Dopo la recensione del manga Elfen Lied, disponibile al seguente link, vediamo un fumetto italiano prodotto da due ragazze di Bologna, Cthulhu Chronicles.
Mentre ero al Lucca Comics, mi sono addentrata nell’area self, dove artisti e collettivi possono mostrare al pubblico le loro opere autopubblicate. Guardando tra i vari stand, il mio occhio è rimasto colpito da una serie di fumetti, ambientati in epoca vittoriana e ricchi di mostri, avventura e occulto.
La serie in questione, Cthulhu Chronicles, ha un totale di 5 volumi e vengono pubblicati circa una volta l’anno. Le due ragazze che si occupano della sceneggiatura e del disegno si chiamano Francesca Basso e Sonia Amaduzzi. Le storie sono una rivisitazione di un gioco di ruolo durate due anni e curato dal master Davide Bergamini. Per chi fosse interessato, lascio un link al sito ufficiale.
STORIA
La storia comincia a Londra nel 1889 e vede come protagonisti due ragazze e un ragazzo:
- Eve O’Malley, secondogenita di una benestante famiglia di banchieri irlandesi che è riuscita ad andare all’università e diventare professoressa universitaria in psichiatria;
- Eleonor Erzbeth Boyle, ultimogenita di una famiglia borghese che è riuscita, anche con il sostegno del fratello, a diventare una prestigiatrice;
- John P. Paul, irlandese di umile origini che alla maggior età è diventato meccanico, sviluppando una passione per armi da fuoco e per le invenzioni.
Questi personaggi tanto diversi tra di loro si ritrovano invischiati in una situazione più grande di loro. Ritrovatisi misteriosamente in una villa, trovano un libro, il Necronomicon (è un libro scritto da Lovecraft ma, a suo dire, era in realtà un testo di magia nera redatto dall’ arabo Abdul Alhazred, vissuto nello Yemen nell’VIII secolo e morto a Damasco in circostanze misteriose). Per aprirlo è necessaria una chiave, venduta all’asta da un certo Malcolm che si rivelerà un cultore di riti occulti che offre sacrifici umani a creature misteriose. Grazie a un detective, i tre riusciranno a salvarsi da Malcolm e a ucciderlo, non prima di essersi imbarcati per il nuovo mondo. Arrivati in America, si fanno aiutare dal professor Henry Armitage, rettore della Miskatonic University di Massachussets e grande appassionato di antichità e occulto che sembrerebbe in grado di decifrare il libro e di saperne molto in merito…
STRUTTURA DELL’OPERA
Dati i temi trattati, lo stile dell’opera si caratterizza per la prevalenza di toni scuri e di scene visivamente vivide e realistiche. Le scene di morte sono esplicite ma non volgari. Lo stile semplificato dei personaggi si sposta bene con la complessità della trama, creando un buon equilibrio tra grafica e narrazione. L’opera è arricchita da alcuni specchietti che ci forniscono informazioni aggiuntive sui personaggi sulla famiglia e sulla loro esistenza, riportando poi, in una scena senza dialoghi, quelli che sono stati i loro traumi più grandi.
OPINIONI PERSONALI
Ho apprezzato il lavoro nei toni, nell’atmosfera e nella psicologia dei personaggi che si dimostrano, anche nelle più difficili avversità, forti e determinati. Vi è una giusta dose di dialoghi e silenzi, di pathos e di tranquillità. La trama è abbastanza originale e quasi mai banale; questo è possibile grazie al lavoro di Davide Bergamini che è il creatore primo della storia.