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Engage Kiss è una serie trasmessa in Giappone nella stagione estiva 2022, prodotta da A-1 Pictures con la regia di Tomoya Tanaka. I 13 episodi della serie sono disponibili su Crunchyroll.
L’anime fa parte di un più ampio progetto multimediale firmato Aniplex, che comprende anche il videogioco Engage Kill, sviluppato da Square Enix. La stessa Square Enix, attraverso Manga UP!, ha iniziato la serializzazione del manga di Engage Kiss, come supporto al progetto.
La trama di Engage Kiss
Siamo in un presente alternativo, a Baylong City. La città è indipendente dal resto del mondo e si trova su un’isola a metà tra il naturale e l’artificiale, in mezzo all’Oceano Pacifico. Il particolare status concesso alla città deriva dal suo monopolio nell’estrazione dell’orgonium, fondamentale per le moderne tecnologie.
Noi seguiamo il protagonista, Shuu, membro di una piccola società che si occupa di affrontare i fenomeni definiti D disasters, attacchi da parte di demoni che di tanto in tanto compaiono in città. Le sue capacità sono buone, ma la sua caratteristica principale è il suo legame con Kisara, una ragazza molto premurosa nei suoi confronti, che lo aiuta anche durante i combattimenti.
Struttura dell’opera
Fin dalle prime battute riusciamo a comprendere le dinamiche che caratterizzeranno l’andamento dell’intera serie.
La caratteristica principale di Baylong City è l’estrazione dell’orgonium, ma purtroppo l’estrazione è connessa a particolari incidenti, definiti D disasters, attacchi perpetrati da entità demoniache. A fronteggiare la minaccia ci sono alcune società private, che attraverso modalità paramilitari si occupano dei demoni, all’insaputa della popolazione generale.
Shuu sembra essere un lavoratore indipendente, più un cacciatore di taglie che un vero militare, che si muove da solo per fronteggiare le minacce. Il ragazzo viene aiutato da Kisara, che scopriamo essere un demone con cui Shuu ha stretto un legame. Col procedere della trama scopriamo che il contratto tra i due riguarda l’aiuto del demone, uno dei più potenti sulla piazza, in cambio delle memorie del giovane.
Ci addentriamo sempre di più sulle origini di questo contratto e contemporaneamente approfondiamo la situazione in città, che è tutt’altro che tranquilla. A sempre maggiori minacce corrispondono risposte sempre più gradi da parte dell’amministrazione cittadina, della quale scopriamo tutta la fragilità che si cela dietro una cortina di fumo.
Il finale si rivela tutto sommato positivo, pur con qualche problematica legata alle conseguenze dell’ultimo arco narrativo, che lascia più domande che risposte.
Analisi
Engage Kiss si presenta nelle prime scene come una serie leggera, che punta in parte anche sul fanservice, mostrando da subito diversi personaggi femminili che interagiscono con il protagonista. La modalità attraverso la quale Kisara concede i suoi poteri, che si può immaginare dal titolo, pende in quella direzione.
Poco dopo però ci si rende conto che le problematiche che si aprono fin dal primo episodio sono molteplici e più profonde della media dei rilassanti anime della stagione estiva.
La questione principale che rimane sotto gli occhi di tutti è la progressiva perdita della memoria di Shuu, che ad ogni combattimento cede parte dei suoi ricordi al demone dai capelli rosa, per ottenere il suo potere in battaglia. Una scelta che lo penalizza nella vita di tutti i giorni, considerando che si trova ad avere a che fare costantemente con Ayano, sua ex fidanzata e convivente, di cui ora non ricorda nulla se non il loro rapporto lavorativo.
Il legame di Shuu con il mondo si affievolisce strada facendo, tutto nel nome della lotta contro i demoni.
Scopriamo che il protagonista ha maturato questa decisione dopo aver perso la famiglia per colpa dei demoni, in giovane età. Da quel momento ha iniziato una crociata che ricorda quella del protagonista di Memento, con una furia cieca che rischia anche di far dimenticare il motivo per cui si sta lottando.
Per sua fortuna, Kisara è un demone molto empatico, che grazie alle memorie di Shuu realizzerà qualcosa di unico.
Non c’è spazio per molto altro in soli 13 episodi, ma la visione risulta comunque piacevole, senza infamia e senza lode, con pochi punti di pregio ma sicuramente con pochissimi difetti.