Satellite Sam è una serie noir pubblicata dalla Image Comics a partire dal 2013.
La sceneggiatura è di Matt Fraction, i disegni sono di Howard Chaykin, testi, lettering originale e design di Ken Bruzenak e i colori delle copertine di Jesus Aburtov. Per l’edizione italiana, a cura di saldaPress, la traduzione è merito di Stefano Formiconi e Stefano Menchetti, mentre il lettering si deve invece a Paolo Tempesta.
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Trama
Siamo nell’America degli anni ’50. Ci ritroviamo subito catapultati nello studio della rete televisiva LeMONDE, nel pieno della diretta di una puntata di Satellite Sam, serial fantascientifico e show di punta della rete. In cabina di regia sono tutti tesi. L’attore principale, nonchè creatore della serie, Carlyle White, non è ancora arrivato sul set. Viene sostituito all’ultimo momento da Michael, suo figlio, un alcolizzato che lavora a LeMONDE come direttore luci.
Elizabeth Meyers, l’aiuto regista, esce dallo studio per cercarlo. In un appartamento che la star aveva affittato in segreto, la donna scopre il suo cadavere. Sulla scena del crimine vengono trovate anche centinaia di foto di donne in pose provocanti con addosso solo della lingerie.
Michael, devastato dalla scoperta della doppia vita del padre, inizierà una sua indagine personale, convinto che l’identità dell’assassino sia nascosta in una di quelle foto. Ma la morte di Carlyle darà anche il via a una reazione a catena, in cui intrighi politici, ricatti sessuali, segreti inconfessabili, tradimenti aziendali e ambizioni insopprimibili finiranno per travolgere l’intero staff di LeMONDE.
Struttura dell’opera
Il volume raccoglie i primi 5 fascicoli della serie sui 15 finora pubblicati. In appendice si trovano in più numerosi contenuti speciali.
Il primo è un piccolo fumetto pornografico chiamato Cadetto Corey in La prerogativa del capitano. Esso si ispira alle Tijuana Bible, albi a strisce di fumetti porno di 8 o 16 pagine con protagonisti politici, star del cinema e personaggi dei fumetti e dei cartoni animati.
Diffuse negli Stati Uniti tra gli anni ’20 e ’60, sono considerate i primi esempi di fumetti underground e nel tempo sono state omaggiate da grandi fumettisti come Will Eisner e Alan Moore. Ad accompagnare le strisce è la breve introduzione Riflessioni di un aspirante spacciatore di sconcerie.
Troviamo poi Samscrito: dietro le quinte con Fraction e Chaykin, un’intervista del disegnatore Howard Chaykin condotta dallo sceneggiatore Matt Fraction. Nato negli anni ’50, Chaykin ha vissuto in maniera diretta l’ambiente che fa da sfondo al fumetto, avendo anche lavorato nel campo della televisione.
Matt Fraction riporta inoltre in un articolo dal titolo Fonti + altre letture la lunga gestazione di Satelite Sam, citando molte delle ispirazioni che hanno contribuito alla sua creazione, addirittura fornendo a un certo punto anche una vera e propria bibliografia di saggi e testi critici che gli hanno fornito informazioni utili per ricostruire con maggiore verosimiglianza quel complesso periodo storico che sono stati gli anni ’50.
A inframezzare questi testi ci sono alcune finte pubblicità in stile anni ’50 in cui gli attori di LeMONDE reclamizzano alcuni prodotti. Infine ci sono le copertine dei fascicoli americani, incluse le variant e quelle realizzate ma che non sono state poi pubblicate.
Impressioni personali
Satellite Sam è un’opera corale. Sin dalle prime pagine, prima ancora del titolo vero e proprio, ci vengono presentati i 18 personaggi principali, a mo’ di titoli di testa di un prodotto audiovisivo. Contemporaneamente ci viene anche introdotto il contesto storico nel quale la vicenda è ambientata, con la lotta delle emittenti televisive contro le restrizioni dello stato.
La troupe di LeMONDE dovrebbe costituire una macchina perfetta scandita dai ritmi precisi della diretta televisiva. Ma già dalla prima pagina capiamo che la macchina è guasta. Il set e la sala regia diventano invece giungle, dove ogni personaggio è pronto a passare sopra al cadavere dei colleghi pur di occultare i propri vizi e ottenere ciò che vuole.
Nel corso della vicenda i protagonisti affrontano inoltre, spesso in prima persona, molti dei problemi che caratterizzano gli anni ’50 negli Stati Uniti: la guerra fredda, la caccia alle streghe maccartista, la discriminazione di immigrati e omosessuali, l’aborto clandestino, i tabù sessuali e l’asfissiante perbenismo.
Questi complicati argomenti, come testimonia la vasta mole di documentazione raccolta e studiata, vengono fortunatamente trattati da Matt Fraction con il tatto e l’attenzione che meritano.