Torniamo con un volume di Dragonero, stavolta intitolato I racconti degli Scout. Scritto da Stefano Vietti, il volume è in realtà una raccolta delle avventure degli Scout imperiali, compagni di Ian. Questo insieme di storie attorno al fuoco contiene le varie missioni e disavventure che il corpo imperiale ha affrontato e che racconta al momento degli incontri annuali.
Proprio all’inizio dell’opera, troviamo un’introduzione di Luca Barbieri che racconta le origini dei racconti attorno al falò e come queste hanno influenzato la nostra storia. Non solo, scopriremo presto anche come la storia di Dragonero ne è influenzata profondamente
L’opera è disponibile online e in fumetteria con Sergio Bonelli Editore al prezzo di € 16,00.
Prima di continuare con l’analisi dell’opera, dai un’occhiata alle nostre precedenti recensioni della serie:
- Dragonero. Le Origini – La nostra recensione
- Dragonero. Il globo delle anime – La recensione
- Dragonero: Sangue Chiama Sangue, la recensione del fumetto
Dragonero: il raduno degli Scout
Il volume parte con uno Ian appena sveglio, che nota la mancanza del suo amico orco Gmor. Viene presto chiamato da Sera, infastidita dal fatto che l’orco abbia scavato una buca nel giardino, uccidendo dei fiori. Ian non riesce a capire il significato di un gesto del genere, fino a quando non vedono arrivare Gmor con un’enorme quercia.
Infatti, l’amico ha deciso di regalarla all’elfa, in modo che ci possa costruire la sua casa. Nel trambusto, però, i due sembrano aver dimenticato qualcosa di importante. Dopo una veloce occhiata al calendario, si accorgono che in due giorni ci sarà il raduno degli Scout imperiali, un evento immancabile. Ian, Gmor e Sera decidono di partire subito, arrivando tra mille intoppi in tempo.
Il raduno degli Scout è un evento annuale, che richiama il corpo imperiale per una serata attorno al fuoco. Questo sia per raccontare le vicende avvenute durante l’anno, sia per aggiornare mappe e raccogliere informazioni sulle varie zone dell’Erondár, attraverso i diari di viaggio.
Incontreremo quindi vari membri degli Scout, tra cui Briana, l’amante di Ian, accompagnata sempre dalla sua lupa grigia; Yannah, una fortissima donna delle zone del Nord; Ewyan, un elfo solitario. Sarà di questi personaggi che vedremo le avventure nella prima parte del volume, sempre con l’aiuto del nostro trio principale.
Racconti di viaggio
La seconda parte del volume, intitolata Racconti di viaggio, parte con l’incontro dell’anno successivo. Questa volta Ian, Gmor e Sera si sono presi per tempo, arrivando il giorno precedente. Questa volta, però, gli scout non si ritrovano in un campo sotto le stelle, ma in un albergo, che potrebbe diventare la sede fissa del gruppo.
Attorno al tavolo vecchie conoscenze si ritrovano, raccontando le avventure dell’anno passato, tra combattimenti, disavventure e perdite. Sbocciano nuovi amori e finiscono quelli vecchi, ma presto un’altra avventura attenderà Ian, Gmor e Sera, che nel frattempo si godono il mare.
Impressioni
Sicuramente un volume ricco di informazioni. Si parte dall’origini della nascita degli scout, fino alla spiegazione di ogni membro e della sua storia. I racconti degli Scout è sicuramente un’opera sostanziosa, con oltre 400 pagine tra avventure, disavventure e curiosità che circondano il corpo imperiale e Ian con i suoi compagni, Sera e Gmor.
Le illustrazioni, create da diversi artisti nel corso degli anni, sono sicuramente notevoli. Anche se lo stile generale è molto simile, possiamo vedere dei dettagli diversi tra un illustratore e un altro.
De Luca in Attraverso l’Erondár, per esempio, fa un forte uso di contrasto chiaro scuro. Questo accade meno ne Il racconto di Yannah di Gianluca Gugliotta, che si dedica di più ai dettagli dell’ambientazione. Insomma, davvero un’opera adatta a chi vuole vedere le differenze stilistiche tra vari artisti che lavorano alla stessa serie.
La serie è molto dinamica, ricca di azione, ma anche di momenti drammatici e romantici. Un mix che ci coinvolge nelle varie vicende dei protagonisti e che fa comprendere in profondità le relazioni tra i vari personaggi.
Non è un volume che si legge tutto d’un fiato. La quantità di informazioni è davvero enorme, così come il numero di personaggi introdotti. Alcune volte è davvero difficile starci dietro, perché leggere così tanti dialoghi e spiegazione può risultare stancante. Ed è forse l’aspetto che un po’ non mi è piaciuto, anche perché nomi e luoghi non sono sicuramente comuni. Fortunatamente, essendo diviso in racconti singoli, possiamo facilmente interrompere e riprendere la lettura in un secondo momento.
Questo volume accompagna la serie principale, quindi è consigliato leggere Le Origini prima di tutto, per capire meglio Ian, i suoi compagni e la loro storia. Consigliatissimo a chi è appassionato della serie, poiché ricco di combattimenti e curiosità sul mondo di Dragonero.