Atmosfere inesplorate per il romanzo in uscita di Zerocalcare: il blog a fumetti, le scene di vita quotidiana e le questioni generazionali cedono parzialmente il passo a un thriller ispirato alla realtà. Scheletri ci porta indietro di vent’anni e ci mostra l’incontro del protagonista, diciottenne, con gli spacciatori della periferia romana.
Come sappiamo dall’anteprima pubblicata nei giorni scorsi, il racconto comincia con il ritrovamento di un dito mozzato, per poi accompagnarci nel periodo universitario del protagonista, caratterizzato visivamente da una cresta punk rossa. Anziché andare all’Università, come dice alla madre, ogni mattina Zerocalcare rimane cinque ore sulla linea B della metropolitana di Roma. Nel tragitto da un capolinea all’altro, approfondisce la conoscenza con il giovane Arloc e con l’ambiente capitolino dello spaccio.
Un romanzo grafico che l’autore definisce ‘più efferato del solito’, un thriller che si ispira alla realtà, tra oggi e vent’anni fa, tra la paura del futuro e quella del presente.
Scheletri, volume cartonato di 288 pagine in bianco e nero, è disponibile dal 15 ottobre. A novembre Zerocalcare pubblicherà invece A Babbo morto, una riflessione “natalizia” sul consumismo e lo sfruttamento della forza lavoro da parte delle multinazionali.
Zerocalcare, da Rebibbia a Kobane e ritorno
Nato ad Arezzo nel 1983, cresciuto in Francia, Michele Rech si trasferisce nel quartiere romano di Rebibbia, con cui stabilirà un rapporto di dipendenza affettiva. Tra i suoi primi fumetti, un racconto del G8 di Genova. Da sempre molto attivo nel mondo dei centri sociali, realizza locandine per manifestazioni e concerti, disegna copertine di dischi per artisti punk. Sceglie lo pseudonimo Zerocalcare sostanzialmente per caso. Su consiglio dell’autore Makkox apre un blog a fumetti, genere già in voga in Francia: con zerocalcare.it arrivano la notorietà e l'”obbligo morale” di pubblicare una storia ogni lunedì. Il protagonista, l’autore stesso, dialoga spesso con un armadillo, che rappresenta la sua coscienza e le sue insicurezze.
Grazie al sostegno di Makkox, nel 2011 pubblica il primo libro, La profezia dell’armadillo, ristampato a colori da Bao Publishing nel 2012, anno in cui esce anche il romanzo a fumetti Un polpo alla gola. I libri di Zerocalcare scalano le classifiche di vendita generale, di fatto cambiando l’approccio delle librerie riguardo ai fumetti.
Nel 2013 escono Ogni maledetto lunedì su due, raccolta di storie del blog, e Dodici, un’apocalisse-zombi ambientata nell’amata Rebibbia. Nel 2014 arriva in libreria Dimentica il mio nome, l’anno dopo tra i finalisti del Premio Strega e secondo nella categoria Giovani.
Nel 2015 esce su Internazionale Kobane Calling, reportage dell’esperienza di Zerocalcare sul confine tra Turchia e Siria, a sostegno del popolo curdo. Integrato da una seconda parte, diventa un libro che vende più di 120.000 copie e vince il Premio Micheluzzi 2017. Nello stesso anno pubblica una nuova raccolta del blog, L’elenco telefonico degli accolli.
Nel 2017 escono Macerie Prime e Macerie Prime – Sei mesi dopo, nel 2018 il MAXXI di Roma gli dedica la mostra Scavare Fossati – Nutrire coccodrilli. L’anno successivo arriva La scuola di pizze in faccia del professor Calcare, raccolta di storie pubblicate sul blog, Wired, Best Movie, Repubblica ed Espresso. Lo scorso maggio è stato pubblicato Kobane Calling Oggi, edizione definitiva del suo reportage.