In edicola dal 10 marzo il volume Bonelli che, dopo l’antipasto del n. 0, propone il primo vero incontro fra Zagor e l’eroe DC Comics Flash.
L’albo è un cartonato di 160 pagine a colori in grande formato, 22×30. Gli autori sono Giovanni Masi e Mauro Uzzeo (coautori della serie Il Confine), i disegni sono di Davide Gianfelice (che ha firmato 3 storie di Flash tra il 2016 e il 2017, oltre a Orfani per Bonelli e Northlanders per Vertigo, etichetta di DC Comics), i colori di Adele Matera e Luca Saponti. Lo stesso Davide Gianfelice è autore della copertina regular, mentre la variant è di Gabriele Dell’Otto.
Il numero zero, che proponeva il prologo della storia, è stato ripubblicato il 2 marzo in un volume cartonato che comprende anche due storie classiche, Flash dei due mondi (The Flash n. 123, di Gardner Fox, Carmine Infantino, Joe Giella), primo incontro tra Barry Allen e Jay Garrick, Zagor racconta… (Zagor n. 55, di Guido Nolitta, Gallieno Ferri, GFB Comics), prima apparizione del costume del protagonista, infine la più recente Paura (The Flash – vol. 2011- n. 8 e 9, di Francis Manapul, Brian Buccellato, Francis Manapul, Brian Buccellato), dove il velocista affronta Gorilla Grodd.
Trama di Zagor/Flash – La Scure e il Fulmine
Prologo. La vicenda si apre a Darkwood, dove numerose tribù interrogano la voce degli spiriti, allarmati dai segni di un imminente pericolo. La risposta è la comparsa “fuori fase” di un ragazzino che chiede aiuto a Zagor: “la distruzione della realtà comincia da Darkwood”.
Ci spostiamo a Central City dove Flash affronta i Rogues, gruppo che comprende alcuni dei suoi principali avversari, ma l’attenzione dell’eroe viene catturata da una vibrazione della Forza della Velocità, entità all’origine dei suoi poteri: compare lo stesso ragazzino visto a Darkwood, apparentemente più rapido di Allen e in sospeso tra le realtà. Tornata la normalità, Flash finisce momentaneamente nella trappola di Captain Cold e Mirror Master.
A Darkwood, il ragazzino cerca Zagor. Lo Spirito con la Scure lo vede, subito dopo si imbatte nei propri peggiori nemici, compresi quelli già morti: sono i simboli dell’”odio che distruggerà la realtà”. Il giovane è il punto di contatto fra gli eroi e i loro mondi.
La scure e il fulmine. Il villaggio Mohawk di Darkwood viene travolto da una tempesta di fulmini. Mentre gli abitanti del villaggio vengono feriti, una figura misteriosa incide una saetta sul petto del ragazzino e lo manda a chiamare aiuto. Intanto sullo sfondo una coppia confabula. Il giovane, che si chiama Kohana, trova Zagor e gli racconta quanto accaduto. Nel presente, a Central City viene rinvenuta una fosse comune, sui corpi c’è lo stesso simbolo tracciato a Darkwoord: Flash vi riconosce la Forza della Velocità. Basandosi sulle vibrazioni degli atomi del monile ritrovato fra i reperti, Flash arriva nel tempo e nella realtà di Kohana e Zagor, che lo scambia per l’autore del massacro.
Scopriamo chi erano i due personaggi misteriosi, responsabili dell’attacco: il nemico storico di Zagor, il professor Hellingen, si è alleato con Gorilla Grodd, avversario del velocista, per attirare in una trappola i due eroi e sconfiggerli, privando Allen della Forza della Velocità. Un piano che sfrutta i poteri del malvagio Thunderman – altro avversario di Zagor – e prevede l’uso della Forza della Velocità per creare una nuova realtà priva dei due eroi. Nel frattempo, Flash perde contatto con la Forza e rimane indebolito, perdendo lo scontro con lo Spirito con la Scure.
Zagor, Flash, Kohana e Cico incontrano i sette sciamani, che regolano l’equilibrio tra ordine e caos: dopo essersi presentati e aver stabilizzato la presenza di Allen in quella realtà, ricollegandolo alla Forza della Velocità, chiedono ai due eroi di unirsi per combattere la coppia di villain che trama dall’isola del teschio. In ballo ci sono i rispettivi universi dello Spirito con la Scure e del velocista.
Nel viaggio per raggiungere l’isola del teschio, i due eroi sono attaccati da alcune scimmie agli ordini di Grodd. L’ostacolo successivo è Eobard Thawne, l’Antiflash, ma anche il villain perde la connessione con la Forza della Velocità. Arrivati al covo dei villain, i due eroi e Thawne affrontano Thunderman, finendo con il liberare la Forza, come da piano di Hellingen, che ne attiva la canalizzazione.
Mentre gli eroi vengono bloccati da un attacco psichico di Grodd, compare King Titan, un enorme gorilla meccanico che scatena su Darkwood la forza catturata dal professore, e continua ad accumularne man mano che Flash corre per batterlo. L’attacco finale dell’automa fa collassare gli universi dei due eroi, che si fondono. Zagor e Flash si ritrovano ad affrontare tutti i loro nemici storici, ma riescono a convincerli che in gioco ci sono le loro realtà. Aiutati anche dai rinforzi portati da Cico, gli eroi portano l’attacco decisivo a King Titan e ai due folli criminali.
Sviluppo
Come nel brossurato del numero zero, la storia è introdotta da un Who’s Who, che opportunamente introduce i due personaggio a chi fosse esperto di uno solo due due, o di nessuno.
Si incontrano due eroi tanto diversi: un formidabile guerriero senza supepoteri e un metaumano in grado di superare la velocità della luce, viaggiare nel tempo e dare vita a nuovi universi. Com’era previsto, è l’eroe DC Comics ad arrivare Darkwood, sfruttando le sue incredibili la capacità.
Flash e Zagor sono differenti da tanti punti di vista, ma hanno molte più cose in comune di quanto si creda. Come precisato nel volume, entrambi sorridono sempre, anche se accomunati dalla perdita dei genitori e dall’ombra della colpa del rispettivo padre. In generale, si tratta di due degli eroi più “puri” e umani di Bonelli Editore e DC Comics. L’umanità e la bontà di Flash (così come il suo rapporto con Iris West) sono elementi centrali anche nella serie TV della CW, parte dell’Arrowverse, dov’è interpretato da Grant Gustin.
Nati editorialmente tra fine anni 50 e inizio 60, in piena Silver Age, i due eroi rappresentano, probabilmente più degli altri delle rispettive case editrici, l’Avventura senza confini: a Darkwood si alternano personaggi di ogni tipo (alieni, stregoni, vampiri e licantropi) e storie di genere horror, western e fantastico, affrontati da Zagor, senza poteri ma sempre con la speranza di un domani migliore. La velocità di Flash consente viaggi nel tempo e tra le dimensioni, risultando anche essenziale per il Multiverso.
Le due copertine sono celebrative, con gli eroi in posa e lo sguardo quasi rivolto verso il lettore: nella regular lo sfondo è composto dai rispettivi simboli e in primo piano c’è l’isola del teschio, mentre nella variant, dalla colorazione più “classica”, i protagonisti sono più immersi nella scena dell’avventura, pronti a scattare sulle liane e sulla spinta della Forza della Velocità.
La storia è ben congegnata, bilanciata sui due protagonisti così come sugli avversari principali: oltre alle dinamiche tra le due squadre vengono sviluppate opportunamente anche le relazioni all’interno delle coppie. Masi e Uzzeo riservano il giusto spazio a Cico e al giovane Kohajna, inoltre omaggiano gli altri avversari storici di Flash e Zago: benché compaiano brevemente solo all’inizio e alla fine della storia, si inseriscono nella trama in modo non troppo forzato.
Funzionale e insieme piacevole l’introduzione dei sette sciamani come elemento “superiore” nella realtà di Zagor, a spiegare la situazione, la posta in palio e l’urgenza di lavorare assieme. Allo stesso modo, la disparità di forze legata all’unione tra il mondo di Flash e quello di Zagor è stata opportunamente livellata riducendo e interrompendo momentaneamente la connessione con la Forza della Velocità.
Dei disegni di Davide Gianfelice vanno sottolineate la spettacolarità delle scene topiche e la capacità di rendere sulla tavola i momenti di maggiore dramma. La griglia della pagina alterna continuamente impostazioni tradizionali a sequenze di vignette orizzontali molto cinematografiche (spesso a doppia pagina) a composizioni meno regolari. Efficace anche l’uso delle doppie splash page “smorzate” da una fila di vignette al fondo.
A far risaltare alcuni passaggi del racconto e in particolare gli spostamenti tra la realtà di Flash e quella di Zagor, le variazioni nelle tonalità di colore effettuate da Adele Matera e Luca Saponti.
Gli approfondimenti riprendono a fine volume, dove scopriamo qualcosa in più sulla nascita di Zagor e sui diversi personaggi che hanno impersonato Flash: Jay Garrick nella Silver Age, Barry Allen nella Golden Age, sostituito da Wally West per poi tornare alla ribalta sia nei fumetti sia grazie alla serie televisiva.
I crossover Bonelli/DC Comics
Dopo Batman e Dylan Dog e questo Flash e Zagor, Bonelli ha proposto il crossover fra Nathan Never e la Justice League – il gruppo di Superman, Batman, Wonder Woman – un evento affidato a Michele Medda e Bepi Vigna che 30 anni fa hanno creato l’agente del futuro insieme ad Antonio Serra.