Il piccolo principe e il drago a 8 teste è il film d’animazione di cui andremo a parlare questa settimana. Negli anime e manga la mitologia è al quanto presente e in particolar modo quella autoctona. In Naruto, per esempio, il manga fa chiari riferimenti a divinità come Amaterasu, la dea del Sole, o anche Susanoo, dio del vento e della tempesta, che nell’opera di Kishimoto vengono rappresentate come 2 tecniche ninja.
La cultura religiosa orientale dunque è complessa e difficilmente comprensibile per noi occidentali, anche se “bene o male” abbiamo una infarinatura generale grazie alla scuola dell’obbligo. Negli anni ’60 forse tutta questa conoscenza non c’era e proprio in quegli anni nel Sol Levante esce un film che rivisita la storia di Susanoo e della sua ricerca della madre nell’oltretomba. Abbiamo già parlato di lui e delle altre divinità in altri articoli della rubrica iJapan.
Vi abbiamo raccontato di come è nato il mondo secondo lo Shintoismo o dei problemi tra Susanoo e Amaterasu, ma anche del combattimento tra Susanoo e Orochi, e il film infatti ripercorre tutte queste leggende incentrando tutto lo sgrardo sul Dio del Vento che viene rappresentato come un principe.
Prima di partire con la trama dell’animazione de Il piccolo principe e il drago a 8 teste, vi propongo altri tre anime presenti nella nostra rubrica Otakult:
Trama del Il piccolo principe e il drago a 8 teste
L’anime Il piccolo principe e il drago a 8 teste inizia spiegando la creazione e il popolamento del mondo da parte di Izanagi e Izanami. Questi sono re e regina del proprio popolo e hanno tre figli che sono Amaterasu, Tsukuyomi e il più giovane che è appunto Susano (viene tradotto in questa maniera nell’animazione italiana).
Il dispiacere e la non accettazione per la scomparsa per cause naturali della madre porterà Susano a volerla cercare sin nell’aldilà. Durante il viaggio rivedrà alcuni membri della sua famiglia e affronterà varie sfide tra cui il drago a otto teste (Orochi).
Personaggi de Il piccolo principe e il drago a 8 teste
Il protagonista della nostra storia è appunto Susano, giovane principe di un regno non ben chiaro dove molto giovane ma estremamente forte e testardo che è temuto anche dalle bestie della zona.
Ben presto si farà un amico un po’ particolare, ovvero un coniglio nero il quale lo accompagnerà per tutto il viaggio alla ricerca del paese in cui risiede la madre. È un animale molto debole e di conseguenza codardo.
Nel tragitto incontrerà un abitante della terra del fuoco, un uomo scuro di pelle, molto tranquillo quanto grande. Dopo essere stato aiutato da Susano nella lotta contro il temibile Dio del Fuoco, lo seguirà nel viaggio alla ricerca della madre.
Facciamo anche la conoscenza della dea del Sole Amaterasu rappresentata come una donna bellissima che ha il compito di illuminare tutto il mondo. È molto comprensiva con il suo fratello minore, ma non sopporta la violenza. Saranno infatti i litigi tra i nobili del suo regno e il piccolo Susano la causa che la porterà a volersi chiudere dentro a una grotta per nascondere la sua luce.
Un’altro dio importante che incontriamo nella storia è il fratello maggiore di Susano e non che Dio dei ghiacci Tsukuyomi. Divinità molto serie e al quanto fredda caratterialmente, consiglia il fratello di non andare a cercare la madre, ma per proteggerlo nel suo cammino gli affida un oggetto che sarà molto utile.
Staff
L’animazione de Il piccolo principe e il drago a 8 teste è il sesto lavoro della Toei Animation, che all’epoca era denominata Toei Doga, è un film d’animazione a cui hanno lavorato un sacco di personalità che grazie a questo anime hanno fatto la storia della stessa.
Inoltre è la prima volta che viene creato l’incarico del direttore dell’animazione e quindi una innovazione in questo campo.
I membri dello staff dunque erano i seguenti:
- il produttore esecutivo era Hiroshi Okawa;
- gli sceneggiatori erano Ichiro Ikeda e Takashi Ijima;
- il direttore dell’animazione era Yasuji Mori;
- il direttore artistico era Reiji Koyama;
- gli animatori erano Kideo Furusawa, Masao Kumagawa, Yasuo Otsuka, Daikichiro Kusube, Makoto Nagasawa, Reiko Okuyama, Masamu Kita, Chikao Katsui e altri;
- il colore gestito da Saburo Yokoi;
- lo sfondo gestito da Tomo Fukumoto;
- la musica gestito da Akira Ifukube;
- altri produttori associati erano Shin Yoshida, Isamu Takahashi e Takashi Ijima;
- i supervisori erano Sanae Yamamoto e Koji Fukiya;
Distribuzione, trasmissione e vari premi
Wanpaku Ōji no Orochi Taiji (nome originale de”Il piccolo principe e il drago a 8 teste”) che letteralmente significa Lo sterminio di Orochi dal principe birichino è uscito nelle sale cinematografiche giapponesi il 24 marzo 1963.
Negli Stati Uniti d’America, grazie a Columbia Pictures, arrivò il primo di gennaio dell’anno seguente con il nome di Little Prince And Eight Headed Dragon ed è per questo che in Italia l’abbiamo tradotto in “Il piccolo principe e il drago a 8 teste”.
La versione italiana arrivò direttamente in televisione sul canale Iris nel 21 di marzo del 2012.
“Il piccolo principe e il drago a 8 teste” Rimane ancora poco conosciuto al di fuori del mondo dell’animazione ma nonostante questo ha ricevuto varie onorificenze come per esempio l’ Osella di bronzo al Festival di Venezia e con il premio Noburo nel 1963 al Mainichi Film Awards. Arrivò nella posizione numero 10 su 150 nella lista dei migliori film o serie animate migliori di tutti i tempi del Laputa Animation Festival del 2003 ed è infatti considerato dagli esperti una pietra miliare dell’animazione.
Fine dell’opera Il piccolo principe e il drago a 8 teste
L’animazione finisce con Susano che sfida il temibile drago dalle 8 teste e lo sconfigge tramite l’aiuto fornitogli dagli amici, parenti e bestie incredibili, salvando così la vita alla giovane ragazza di cui si è invaghito.