Benvenuti in questo nuovo appuntamento con la nostra rubrica Boys&Lovers. In questo nuovo articolo parleremo di un’opera alquanto vecchia ma probabilmente uno dei primi anime yaoi, leggero e senza scene troppo esplicite. Si tratta di Gravitation.
Gravitation è un manga yaoi pubblicato tra il 1996 e il 2002 da Gentosha sulla rivista Gensho. Il manga si compone di un totale di 12 volumi mentre l’anime è composto da 13 episodi trasmessi tra luglio e settembre del 2001. Prima della serie animata c’è stato un adattamento in 2 OAV nel 1999.
Il manga ha poi ottenuto un seguito, intitolato Gravitation EX che tratta di argomenti più seri. Nel seguito lo stile di disegno è drasticamente cambiato, rendendo a volte difficile riconoscere i personaggi. Il seguito si compone di 2 volumi e un totale di 25 capitoli, ma non ha ottenuto alcun tipo di adattamento.
Prima di iniziare con questa rubrica, potrebbe interessarvi:
E adesso, iniziamo con questo nuovo articolo!
La trama di Gravitation
Il protagonista della storia è Shuichi Shindou, un cantante di una band che ambisce a scalare le classifiche. Tutto sembra andare per il meglio, ma un giorno un suo spartito finisce accidentalmente nelle mani di un bellissimo uomo, lo scrittore Yuki Eiri, che definisce scialbe le parole scritte dal cantante. Ma Shuichi non si da per vinto, e decide di continuare a scrivere canzoni, con lo scopo di soddisfare anche Yuki.
L’anime si incentra nella relazione tra i due, due personaggi che sono decisamente opposti: il cantante, un tipo allegro, solare e spontaneo e lo scrittore, un tipo burbero e decisamente incapace di esprimere i propri sentimenti.
Impressioni su Gravitation
Come detto in precedenza, l’anime non tratta di tematiche particolarmente pesanti e si presenta come una classica opera de vedere nel tempo libero senza troppi problemi. Sono interessanti le canzoni, non solo del gruppo principale ma anche di altri gruppi musicali che appaiono durante la serie.
La serie è caratterizzata dalla presenza di molte scene comiche, cosa che rende l’opera decisamente più facile da digerire, anche se a volte le tematiche trattate risultano allontanarsi da quelle leggere che fanno da pilastro.
Dal punto di vista grafico, i disegni, almeno nell’anime, sono ben fatti e sono molto piacevoli da vedere, nonostante l’opera sia stata trasposta vent’anni fa. Altro punto a favore di quest’opera, nonostante la sua brevità, sta nel fatto che l’anime riporta quasi fedelmente il manga, eccezion fatta per alcuni personaggi secondari che non sono stati riportati nell’opera.