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Berserk of Gluttony ha esordito nella stagione autunnale del 2023, con una prima stagione da 12 episodi, disponibili anche con sottotitoli italiani su Crunchyroll. Tra lo staff di produzione figura la stessa Cruchyroll, oltre a Genco, Pony Canyon, BS11, U-NEXT, Muse Communication, Micro Magazine Publishing, HIAN. L’anime è tratto dall’omonimo manga, illustrato da Daisuke Takino ed edito dal 2018, a sua volta ,come spesso accade, adattamento della serie di romanzi creati da Ichika Isshiki.
La trama di Berserk of Gluttony
Al centro della storia troviamo Fate Graphite, un anonimo soldato che con difficoltà si guadagna da vivere come guardia cittadina. Trovandosi in una situazione di difficoltà, scopre di possedere un’abilità che gli permette di diventare molto più forte, assorbendo le abilità altrui. Inizia così la sua nuova vita, prima al servizio di una famiglia nobile e poi attraverso nuovi territori inesplorati, alla ricerca di avversari sempre più pericolosi, oltre che della verità sulla sua famiglia e sulla sua abilità.
Struttura dell’opera
I dodici episodi di cui è composta la prima stagione percorrono abbastanza velocemente le vicende raccontate nel manga. Dopo un primo arco dedicato alla scoperta del potere della Gola, entriamo sempre più in profondità nella scoperta delle potenzialità di questo nuovo potere e i suoi rischi. L’incontro con una spada dotata dell’abilità dell’Avidità ci permette di conoscere il contrappasso a cui sarà sottoposto Fate. La sua fame diventerà infatti sempre più pressante, fino a diventare insaziabile. I sacrifici di sangue richiesti saranno sempre maggiori, con il rischio che possano coinvolgere anche le persone a lui vicine.
Non mancheranno comunque momenti più leggeri, oltre all’incontro con compagni di viaggio che permetteranno al protagonista di crescere e definire meglio i propri obiettivi.
Analisi
Se Fate somiglia in tutto e per tutto a Kirito di Sword Art Online, non possiamo fare a meno di trovare similitudini anche tra Asuna e Roxy Hart, eroina della serie e interesse romantico di Fate. Anche lei è un’abile spadaccina. Questa volta però fa parte di una casata nobiliare e aiuterà Fate durante i suoi momenti di iniziale difficoltà, per poi ricevere aiuto nei momenti più importanti.
Al di là della sottotrama romantica, il focus della storia si incentra sul potere di Fate e sull’aura di mistero che circonda i sette peccati capitali. Dopo Gola e Avidità troviamo infatti anche Lussuria, in attesa di incontrare altri personaggi, o equipaggiamenti senzienti, dotati dei poteri che mancano all’appello.
La premessa iniziale risulta abbastanza interessante, anche se viene dimenticata quasi subito, non appena il protagonista scopre le sue potenzialità. Siamo infatti in un mondo in cui molte persone sono dotate di poteri soprannaturali, mentre Fate ne è stranamente sprovvisto. Questa differenza crea forti divisioni tra lui e le persone che si trova intorno, che finiscono per bullizzarlo. Il riscatto arriva quasi subito, grazie appunto a Roxy.
Allo stesso modo, i combattimenti raramente riescono a essere incisivi e a creare qualche dubbio sulla sorte del protagonista. Le sezioni dedicate all’avventura e all’esplorazione funzionano bene, così come l’evoluzione della fiducia in sé stesso da parte di Fate, che comprende lentamente di avere un’arma in più rispetto agli avversari a cui si trova di fronte.
Per quanto ci sia molto materiale da cui trarre nuovi archi narrativi, il finale di stagione funziona anche come finale di serie, nella migliore tradizione degli anime lasciati a metà per attirare il pubblico verso il manga.