Recentemente mi è capitato tra le mani Un’estate fa, un fumetto francese dall’incredibile potenziale ideato dallo sceneggiatore Zidrou e illustrato da Jordi Lafebre.
I due volumi da cui è composta questa serie ti trasportano all’interno del mondo di una normale famiglia belga, permettendoti di sentirti parte della loro quotidianità e per essere più precisi, delle loro vacanze.
Dopo essermi immerso nella lettura sono ora finalmente pronto a riportarti ogni mia impressione. Questo fumetto avrà soddisfatto le mie aspettative, coinvolgendomi a pieno? Oppure mi avrà deluso?
Un’estate fa: una famiglia davvero speciale!
Prima d’iniziare con una recensione che vuole sottolineare i punti di forza e i difetti di Un’estate fa, voglio anche introdurti il fumetto in questione e narrarti leggermente la trama. Ci troviamo di fronte a due volumi che ti immergeranno a 360 gradi in quella che è la vita di una semplice famiglia belga.
Il padre, un fumettista che cerca il successo, prova di anno in anno a sfondare nel mondo dell’intrattenimento, lavorando prima come aiutante dell’autore di Zagor (celebre fumetto che di sicuro conoscerai), e buttandosi poi in una serie di progetti personali che avranno più o meno successo.
La madre invece lavora per un negozio di scarpe, e sebbene inizialmente il lavoro le sembrasse quello giusto per lei, inutile dire che è facile rendersi conto che alla fine non tutto è sempre rose e fiori.
E poi i figli, 3 ragazze e un ragazzo di età differenti che aspettano solo una cosa: le vacanze di famiglia annuali! Quest’anno riusciranno a partire puntuali? O dovranno ancora aspettare che il proprio padre consegni le ultime tavole all’editore? Riusciranno a trovare una bella spiaggia sulla quale campeggiare al sole, o qualche imprevisto rovinerà le vacanze riportandoli in Belgio prima del dovuto?
Ogni capitolo di Un’estate fa racconta proprio questo, una vacanza differente in un anno differente, spaziando dagli anni 60 fino agli 80, e perché no, anche qualche piccolo scorcio sul 2000! Verrai quindi trasportato nelle vicende di questa famiglia, tra litigi, un matrimonio instabile, amore, malattia, lavoro e voglia di riscatto.
Coinvolgimento è la parola chiave
Con questa recensione voglio partire subito spedito, parlandoti del vero punto di forza di Un’estate fa: il coinvolgimento! Fin dalle prime pagine ti ritroverai trascinato in men che non si dica nella quotidianità di questa famiglia, un po’ particolare.
Ti ritroverai insieme a loro a divertirti, preoccuparti e soffrire, tra battute e momenti gioiosi, ma anche tanti degli imprevisti che purtroppo tutti si ritrovano ad affrontare nella propria vita.
Ti assicuro che leggendo non potrai fare a meno che affezionarti a ognuno di loro, che nella loro unicità faranno breccia nel tuo cuore. I personaggi risultano quindi sempre ben caratterizzati e ricchi di sfaccettature, con una personalità definita e mai scontata! Sotto questo punto di vista non posso fare altro che fare i complimenti allo sceneggiatore.
Spensieratezza e divertimento a più non posso
È meglio dirlo chiaro e tondo: se cerchi un fumetto ricco di azione, tensione e chi più ne ha più ne metta, Un’estate fa probabilmente non fa al caso tuo. Come ormai avrai capito ci troviamo di fronte a un’opera di vita quotidiana, di serena tranquillità e puro divertimento.
I dialoghi faranno da padrone e ti permetteranno di scoprire preoccupazioni e dolori dei personaggi, ma anche gioie e sogni, delusioni e tristezze. Insomma, non ti aspettare di certo inseguimenti o combattimenti all’ultimo sangue, il pacing di Un’estate fa è di sicuro ben diverso da una normale serie di azione o avventura!
Ma quindi dove si vuole arrivare?
Senza dubbio se ami le letture tranquille e adatte a un pomeriggio di relax, sotto l’ombrellone e con il sottofondo del mare, Un’estate fa potrebbe anche piacerti. Ma diciamo che durante tutta la lettura mi è capitato più e più volte di domandarmi: e quindi?
Provo a spiegarmi meglio. La vita dei protagonisti riesce senza dubbio a catturarti in alcuni tratti, ma allo stesso tempo lascia abbastanza con l’amaro in bocca. Spesso si ha la sensazione di non trovarsi di fronte a una vera e propria trama, ma solo a un insieme di avvenimenti randomici senza capo né coda.
La pioggia improvvisa che rovina la vacanza, il ritardo del lavoro del padre, le serate di giochi in famiglia prima di andare a dormire, i bagni nel lago, le battute e le risate, ma anche gli avvenimenti più gravi come il licenziamento dal lavoro, la morte di un parente e addirittura la perdita di un bambino, risultano spesso e volentieri come scene del tutto scollegate tra loro, talvolta anche senza una vera e propria spiegazione.
La sensazione è quella di ritrovarsi di fronte a tanti piccoli scorci che ti permettono di dare un’occhiata alla vita dei protagonisti, talvolta di allungare un braccio nel tentativo di avvicinarsi a loro, ma mai di addentrarsi a pieno in quelle che sono le motivazioni e le cause di ciò che si osserva.
Insomma, sotto questo aspetto la lettura mi ha lasciato parecchio con l’amaro in bocca e talvolta anche con alcune domande senza risposta. Ma ovviamente non ho intenzione di fare spoiler, perciò se vuoi capire cosa intendo dovrai leggere tu stesso!
Troppa ripetitività!
Collegandomi a tutto ciò che è stato detto finora, non posso fare a meno di avvertirti: potresti trovare Un’estate fa abbastanza ripetitivo! Come anticipato ogni capitolo ti trasporterà all’interno di una vacanza di questa famiglia, che però in fin dei conti risulterà spesso e volentieri simile alla precedente.
Certo, ogni anno verranno incontrate persone diverse e qualche piccolo imprevisto modificherà i piani, e chissà, si potrebbe anche rimanere senza casa! Però non posso negare che a volte avrai la sensazione di leggere situazioni già trite e ritrite, che ti fanno venire voglia di saltare una pagina o due durante la lettura.
Dei disegni che ti lasceranno a bocca aperta!
Come sempre in una recensione relativa a un fumetto non può mancare il paragrafo dedicato alle illustrazioni, e devo proprio dire che Un’estate fa non delude affatto! I disegni sono senza dubbio fenomenali, in grado di dipingere alla perfezione emozioni e atmosfere pagina dopo pagina.
In particolare ho apprezzato i volti, le espressioni e i gesti dei personaggi, che riescono a esprimere al meglio i propri stati d’animo aumentando ulteriormente il coinvolgimento.
Le illustrazioni risultano vive e vibranti, grazie anche ai colori prima vivaci e poi spenti, prima caldi e poi freddi, sempre adatti alla situazione. Per quanto riguarda la parte grafica, Un’estate fa merita assolutamente ogni mio complimento!