Great Teacher Onizuka – GTO: Otakult #3

Torniamo anche questa domenica con la nostra rubrica Otakult, stavolta con una delle opere più amate: Great Teacher Onizuka, conosciuto come GTO.

GTO è un manga scritto e disegnato da Tōru Fujisawa e pubblicato sulla rivista Weekly Shōnen Magazine della Kodansha tra il 1996 e il 2002. I capitoli della serie sono stati raccolti successivamente in 25 volumi. Dal manga sono stati successivamente create non solo una serie televisiva anime di 43 episodi, ma anche due serie televisive live action, diversi special e un film. Con il personaggio di Eikichi Onizuka, Fujisawa ha cercato di denunciare i problemi nelle scuole del Giappone contemporaneo.

GTO è in realtà il sequel di Shonan Junai Gumi e Bad Company, manga che seguono la vita da teppista teenager di Onizuka. L’opera ha anche due sequel: 14 Days in Shonan (2009 – 2011) e Paradise Lost (in corso).

In Italia, GTO è edito da Dynit, che ha distribuito il manga principale, il prequel ed entrambi i sequel.

great teacher onizuka

GTO – Great Teacher Onizuka

Il protagonista della nostra storia è Eikichi Onizuka, un giovane di 22 anni che sogna di diventare insegnante. Onizuka, però, non è una persona qualunque. Infatti, il ragazzo era un famoso teppista durante l’adolescenza e non è di certo uno studioso. Riesce a prendere la laurea di insegnante barando in un’università di poco conto.

Onizuka, però, si dimentica di partecipare al concorso per l’abilitazione per l’insegnamento, ed è quindi impossibile per lui entrare in una scuola pubblica. L’unico modo per poter fare il professore è quello di entrare in una scuola privata, dove non serve l’abilitazione, ma solo l’autorizzazione da parte del preside.

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Si presenta ad un colloquio per una scuola media, l’istituto Seirin, dove, però, fa una pessima figura. Giù di morale, si ferma in caffetteria a parlare un membro del personale e proprio in quel momento, salva il vicepreside da un’aggressione di uno studente. Grazie alle sue parole e al suo spirito, viene prontamente assunto come insegnante.

La classe che gli viene affidata, però, è molto problematica. Infatti, gli studenti hanno bullizzato e fatto fuggire tutti i precedenti insegnanti. Non sono dei giovani teppisti, come si aspettava Onizuka, bensì dei ragazzi con forti difficoltà in famiglia.

Eikichi Onizuka diventerà per loro un punto di riferimento, che nonostante tutte le problematiche che gli si presentano davanti, li aiuterà ad affrontare la vita.

Perchè guardare GTO?

GTO è una di quelle opere che rimangono nel cuore. Non è solo divertente, emozionante, commovente e unico nel suo genere. Great Teacher Onizuka è un manga che denuncia profondamente i problemi della società e degli adolescenti.

Onizuka non è un insegnante che ti prepara allo studio, ma alla vita. Per lui essere insegnante vuol dire essere un punto di riferimento per i suoi alunni. Crea relazioni profonde con gli studenti che sono soli in una società e in famiglie piene di insidie. I ragazzi che fanno parte della classe di Onizuka hanno perso la strada nelle difficoltà della vita e Great Teacher Onizuka è la loro guida per tornare sulla retta via. Spesso con metodi non convenzionali, ma necessari.

GTO non è solo per gli adolescenti, ma per gli insegnanti e i genitori. A distanza di vent’anni quest’opera è ancora attualissima, con gli scontri, i disagi, i problemi e le sfide che almeno una volta tutti noi abbiamo dovuto affrontare.

La struttura dell’opera

Great Teacher Onizuka lascia ampio margine all’amore, alla tenerezza, alla comicità e alla commozione, con trame e sotto-trame che si intrecciano tra loro in un’elegante sceneggiatura. Trascende la semplice evoluzione dello studente ribelle a oltranza nei riguardi dell’insegnante, che fa semplicemente un lavoro e non prende seriamente i propri alunni e le loro difficoltà. E non pensiate che la crescita individuale riguardi solo lo studente, visto che neanche i professori si salvano.

Eikichi Onizuka è un personaggio impossibile ma reale, bizzarro ed estremo fino ai limiti dell’improponibile, ma è (e resta sempre) umano fino al midollo. Un paladino della giustizia sociale, l’insegnante che non si merita ma di cui si ha bisogno, un professore oscuro, ma incredibilmente solare. Un traguardo, un limite verso cui spingersi e al contempo un ostacolo alla propria pace personale, che sprona a una continua ricerca del sé e a un miglioramento costante, pur accettando la propria intima essenza.

Terminiamo con una citazione, che rappresenta perfettamente la lotta di Onizuka:

“Che diritto avete di guardarli dall’alto in basso… continuate a chiamarli rifiuti, ma non pensate che il vero scandalo sia proprio la violenza delle vostre parole, eh? Proprio perché è gente come voi che fa l’insegnante, studenti come questi perdono l’unico posto dove potrebbero stare tranquillamente, se questo è quello che si intende per educazione, non ho più voglia di fare l’insegnante, brutti stupidi!”

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