La casa editrice Sbam! si è da sempre distinta per la produzione di fumetti umoristici, di taglio fortemente “occidentale” con un occhio di riguardo soprattutto alle opere italiane. Una scelta editoriale…”lontanissima dal manga” come ammette lo stesso fondatore Antonio Marangi. Eppure con Élite – Le colpe dei padri ha deciso di inaugurare la collana Manga Sbam! con l’obbiettivo di unire grafica e stilemi orientali con la filosofia e la tradizione occidentale.
Se sei curioso di scoprire qual è il primo risultato di questo esperimento, allora mettiti comodo e preparati a leggere il resto!
Élite – Le colpe dei padri: la trama
Il mondo che tutti conosciamo non esiste più. Un misterioso cataclisma ha completamente riscritto la geografia del pianeta e degli esseri che lo popolano. I sopravvissuti si trasformati in elementali, esseri umani in grado di dominare un elemento. Ma tra di essi vi è qualcuno che è in grado di padroneggiarli tutti. Sull’isola di Esperia è stato creato un esercito per fronteggiarlo. La squadra Élite ne rappresenta il punto di forza, un battaglione particolare che riunisce i migliori elementali del regno, vanto e punta di diamante dell’intera divisione militare.
Alexander Dubois passa le sue giornate ad osservare i membri della squadra Élite allenarsi. Sebbene unirsi a loro sia il suo sogno più grande, non può farlo. È infatti un Abiecto, un reietto marchiato pubblicamente a causa delle sue origini. Tutto cambia quando incontra Gray Garreth che decide di fare da maestro a lui e a coloro che condividono con Alexander la medesima condizione. Garreth allestisce, infine, una squadra all’altezza della stessa Élite dando la possibilità ad Alexander e i suoi compagni di affrontare la loro prima missione. Ma è qui che le cose sembrano precipitare improvvisamente.
Alexander Dubois sa di dover portare il peso di una colpa non sua. Eppure continua a sperare… È questa la vera forza dell’essere umano? Nutrire ostinatamente la speranza (o forse l’illusione)? O è nel sacrificio, quello estremo, l’espiazione di ogni peccato?
Struttura, grafica e personaggi
Élite – Le colpe dei padri si presenta come un manga dalle ottime potenzialità narrative. La trama non spicca per originalità ma segue uno degli stilemi più classici delle opere fantasy: uno scenario immaginario, post apocalittico ma dalle tinte genuinamente fantasy e la presenza di personaggi dotati di straordinari poteri elementali. Si tratta certamente di uno schema già visto ma che, comunque, rappresenta una sorta di “evergreen” anche estremamente duttile e con grande margine di sviluppo. In realtà in questo primo volume si vede ben poco e forse qualche dettaglio in più avrebbe potuto rendere la storia più completa e appetibile. Tuttavia le premesse narrative sono buone e lasciano ben sperare sui numeri successivi.
Lo stile è il fiore all’occhiello del manga. In perfetta armonia con l’intento del nuovo progetto editoriale dei Manga Sbam! l’autrice Sabrina Sala ha scelto uno stile molto familiare e coinvolgente che richiama i manga di Kuramada e le animazioni di Shingo Araki. Più in generale, i disegni rievocano molto i manga e gli anime più popolari degli anni Ottanta e Novanta come I cavalieri dello Zodiaco, Lady Oscar, Yu-gi-oh ecc… Le linee sono poco marcate, il tratto semplice e pulito forse, in alcuni casi, anche troppo.
L’assenza di dettagli è, in effetti, forse la mancanza più evidente in questo manga. Anche dal punto di vista grafico le tavole si presentano in maniera piuttosto semplice. In poco meno di un centinaio di pagine, quasi tutte sono occupate da primi piani o figure intere, spesso prive anche di sfondo. Nonostante questo possa rendere la narrazione un po’ spoglia, aiuta a conferire enorme espressività ai singoli personaggi e alle diverse scene.
Élite – Le colpe dei padri, infatti, non è un semplice manga shonen. Seppur ancora soltanto accennate in questo primo volume, è evidente l’intenzione di trattare tematiche di un certo spessore come l’ereditarietà della colpa, lo spirito di sacrificio e la volontà di redenzione. Anche l’evoluzione e lo sviluppo dei personaggi promette molto bene. In questo primo numero viene presentato in maniera più ampia soltanto la figura di Alexander ma sembra che anche i suoi compagni condividano con lui un background altrettanto complesso ed emozionante.