Oltre dieci anni sono passati da quando ReNoir Comics ha dato inizio alla mastodontica trasposizione a fumetti delle opere dello scrittore padano Giovannino Guareschi dedicate a don Camillo.
La serie è giunta al ventesimo volume a luglio 2021. Si trattava proprio di uno speciale pubblicato in occasione del decennale dell’iniziativa, al quale il mese seguente ha fatto seguito un ulteriore pubblicazione, stavolta dalle atipiche (ma neanche troppo, come sai già se hai visto il film o come saprai se arriverai a fine recensione) tinte fosche, intitolata Don Camillo a fumetti: L’uomo senza testa.
Dopo tutto questo tempo, è curioso come mancasse un adattamento a fumetti anche delle fortunate opere cinematografiche tratte dall’opera guareschiana, i cui primi due esemplari videro la regia del francese Julien Duvivier e l’incarnazione dei due protagonisti in Fernand-Joseph-Désiré ‘Fernandel’ Contandin e Gino Cervi nei ruoli rispettivamente del parroco e del sindaco.
ReNoir Comics in realtà ha curato questa mancanza nel 2018, proponendo Don Camillo – Il film a fumetti, adattamento del primo dei sei film realizzati sul Mondo piccolo (vero che l’ultimo film rimase incompiuto, ma bisogna comunque dare atto della propria anche parziale realizzazione), di cui oggi ti proponiamo la recensione in attesa del seguito Il ritorno di don Camillo – Il film a fumetti, volume di recente pubblicazione che verrà anch’esso puntualmente recensito.
Don Camillo – Il film a fumetti, il Mondo piccolo con occhi diversi
Don Camillo – Il film a fumetti adatta il lungometraggio Don Camillo del 1952 nella sua interezza, integrando alcuni momenti tratti direttamente dai racconti che nel film, verosimilmente per esigenze di copione, non vennero inclusi. Ciò è avvenuto perché Don Camillo – Il film a fumetti è essenzialmente una sorta di ‘collage’ delle prime pubblicazioni di ReNoir Comics, che adattavano a fumetti i primi racconti di Guareschi, gli stessi che fecero da matrice per il film.
La narrazione si apre all’indomani dell’elezione di Giuseppe ‘Peppone’ Bottazzi al suo ruolo di sindaco, con don Camillo che pensa di giocare un brutto tiro all’entrante nuova giunta comunale rossa, memore di una spiacevole aggressione subita poco prima. Al che ha inizio un tira e molla tra il parroco e i suoi avversari che termina con uno scontro non convenzionale.
La rivalità tra i due ‘ragazzi del ’99‘ (i due protagonisti sono infatti descritti a più riprese da Guareschi come compagni d’armi durante le ultime fasi della Prima guerra mondiale) prosegue tra depositi di armi improbabili, battesimi politicizzati e partite di calcio non all’ultimo goal ma all’ultima offerta, con sullo sfondo situazioni tipiche dell’epoca (il secondo dopoguerra), tra anziani nostalgici di tempi andati e giovani innamorati la cui relazione è resa impossibile dal fervore politico imperante nelle rispettive famiglie.
Un’opera a sedici mani
Ad occuparsi della fase di adattamento è stata una sola persona, ossia lo sceneggiatore Davide Barzi, il cui lavoro di storiografia del fumetto gli ha conferito anche a detta di Alberto Guareschi (figlio del fu Giovannino) una marcia in più nel proprio operato. Sua è infatti Le regine del terrore, ovvero la biografia di quelle sorelle Giussani che diedero vita a Diabolik.
L’operazione da egli compiuta di selezione e raccolta delle pubblicazione precedenti è, a detta di Matteo Laudiano, suo principale collaboratore per questo volume, è stata un tentativo di “ricreare il film [Don Camillo] ‘come avrebbe potuto essere’. Una sorta di director’s cut, o più precisamente di writer’s cut“.
Anche per questo motivo, invece di riconoscere gli interpreti Fernandel e Gino Cervi nei tratti dei protagonisti, essi mantengono le fattezze delle pubblicazioni di ReNoir Comics, ispirate entrambe all’aspetto di Giovannino Guareschi stesso in due fasi della sua vita (tra la maturità e la mezza età per il volto di Peppone, giovane adulto per quello di don Camillo).
Naturalmente, trattandosi come si è detto di una raccolta, sono stati accreditati tutti e otto i disegnatori che in totale hanno lavorato alle pubblicazioni originali, che riportiamo per completezza e per giustizia nei confronti del proprio magistrale operato.
- Tommaso Arzeno
- Francesco Bonanno
- Ennio Bufi
- Sergio Gerasi
- Alberto Locatelli
- Werner Maresta
- Roberto ‘Dakar’ Meli
- Elena Pianta
Di questi, il terzo e l’ultima sono responsabili dello studio che ha portato alla definizione del volto di don Camillo seguendo le fattezze del Guareschi giovane adulto.
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