Torniamo con una recensione di Dragonero, stavolta con Le Origini, l’inizio delle avventure di Ian, insieme all’orco Gmor e l’elfa silvana Sera.
Scritto da Luca Enoch e Stefano Vietti e illustrato da Giuseppe Matteoni, Le Origini torna in fumetteria e online in versione riveduta e corretta con Sergio Bonelli Editore il 26 maggio.
La serie è stata pubblicata per la prima volta nel 2007 nella collana Romanzi a fumetti Bonelli. Dal giugno 2013 inizia la serie mensile a fumetti ancora in corso.
L’inizio dell’avventura
Per proteggersi dai nemici delle Terre dei Draghi (Varliendar), l’Impero ha costruito una grande muraglia, chiamata il Grande Vallo, che separa le due terre. Una minaccia, però, sembra arrivare dal Varliendar. Per questo motivo, Alben, un potente mago arriva al Vallo per incontrare Myrva Aranille, una tecnocrate e capire cosa sta succedendo. Il problema sembra, però, molto più preoccupante di quanto pensasse.
Per proteggere l’Impero dagli Abominii, delle creature malefiche, secoli addietro molti Draghi si sacrificarono, sigillando questi esseri con il loro sangue e creando degli obelischi. Uno di questi obelischi, però, è ora crollato. Un terribile presagio per il mondo e infatti, la sera stessa i militari di guardia vengono attaccati da un demone di tenebre, un Nugharadjinn. Alben capisce che devono assolutamente chiedere aiuto per sconfiggere la minaccia incombente.
Nella capitale delle Quattro Repubbliche, Solian, vive pacificamente proprio l’aiuto che il mago cerca: Ian Aranill, ultimo della Casata dei Valiedarto, i cacciatori di draghi. L’uomo è un ex componente dell’esercito, ma a causa di una missione fallita, ha dato le dimissioni e insieme all’amico orco Gmor Burpen fa lo Scout per l’impero. Dopo aver ricevuto una lettera da Alben, i due partono per incontrarlo e portare avanti la propria missione.
Dragonero: le origini di Romervarlo
Alben, dopo aver preso come guardia del corpo una Sorella Guardiana di nome Ecuba, incontra il resto del gruppo e da istruzioni sul da farsi. Devono recuperare l’ultima goccia di sangue di drago per poter rinnovare il sigillo, chiamato Antico Divieto, e bloccare gli Abominii. Arrivati là, però, trovano il tempio pieno di nemici e dopo una furiosa battaglia, perdono questa speranza di salvezza.
Il potente mago inizia ad avere un dubbio su chi si cela dietro questi attacchi. Potrebbe essere Saul Jeneras, un mago malvagio che Alben aveva sconfitto anni prima e credeva morto. Rimane un’ultima strada, che però potrebbe non funzionare. La compagnia si deve dividere: Alben, Ecuba e Myrva devono andare dal nano Shivesindo Mimir a recuperare la Silcardea, un pietra purissima; Ian e Gmor, invece, devono andare dagli Elfi Silvani a recuperare la foglia Linwafella, una pianta che risana le foreste.
Grazie all’aiuto degli elfi, i due amici recuperano non solo la foglia, ma anche una nuova compagna addetta a proteggere la pianta, l’elfa Sera. Nel frattempo, l’altra metà del gruppo riesce a convincere il nano a donargli la pietra per la loro missione. Il gruppo si riunisce e parte alla volta della Terra dei Draghi.
Riusciranno a risanare il sigillo? E cosa succederà a Ian quando le sue origini prenderanno il sopravvento?
Impressioni
Il fantastico inizio di una serie di grande successo. Dragonero ha un mondo costruito con estrema cura e incredibilmente vasto, ma quello che più ho apprezzato è che nonostante la quantità di informazioni, le spiegazioni sono state inserite nella storia senza renderla noiosa o fermarla.
Diventa quindi una lettura scorrevole, un mix di fantasy, azione e suspense che fa rimanere il lettore attaccato al volume. Questo grazie anche alle illustrazioni davvero degne di nota di Matteoni, che mi hanno particolarmente colpita. C’è un’attenzione ai dettagli dei personaggi incredibile, ognuno di loro è costruito con segni particolari dettati dalle origini da cui provengono. Le ambientazioni sono curate minuziosamente, così come armi e macchinari, molto presenti all’interno del volume.
Infine, i giochi di luce e di colore nelle tavole sono eccezionali e ci fanno comprendere perfettamente il mood delle scene. Ho apprezzato anche la mancanza di saturazione per i flashback, perché mi hanno fatto comprendere meglio quando si parlava di scene passate, oppure del presente. Un ottimo metodo per non confondere il lettore, come purtroppo spesso succede.
Per seguire meglio i percorsi dei nostri eroi, alla fine di ogni capitolo c’è una mappa, che trovo un idea molto interessante. La storia è molto coinvolgente e ben spiegata, con dinamiche interessanti tra i personaggi che lasciano spazio ad avventure future intriganti. Lo sviluppo dell’amicizia tra l’orco e l’elfa, in particolare, mi ha molto divertito.
Alla fine del volume ci sono anche delle tavole con tutte le descrizioni e lo sviluppo dei personaggi, un glossario e altre informazioni riguardo a questo mondo vasto e complesso.
Davvero un must per chi ama il genere fantasy, che non potrà fare a meno di leggere Dragonero Le Origini e innamorarsene.
Dai un’occhiata alle nostre precedenti recensioni:
- Dragonero. Il globo delle anime – La recensione
- Dragonero: Sangue Chiama Sangue, la recensione del fumetto
- Dragonero il Ribelle: Il sacrificio di Yannah – La recensione del Fumetto