Baki nasce nel 1991 come manga, ad oggi l’opera è ancora in corso e conta 137 volumi; scritto e disegnato da Keisuke Itagaki padre di Paru Itagaki che recentemente sta avendo un grande successo grazie al suo manga Beastars.
La serie di Baki (New Grappler Baki) uscita nel 2018 è il sequel diretto della serie originale andata in onda nel 2001; l’anime è prodotto da TMS Entertainment, distribuito da Netflix e diretto da Toshiki Hirano. Pur essendo direttamente collegato alla serie del 2001, Baki, può essere benissimo considerato un prodotto a sé stante. L’intera serie è sviluppata in modo da essere capita ed amata anche da tutti coloro che non sono mai entrati in contatto con il franchise di Baki; ovviamente chi ha letto il manga o visto la prima serie anime riuscirà ad immergersi nella storia con più immediatezza e a scovare anche qualche riferimento in più messo dagli autori. In ogni caso i numerosi flashback aiutano gli spettatori a dare un po’ di contesto sulle vicende e sui rapporti tra i vari personaggi.
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Baki, la trama
La serie è la trasposizione della saga del manga chiamata “I più cattivi del Braccio della Morte“. Hanma Baki è un ragazzino piuttosto inusuale con la passione per il combattimento, infatti oltre alla sua vita da studente, che spesso trascura, di notte partecipa a tornei illegali di arti marziali con un solo scopo: diventare il combattente più forte del mondo. Questo desiderio inizia a crescere nel ragazzo alimentato dall’odio verso il padre Yujiro Hanma, considerato da tutti “la creatura più forte della terra” e soprannominato Ogre (Orco) per via della sua imbattibilità e per le sue incredibili doti di combattimento; lo scopo del ragazzo sarà quindi quello di allenarsi per poter in futuro combattere e vincere contro il padre. Dopo aver vinto il torneo illegale di arti marziali Baki si troverà ad affrontare cinque violenti criminali evasi dalle rispettive prigioni di massima sicurezza sparse per tutto il mondo; questi criminali imbattuti evadono contemporaneamente e si dirigono tutti a Tokyo con lo scopo di “conoscere la sconfitta“. Sarà compito di Baki (e degli altri lottatori del tornei di arti marziali illegale) affrontare questi spietati individui; gli scontri che si svilupperanno permetteranno al protagonista di crescere e migliorare sia sotto l’aspetto fisico sia sotto l’aspetto mentale, avvicinandosi sempre di più al livello dell’odiato padre.
Impressioni
Il punto di forza dell’anime sono sicuramente gli scontri tra i vari personaggi che spesso sono molto cruenti; la particolarità di Baki è che non ha paura di osare o di eccedere quando si parla di combattimenti. Infatti, non è raro imbattersi, durante la visione, in scene piuttosto surreali come un uomo che si spara sulla guancia senza un apparente motivo oppure un personaggio che si mangia proiettili come fossero caramelle. Agli occhi di chi non è avvezzo all’universo di Baki queste scene potrebbero sembrare eccessive e potrebbero compromettere la visione della serie; io credo invece che facciano parte dell’essenza stessa di Baki che gioca sul concetto di sospensione dell’incredulità in modo da fornire allo spettatore degli scontri sempre epici e mai banali. Perché chi guarda Baki non lo fa per vedere degli scontri realistici e fedeli alla realtà ma al contrario per vedere qualcosa di diverso, grottesco ed esagerato che gli permetta di evadere dalla realtà stessa.
Le animazioni della serie sono ben fatte e riescono ad incarnare alla perfezione lo spirito dell’opera originale con personaggi eccessivamente muscolosi e combattimenti sanguinolenti che non risparmiano niente allo spettatore. Anche le animazioni risultano a tratti esagerate in pieno stile Baki ed è proprio per questo che funzionano così bene in questo contesto.
Oltre ai combattimenti che, ovviamente, sono il vero protagonista di questa serie, Baki riesce a sviluppare anche delle sottotrame molto interessanti e profonde; cosa non scontata per un prodotto così incentrato sul comparto action. Ad esempio il rapporto tra Hanma Baki e Kozue Matsumoto (una sua compagna di classe) risulta ben sviluppato e molto profondo. Infatti i due con il tempo si avvicineranno sempre di più fino ad arrivare ad innamorarsi e a mettersi insieme; Baki dovrà però proteggere Kozue dai vari pericoli che si trascina dalla sua vita notturna da combattente di arti marziali. L’evoluzione del protagonista è forse una delle cose che mi ha colpito di più di questo prodotto, infatti Baki con il passare del tempo crescerà, migliorerà (non solo dal punto di vista fisico) e soprattutto prenderà consapevolezza di vari aspetti della sua vita e di tutto ciò a cui dovrà rinunciare pur di realizzare il suo sogno.