Lynn scende all’inferno è un’opera scritta da Lonnie Lander e Zac Thompson, mentre i disegni sono affidati a Kyle Charles e a Eoin Marron. In Italia è edita da SaldaPress, la data di uscita è fissata per oggi 1 aprile, ecco la nostra recensione!
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Lynn scende all’inferno, la trama
Lynn è una madre di mezz’età che dopo aver perso la sua famiglia in un tragico incidente d’auto è rimasta sola al mondo; Lynn passa le sue giornate in preda alla disperazione e allo sconforto, colpevolizzandosi per quanto successo ai suoi cari. Sembrerebbe che la protagonista non abbia più motivi per i quali vivere, infatti nelle prime tavole è chiaro come essa abbia iniziato a trascurarsi e di come viva nel caos più totale, non curandosi più della sua stessa salute. La situazione cambia quando Lynn si imbatterà nello spirito di William Blake che riaccenderà il lei la speranza di poter riabbracciare i suoi cari! Infatti, l’unico modo che Lynn ha di rivedere la sua famiglia è quella di recarsi all’inferno alla loro ricerca guidata proprio da William Blake e successivamente anche da Agatha Christie. Durante il suo viaggio all’inferno dovrà affrontare svariate prove che metteranno in discussione tutte le sue certezze; ma Lynn, armata di un’incredibile determinazione, non si farà scoraggiare e proseguirà in questo viaggio surreale senza esitazione. Oltre alle due guide non mancheranno incontri d’eccezione come Dante alighieri, Beatrice, Andy Warhol e molti altri; alcuni di questi saranno figure positive che aiuteranno la protagonista nel continuo del suo viaggio, altri invece si porranno come ostacoli da superare. Con il passare dei capitoli si evolverà anche il rapporto tra Lynn e le sue guide. Infatti, inizialmente Lynn li tratterà con diffidenza facendo trasparire una mancanza di fiducia nei loro confronti; successivamente però si lascerà andare e inizierà sempre di più a fidarsi di loro, tanto che arriverà anche a confidare alle due eccentriche figure i suoi pensieri più intimi e le sue paure più recondite.
Impressioni
Lynn scende all’inferno è un’opera introspettiva che scava a fondo nella mente umana e che fa ragionare i suoi lettori su tematiche molto complesse e per niente scontate. Alla base di tutto c’è il dolore della perdita dei propri cari e le difficoltà che ha la protagonista nell’elaborare ed accettare questo lutto. Non a caso il primo capitolo si chiama “Negazione“, ovvero la prima delle cinque fasi del lutto, che ben è trasposta dal comparto grafico che nelle prime tavole risulta caotico e distorto, un po’ come la vita di Lynn in quel momento.
Parlando del comparto grafico, ritengo che sia uno dei maggiori punti di forza dell’opera: il tratto è sporco, crudo e realistico. I disegni risultano quindi in perfetta armonia con la storia che viene raccontata, una storia che non vuole romanzare il dolore ma che, anzi, cerca di renderlo più verosimile possibile in modo da far immedesimare i propri lettori. Inoltre, la componente più “fantasy” dell’opera è rappresentata con uno stile del tutto unico in modo da creare un contrasto con ciò che è reale con ciò che non lo è. Menzione speciale per l’espressività delle tavole raffiguranti il volto di Lynn, anche da questi dettagli è chiaro come inizialmente la protagonista sia costernata dal dolore ma con il procedere dei capitoli, e del suo viaggio, acquisterà sempre più speranza e serenità.
Lynn scende all’inferno fa del citazionismo il suo piatto forte. Infatti, l’opera in sé è una rielaborazione della Divina Commedia di Dante Alighieri; oltre a ciò Lynn durante il suo percorso nella terra degli inferi si imbatterà in svariati personaggi noti. Questo aspetto fa si che il fumetto sia ricco di rimandi, più o meno espliciti, alla letteratura, al cinema, alla cultura pop e non solo. Il ruolo delle due guide è centrale in questa opera; se da un lato la figura di Agatha Christie risulta messa a fuoco alla perfezione, dall’altro William Blake potrebbe risultare un po’ pesante per tutti coloro che non sono fan sfegatati del poeta. Infatti, le tavole a lui dedicate piene di dialoghi esclusivamente in rima potrebbero risultare pesanti e stucchevoli ai più; rischiando anche di mettere in secondo piano il ruolo da guida di questo personaggio. Dobbiamo però dare atto alle due guide di essere i protagonisti di uno dei dialoghi più belli dell’intera opera, all’interno del quale si coronerà il loro rapporto con Lynn.
La trama prosegue orizzontalmente senza troppi ostacoli e/o colpi di scena; questo potrebbe essere dovuto alla durata dell’opera che conta un solo volume, limitando quindi lo sviluppo di personaggi secondari e sottotrame. Il risultato finale è però una trama che, seppur originale e ben pensata, si dimostra non essere all’altezza delle aspettative e mancare di quei picchi narrativi che solitamente tengono vivo l’interesse del lettore e che lo spronano a continuare la lettura spinto dalla curiosità e dalla voglia di scoprire i risvolti futuri della vicenda. Qui non c’è praticamente mai stato il dubbio che Lynn potesse non portare a termine il suo viaggio; anche gli ostacoli che incontrerà sul suo cammino sono più cha altro perdite di tempo ma non metteranno mai in pericolo il sogno della protagonista di ritrovare i suoi cari.