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Akiba Maid War è una serie animata prodotta da Cygames e P.A. Works, andata in onda in Giappone nella stagione autunnale 2022, a partire da ottobre. L’anime conta 12 episodi, diretti da Sōichi Masui sulla sceneggiatura di Yoshihiro Hiki. In Italia gli episodi sono consultabili su Crunchyroll.
La trama di Akiba Maid War
Siamo a Tokyo, Akihabara. Seguiamo le giornate di Nagomi Wahira, una ragazza con un sogno: diventare una cameriera di maid café, per intrattenere i clienti con gioia e duro lavoro. Nagomi riesce a trovare lavoro presso un locale a tema suino, ma le sue aspettative sono subito sconvolte. La vita all’interno di un maid café non è così allegra come sembra. Rivalità, interessi economici e una rigida struttura sociale, rendono il territorio di Akihabara più simile a un terreno conteso dalla yakuza che a un quartiere d’intrattenimento. Le sue colleghe sono tutt’altro che appassionate e le sue concorrenti sono particolarmente agguerrite.
Struttura dell’opera
La serie si propone di seguire la vita quotidiana di Nagomi e delle sue compagne dell’Oinky Doink Cafe, Ranko, Yumecchi e Shiipon, rappresentazioni stereotipate dei diversi stili in voga nel famoso quartiere dedicato agli appassionati di videogiochi, anime e manga. A queste si aggiungono Yasuko Yaegashi, responsabile delle attività del bar, oltre a Zoya, prezioso acquisto che farà parte del gruppo in un secondo momento.
Fin da subito assistiamo ai retroscena della vita da cameriera, sempre divisa tra il lavoro di fronte ai clienti e i rapporti con le Creature, ovvero le altre maid che fanno parte di un grande consorzio che gestisce i locali a tema.
Per Nagomi i clienti sono la più grande soddisfazione, il motivo per cui ha intrapreso questa carriera e la più grande fonte di gioia. Da principiante assoluta si dimostra molto ben dotata, sia nelle routine più classiche che nelle idee che le passano per la mente quando c’è più bisogno di improvvisazione.
Ben presto però scopriamo anche il lato più nascosto di questa professione. Le maid di Akihabara sono divise in due grandi schieramenti, che si contendono la gestione dei locali e quindi dei clienti. Nonostante ufficialmente non sia permesso nuocere ai proprio alleati, la rivalità tra diversi cafe è quasi incoraggiata, ma i metodi utilizzati non sono per niente pacifici.
Vediamo scorrere molto sangue nel corso di ognuno degli innumerevoli conflitti che animano la storia. Sconvolta da tutto questo, Nagomi proverà in un primo momento a fuggire da una vita che non è come sembrava, per poi tornare al fianco delle sue amiche nel momento di maggior bisogno.
Analisi
Akiba Maid War rimane nel complesso una serie leggera, ma non perde occasione di stupire lo spettatore. Quella che può sembrare dalle prime scene il tipico anime senza cervello in cui far vedere ragazze che fanno balletti di fronte ai clienti, si trasforma subito in un noir hard boiled grazie all’introduzione prima di Ranko e poi del mondo nascosto della professione di maid, perfettamente sovrapponibile alle guerre territoriali della criminalità organizzata di tutto il mondo.
Da quel momento ogni episodio è una continua alternanza di momenti più seri e demenziali, con tutto quello che c’è nel mezzo. Gli approfondimenti dedicati alle singole cameriere permettono di adottare registri diversi, introducendo retroscena ben ragionati che impostano il profilo emozionale delle scene. Non c’è quasi mai un’esplorazione in profondità dei personaggi, rappresentati comunque come fondamentalmente da personalità volubili e un po’ stereotipate, ma proprio per questo riesce a colpire ogni cambio di tono.
La serie si concede un po’ di respiro nella parte centrale, in cui gli avvenimenti hanno un reale peso sullo sviluppo del personaggio di Nagomi, che passa dall’essere entusiasta del suo sogno di lavorare come maid alla fuga dopo aver constatato che questa professione è molto diversa da come l’aveva immaginata. Sarà poi grazie allo sforzo congiunto delle sue amiche che la protagonista riuscirà a invertire la tendenza e recuperare la sua motivazione.
La sua breve durata e i bizzarri abbinamenti di stile la pongono tra le sorprese della stagione autunnale 2022, non l’opera migliore di un’annata che ha visto l’arrivo di futuri classici come Chainsaw Man, ma comunque un prodotto valido.