Torniamo oggi con la recensione di Dragonero. Il globo delle anime, l’ultimo volume della serie scritta da Stefano Vietti e illustrata da Gianluca Pagliarani.
Pubblicato da Sergio Bonelli Editore, Il globo delle anime è disponibile online e in fumetteria al prezzo di € 24,00.
Prima di iniziare con la nostra recensione del volume, dai un’occhiata alle nostre precedenti recensioni:
- Dragonero: Sangue Chiama Sangue, la recensione del fumetto
- Dragonero il Ribelle: Il sacrificio di Yannah: La recensione del Fumetto
- Dragonero: La Muraglia dei Troll: La recensione del fumetto
- Dragonero il ribelle: Ricercati!, la recensione
Una breve introduzione
Nata dalla penna di Luca Enoch e Stefano Vietti, la serie fantasy segue le avventure di Ian Aranill, uno scout dell’Impero Erondiano ed erede della casata dei Cacciatori di Draghi.
Accompagnato dall’amico d’infanzia Gmor Burpen, un orco, e dall’elfa silvana Sera di Frondascura, compie missioni per l’autorità imperiale nel momento del bisogno.
Durante una missione, però, il protagonista beve del sangue di drago, che non solo rende la propria spada nera, ma gli ha anche dato poteri incredibili. A causa di ciò che è accaduto, Ian viene chiamato appunto Dragonero.
Il fumetto è stato pubblicato nel 2013 ed è ancora in corso.
Dragonero. Il globo delle anime
Questa volta i tre compagni si trovano alle calcagna di alcuni corsari che hanno acquistato delle armi da una tecnocrate corrotta. Assistono, però, ad un’evento inquietante: il richiamo di un demone che si nutre di anime, chiamato Ekimmu.
Infatti, i tre corsari lo hanno acquistato come arma per portare avanti la propria vendetta contro una tribù di orchi, colpevoli di aver fatto una strage nel loro villaggio.
Dopo essere stato richiamato, il demone si accorge facilmente di Ian e dei suoi compagni. Lo scout non riesce, però, a fermarlo ed Ekimmu raggiunge Sera, per poi rubarle l’anima. La piccola elfa cade in un sonno profondo che la lascia tra la vita e la morte.
Ian e Gmor la portano velocemente dal mago Albeen, che trova l’unica speranza nella potente Ige Ghenna. La donna è famosa per le approfondite ricerche di cui si occupa ed è forse in grado di salvare Sera.
Arrivati a destinazione, la tecnocrate svela alla compagnia che tutti i dettagli del demone e mette sotto osservazione l’elfa, in una macchina da lei progettata.
C’è un’unica soluzione, ovvero trovare il globo delle anime e recuperare l’anima di Sera, conservata all’interno di Ekimmu. Il gruppo si divide: Albeen e l’orco andranno a recuperare il globo, mentre Ian andrà alla caccia dei corsari e localizzerà il demone.
Impressioni
Indubbiamente quest’opera mi ha molto colpito. Per prima cosa le tavole sono interamente a colori, che risaltano le già ottime illustrazioni sia per quanto riguarda i character design sia per le ambientazioni. Le espressioni trasmettono molto bene le emozioni dei protagonisti.
C’è un buon mix di azione, ma credo che la storia si sia un po’ persa nella grande quantità d’informazioni date. Infatti, i dialoghi sono abbastanza lunghi, mentre il finale contro il demone non è stato rappresentato in modo approfondito. Una storia autoconclusiva interessante, ma troppo focalizzata sullo spiegare il contesto piuttosto che mostrarlo.
Rimane comunque una lettura scorrevole che consiglio, soprattutto per gli amanti dei precedenti volumi. Un contesto fantasy con uno sviluppato world building, che sono sicura possa piacere a chi è appassionato del genere.
Una nota importante, però, è quella che non si può partire da questo volume per leggere Dragonero. Essendo un volume recente della serie, ci sono molti riferimenti a precedenti avventure ed è difficile capire i personaggi e le loro caratteristiche da questa singola storia. Consiglio quindi di leggere i primi volumi per capire al meglio cosa si sta leggendo.