Benvenut* alla recensione di Chaos;Head! Prima di cominciare, ricorda che sul nostro sito potrai trovare altre recensioni che potrebbero interessarti, come:
• Monster
• The Misfit of Demon King Academy
Chaos;Head è una serie del 2008, composta da 12 episodi realizzati da Madhouse. L’anime è tratto dall’omonimo videogioco, approdato su computer nel 2008 e poi negli anni successivi su console e dispositivi mobili. Ad essi è connessa anhce una miniserie manga, realizzata per l’occasione ed edita da Media Factory.
E’ il punto di partenza della collana Nitroplus intitolata Science Adventure, una serie di giochi e conseguenti manga e anime a tema fantascientifico. Caratteristica di questa collana è la presenza di un titolo formato da due parole, divise da un punto e virgola. La serie è inedita in Italia.
La trama di Chaos;Head
Siamo in Giappone, in un contesto apparentemente simile al mondo contemporaneo.
Seguiamo le disavventure di Nishijou Takumi, un giovane che vive isolato dal mondo come un ikkikomori, circondato da un mondo virtuale costituito da videogiochi, manga, anime e il mondo di internet. Il ragazzo ormai non riesce a distinguere la realtà dall’illusione, soprattutto da quando pensa di essere coinvolto in una serie di omicidi che stanno avvenendo in città, a Shibuya e dintorni.
Le sue avventure lo porteranno ad entrare in contatto con diverse ragazze, di cui nel tempo non capirà se potersi fidare o meno.
In una spirale di avvenimenti dal taglio sempre più vicino alla fantascienza, Takumi scoprirà qualcosa di più su sé stesso e su quello che gli sta succedendo.
Struttura dell’opera
Takumi si presenta come un ragazzo senza speranza, che vive da solo in un container dopo aver litigato con la famiglia. L’unica persona con cui ha contatti è la sorella, molto più energetica di lui. Il legame rimane forte nonostante lui non vada a scuola, preferendo passare il tempo con il suo mondo virtuale.
Proprio Shogun, una persona che Takumi frequenta online, gli metterà di fronte un immagine di un delitto molto sanguinoso. Da quel momento la sua vita cambierà radicalmente. Ad esempio, il giorno dopo vedrà per strada un cadavere nelle stesse condizioni, attirando i sospetti della polizia.
Parallelamente al susseguirsi di quelli che vengono definiti delitti della New Gen, Takumi incontrerà una serie di ragazze, armate di una strana spada, l’unica in grado di fronteggiare l’assassino.
L’escalation di follia prosegue fino all’epilogo, che rende chiaro a tutti come la condizione di Takumi sia più grave del previsto.
Analisi
Chaos;Head non è di facile collocazione, perché introduce elementi innovativi nel panorama dell’animazione, ma porta con sé tutti i difetti degli adattamenti di prodotti esterni.
Il punto di vista del protagonista, con il procedere della trama, diventa in modo evidente sempre meno degno di fiducia. Più andiamo avanti, più siamo costretti a chiederci se quello che sta accadendo sia reale o meno. La risposta è meno scontata di quanto ci aspettassimo.
Allo stesso tempo è difficile credere a quello che si vede per una produzione che è andata visibilmente al risparmio su molti aspetti. La qualità visiva è bassa anche per l’epoca, salvata da un comparto sonoro tutto sommato sufficiente.
I personaggi sono volutamente poco approfonditi, dato un punto di vista dello spettatore viziato dai limiti del protagonista.
Come spesso accade, anche in Chaos;Head troviamo la formazione di un harem sui generis intorno a Takumi, formato da ragazze con personalità e tratti ben distinti, che si legano al protagonista per puro caso.
La serie risulta interessante per le sue premesse di base, ma la trama è a tratti zoppicante, nonostante sia volutamente disordinata. Anche all’interno del ciclo Science Adventure si tratta di una delle opere peggiori, sicuramente inferiore a Steins;Gate.