.hack//SIGN è una serie animata sci-fi prodotta da Bee Train nel 2002 e composta da 29 episodi. L’anime fa parte del franchise multimediale .hack nato inizialmente come una serie di videogiochi e andandosi poi ad ampliare per includere anche romanzi e numerosi anime e manga.
Tutti i prodotti condividono l’ambientazione del gioco di ruolo online The World, all’interno del quale i vari personagi vivono le loro avventure. In Italia è stato trasmesso nel 2008 sul canale satellitare AXN.
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Trama
Il protagonista è Tsukasa, l’avatar di un MMORPG chiamato The World che in un futuro non lontano è frequentato da milioni di utenti. Un giorno Tsukasa si ritrova in un dungeon senza alcun ricordo della sua vita al di fuori del gioco e senza riuscire a fare il log-out.
Nel frattempo i Cavalieri Scarlatti, un gruppo che controlla e punisce il comportamento scorretto dei giocatori, danno la caccia a un misterioso avatar illegale con la testa di un gatto che sembra aver avuto contatti con Tsukasa.
Al centro dei misteri che si nascondono in The World sembra esserci una bambina fluttuante di nome Aura che vive in una stanza segreta del gioco a cui solo Tsukasa può accedere.
Ad aiutarlo a sopravvivere lungo il suo viaggio e a risolvere il mistero che lo costinge a rimanere intrappolato all’interno del gioco saranno i player Bear, Mimiru, BLT a cui poi si unirà anche Subaru, il capo dei Cavalieri Scarlatti.
Impressioni personali
L’intreccio di fondo di .hack//SIGN, ovvero il concetto che un videogiocatore possa entrare e rimanere intrappolato in un mondo virtuale, non è certo nato nel 2002. Possiamo risalire almeno a Tron, il film Disney del 1982.
In questi ultimi anni sembra però essere tornato di moda grazie al rinnovato interesse per la realtà virtuale. Basti pensare, oltre al sequel di Tron e a film come Ready Player One, al successo del franchise di Sword Art Online, che deve molto all’anime di Bee Train. È interessante analizzare come questi due anime siano però profondamente diversi.
Sword Art Online ha un approccio decisamente shonen. Nel suo universo narrativo sono tutti i giocatori di un MMORPG a non potersi più disconnettere. Viene quindi dato molto spazio alle dinamiche di gruppo e ai combattimenti.
.hack//SIGN, invece, tratta l’argomento in maniera diversa, più matura. Tsukasa è il solo a restare in trappola nel videogioco e questo enfatizza il suo senso di isolamento nei confronti degli altri giocatori. Durante le puntate, che hanno un ritmo lento e dove i combattimenti hanno un ruolo abbastanza marginale, viene esplorata sempre più a fondo la sua interiorità.
Emerge per esempio in maniera sempre più chiara il suo rapporto conflittuale con il mondo esterno, quello reale.
Da un lato è vero che Tsukasa non può lasciare The World perchè il programma non glielo permette. Dall’altro però manifesta paura nei confronti del mondo reale a causa delle sue passate esperienze, e non è del tutto chiaro se viva questa sua condizione attuale come una maledizione o come una benedizione.
Una condizione che Tsukasa condivide con molti altri giocatori, che vedono nei giochi di ruolo online un modo facile per fuggire temporaneamente dalla propria vita e ignorare per un po’ i problemi del presente invece di affrontarli.