L’ignobile Shermann è un graphic novel avventuroso, piratesco ed estremamente divertente scritto dal pluripremiato sceneggiatore Lorenzo Palloni e disegnato da Alessandra Marsili. Edito in un unico volume integrale, è pubblicato da SaldaPress nella collana Maèstro, dedicata ai grandi autori di fumetto. In quest’opera si respira tutto il fascino delle storie di pirati le quali si mescolano sapientemente ad una vicenda familiare avvicinente e condita con intrighi e colpi di scena.
L’ignobile Shermann, la trama
Capo Capovolto, 1851. In un’isoletta tranquilla e sperduta l’improvvisa scomparsa del vecchio Arthur Stiegmann sconvolge la vita dei suoi quattro eredi: Cecil, un cocchiere squattrinato e indolente padre di famiglia, Lena, una irascibile nobile decaduta, Carl, un armaiolo con un’insaziabile sete di avventura e, infine, Wilmina l’unica a essere stata educata dal deceduto Stiegmann in persona. Riuniti per la prima volta ad ascoltare le ultime volontà dello stesso Arthur, ben presto i quattro cugini scopriranno che, per ottenere la tanto ambita eredità, dovranno fare ben più che sedersi di fronte a un notaio per la lettura del testamento.
Arthur Stiegmann, infatti, è solo un nome di facciata adottato nient’altro che da colui che, un tempo, era conosciuto come L’ignobile Shermann, forse il peggior pirata di tutti i tempi. E l’eredità che egli ha lasciato non è da poco! Si tratta di un vero e proprio tesoro, costituito dalle enormi ricchezze accumulate dal pirata durante tutte le sue sanguinose scorribande. Tra intrighi, cospirazioni, cambi di fronte e colpi di scena, i quattro cugini iniziano un’avventura elettrizzante in cui dovranno far fronte non solo ai pericoli che sbarreranno loro la strada, ma anche con i fantasmi che si annidano attorno a loro e dentro ai loro animi.
La recensione
Cinque teschi tutti neri stan sul cassero di prua
Son dei cinque bucanieri che son morti alla tortura
Coricandovi stanotte, sentirete un sordo tonfo
È il fantasma del vascello che reclama il suo trionfo
Se devo scegliere un aggettivo per descrivere L’ignobile Shermann direi sicuramente sorprendente. Le primissime pagine, forse, possono confondere, complice i disegni dal tratto poco realistico e fortemente grottesco. Si intuisce, subito, però, che nulla è per caso.
Il talento della disegnatrice Alessandra Marsili, sta proprio nel ricercare uno stile grafico in grado di adattarsi perfettamente ai singoli personaggi. Lo stile molto cartoonesco, a volte deforme e caricaturale si sposa perfettamente a rappresentare la figura del pirata, avventuriero, dal carattere forte e duro come i tratti con cui è disegnato e dalla morale dubbia e spesso discutibile. L’uso sapiente del colore, pieno e vivace, aiuta a conferire alle scene grande dinamicità.
Perché il movimento è la chiave del successo di questo fumetto. La trama forse non brilla per originalità dal momento che segue quelli che sono i cliché che ruotano attorno al mondo della pirateria (vascelli leggendari, tesori nascosti, pirati sanguinari) ma segue un ritmo incalzante e mai statico. Lorenzo Palloni, infatti, conferma la sua abilità di narratore, costruendo una storia che non annoia mai e che tiene alta l’attenzione del lettore grazie a misteri, intrighi e continui colpi di scena.
A contribuire a questa fluidità e scorrevolezza nella lettura c’è anche un’attenta e ben studiata caratterizzazione dei personaggi. Ognuno dei quattro protagonisti segue uno sviluppo ben delineato e coerente che permette di andare al di là dei semplici cliché da pirati ed affrontare anche tematiche più complesse, come il riscatto e la ricerca d’identità, alternando sapientemente un tono divertente ed ironico, da fumetto, ad uno più serio e impegnato, quasi da romanzo.
In ultimo, un plauso va sicuramente alla sezione degli extra, ricca di bozze, tavole di prova, studi dei personaggi e anche copertine e tavole alternative. Una parte preziosa che permette al lettore di comprendere tutto il lavoro che c’è dietro ad un fumetto ben riuscito come L’ignobile Shermann.