendo ogni episodio con musica di qualità di impianto popolare, che riescono sempre ad arricchire la scena, senza disturbare. Al di là delle produzioni originali, non si può non citare la sigla iniziale, Enemy degli Imagine Dragons, che ha sicuramente contribuito alla diffusione virale nel pubblico generalista.
Sì perché, per quanto si tratti dell’adattamento di un videogioco, la serie è assolutamente godibile anche da chi non abbia la minima idea di cosa sia League of Legends. Sicuramente gli appassionati potranno notare tutti i minimi dettagli, che sono peraltro inseriti in grande quantità, ma questo aspetto non inficia minimamente la visione ad un pubblico ignaro delle future sorti dei protagonisti.
Al di là di tutti gli aspetti tecnici di alto livello, la differenza la fa sicuramente la struttura narrativa, che punta sullo sviluppo dei personaggi e sulla loro interazione.
La grande attenzione ai dettagli dell’animazione, che fa del realismo delle sue espressioni facciali la sua forza, permette di sottoporre lo spettatore a una grande varietà di emozioni, che con un solo sguardo aumentano a dismisura la presenza scenica di personaggi già ottimamente caratterizzati.
La scelta di realizzare un prodotto non adatto ai bambini si rivela una scelta vincente, perché permette l’inserimento di tematiche, come il disagio sociale, la perdita di figure di riferimento, la manipolazione e la progressiva corruzione, assolutamente fondamentali per la riuscita positiva del racconto.
Grazie a tutte queste premesse, Arcane è popolato da personaggi mai banali, di cui scopriamo continuamente qualcosa di appassionante. E soprattutto, nessuno viene lasciato per strada. Tutti gli archi continuano a svolgersi in contemporanea, avvicinandosi e allontanandosi a seconda del momento. Risulta impossibile non provare alcun tipo di emozione di fronte alle due sorelle protagoniste della storia, ma anche i cattivi della serie, come ad esempio Silco, non possono non suscitare sentimenti di comprensione, pur non approvandone le azioni. Come ogni grande storia, i personaggi si collocano su una scala di grigi, molto lontani dal semplice bianco o nero.
Il tutto con una semplice premessa, un’analisi dettagliata del tema del conflitto. Lo scontro tra due sorelle, tra due amici, tra mentore e allievo, che si allarga a un’intera metropoli. Ogni scena è dominata dall’instabilità, con due o più personaggi che cercano di perseguire i loro obiettivi e in generale dare forma a un futuro a loro favorevole. Ogni arco narrativo porta con sé conflitto su come ottenere potere, libertà, profitto, ma anche dopo aver conquistato una posizione, sarà inevitabile entrare in conflitto tra i diversi archi.
La seconda stagione vede alcuni scenari ancora aperti ed è prevedibile che vedremo nuovi campioni all’opera. Se la qualità dovesse essere paragonabile a quella della prima stagione, ne vedremo delle belle.