Un po’ di tempo fa avevamo postato un articolo recensione di una delle serie ispirate dalla famosa serie conosciuta in Italia come I Cavalieri dello Zodiaco – Il mito di Ade (titolo tradotto di Saint Seiya The Lost Canvas). Se vi siete persi l’articolo, potete tranquillamente ritrovarlo a questo link.
Come vi avevamo già accennato, questa ulteriore serie di manga è composta da 16 volumi, ognuno dei quali è dedicato ad un unico cavaliere, eccezion fatta per gli ultimi due volumi che sono dedicati alla precedente guerra sacra e un volume diviso in due che narra la storia di Sion.
Salvo dove diversamente reso esplicito, tutti i volumi sono ambientati prima della guerra sacra (e chi conosce la saga originale ne conosce anche la ragione).
Poiché alcuni volumi sono diventati alquanto difficili da reperire in Italia, ogni volume sarà diviso in due sezioni: la prima parte sarà dedicata alla storia generale, la seconda invece conterrà degli spoiler sia sulla storia, con un riassunto più dettagliato, che sulla fine del volume. Questo è ovviamente per soddisfare la curiosità di tutti coloro che vorrebbero leggerlo ma non hanno avuto la possibilità di reperirlo.
Per quanto riguarda i nomi, in questo articolo verranno usati quelli presenti nei volumi italiani. Quindi, attivate il vostro ottavo senso e preparatevi a queste nuove ed appassionanti storie dei venerabili cavalieri d’oro.
Volume 1 – Albafica dei Pesci
La prima storia riguarda l’affascinante cavaliere dei pesci, Albafica. Il ragazzo salva dall’attacco di alcuni specter un bambino, di nome Pefko, ma quando questo sta per avvicinarglisi, lui lo allontana malamente.
Albafica torna poi al Grande Tempio, dove incontra Sion, che, notando le sue ferite, prova ad aiutarlo, ma il ragazzo lo allontana in malo modo. A quel gesto, Sion afferma che non teme il sangue velenoso del ragazzo, e una nota di amarezza appare nello sguardo del cavaliere dei pesci. Quando giunge dal Grande Sacerdote per fare rapporto, questi gli affida un’altra missione: andare sull’isola dei guaritori, poiché lì si sta risvegliando una stella malefica. Il ragazzo decide di recarvisi, non prima di essere tornato a casa, a porre i suoi saluti alla tomba del suo maestro Rugonis.
Sulla nave, scopre che è Pefko colui che ha fatto una richiesta di aiuto, poiché il suo maestro ha iniziato a comportarsi in maniera strana. Ma le sorprese per Albafica non finiscono qui: il maestro di Pefko assomiglia incredibilmente al suo defunto maestro! Quali mistero si celerà dietro a quell’uomo?
Spoiler
Il maestro di Pefko, di nome Luko, ha un potere particolare: quello di guarire le persone attraverso l’uso dei mughetti bianchi, delle piante che hanno letteralmente preso il sopravvento della flora dell’isola. Albafica stesso assiste a quel miracolo, per poi sentirsi male al profumo inebriante dei mughetti.
Nel suo periodo di sonno, rivive i momenti della sua infanzia, trascorsi a imparare a lanciare le rose, e alla sua scelta di divenire cavaliere dei pesci, attraverso il rituale dello scambio di una goccia di sangue con il suo maestro. La motivazione dietro quella scelta è quella di rimanere con il suo maestro, ma sfortunatamente, scoprirà troppo tardi che quello è il suo errore più grande. Lo scambio del sangue all’inizio è doloroso per il ragazzo, quasi fatale, ma lentamente si abitua al veleno del suo maestro. Al contrario, pochi anni dopo, il maestro perisce tra le sue braccia, rivelandogli che il rituale consiste proprio nello sviluppare un veleno più forte di quello del cavaliere precedente.
Al suo risveglio, Luko gli rivela che lui è il fratello gemello di Rugonis e che ha sempre cercato una cura per il sangue velenoso del fratello. Propone quindi la possibilità di guarigione ad Albafica. La sera, Pefko supplica Albafica di scappare dall’isola, dove tutte le persone guarite vengono trasformate in cavalieri degli inferi. Viene poi svelato il fatto che Luko stesso sia uno degli specter di Ade, rappresentante la Driade, stella dell’elevazione celeste. Dopo uno scontro epico e commovente, Luko viene sconfitto e svela ai due che è diventato uno specter per salvare Pefko, che stava morendo per una malattia incurabile. Scomparendo in migliaia di petali, libera tutti coloro che ha salvato dalle grinfie di Ade.
Alla fine, Albafica accarezza di sua volontà i capelli di Pefko, e, una volta tornato al tempio, sorride nel vedere che Sion lo sta aspettando.
Volume 2 – Cardia dello scorpione
Cardia è in giro con Sasha, una bambina che ancora non conosce. I due si recano in una osteria, dove incontrano Calbera, un’attraente ragazza che lavora lì come cameriera. Dei misteriosi individui entrano improvvisamente e, dopo aver affermato che cercano Calbera da tanto tempo, provano a rapirla, ma vengono fermati da Cardia.
Nel frattempo, al Grande Tempio, il Grande Sacerdote informa Sisifo, il cavaliere del Sagittario, della partenza di Sasha con Cardia, il quale non sa ancora che la bambina è la reincarnazione della dea Atena. Ma è una cosa che decide di sfruttare a sua favore, per allietare lo spirito della giovane dea.
Cosa accadrà nel frattempo alla locanda? Chi è in realtà Calbera?
Spoiler
Sasha viene invitata da Calbera a dormire insieme a lei, mentre a Cardia tocca il turno di notte, durante il quale affronta nuovamente i nemici incontrati in osteria. A loro, però, si unisce un altro potentissimo nemico, Wesda il sacerdote del Sole, che pone un marchio sul cuore di Cardia, una zanna di ossidiana che è destinata a raggiungere il cuore del cavaliere entro due giorni, nel momento previsto per il rituale del sole. Sasha arriva in soccorso del cavaliere insieme a Calbera, al quale viene rivelato che in realtà è molto più di quello che ricorda.
Nel frattempo i tre tornano alla locanda, dove Cardia rivela la condizione del suo cuore: esso, infatti, è come una fuoco e produce un calore eccessivo per il suo corpo, per questo gli è stato in precedenza applicato un sigillo, e sempre per questa ragione cerca avversari forti che gli consentano di morire in battaglia. I ragazzi vengono poi attaccati da Nahualpilli di Youltepuztli, un nemico che ruba la pelle altrui per scaldarsi.
Cardia lo batte con non troppe difficoltà, ma quando sta per infliggergli il colpo finale, Sasha si mette in mezzo e lo blocca. Nahualpilli allora prende Sasha, ma quando Cardia sta per attaccare, la zanna di ossidiana giunge in prossimità del suo cuore, bloccandolo per il dolore.
In un flashback, si vede che Sasha ha provato a fuggire dal Grande Tempio, finendo per incontrare Cardia, che vedendo la sua espressione, la “sequestra”. Nel frattempo, Wesda decide di usare Sasha come un modo per far ardere di più il cuore di Cardia.
Il cavaliere d’oro si risveglia nell’osteria, da solo, e trova un biglietto di Caldera, che gli chiede scusa per aver coinvolto lui e Sasha nelle sue situazioni familiari, e gli promette che risolverà la questione da sola. A quelle parole, Cardia si infuria e corre verso il luogo dove si terrà la cerimonia, con il corpo ormai al limite, mentre Caldera, in uno stato di ipnosi, riassume la sua forma di sacerdotessa e moglie di Wesda.
Il rituale che Wesda vuole portare a termine azzererebbe l’intera umanità, ripulendola dai mali da essa causata. Cardia prova a fermarlo e riesce a liberare Sasha. Quando Wesda da’ a Nahualpilli l’ordine di uccidere la bambina, questo si rifiuta e muore per proteggere Sasha dall’attacco del sacerdote. Cardia riesce a sconfiggere il sacerdote e a liberare Calbera dall’ipnosi, ma nel farlo rimane ucciso dal calore del suo cuore e dalla zanna di ossidiana. Quando ciò che rimane di Wesda prova ad annientare Cardia, Sasha si risveglia come dea Atena, e protegge sia Calbera che Cardia. Calbera poi salva Cardia grazie ai suoi poteri, recuperati assieme alla sua memoria.
Nella parte finale dell’ultimo capitolo, Caldera torna alla sua vita normale, e Sasha si presenta a Cardia e a Degel dell’Acquario come la dea Atena.
Il volume si conclude con un mini capitolo extra, nel quale viene mostrato Cardia che corre disperatamente via da un luogo dove non gli rimarrebbe altro che aspettare di morire. Nella sua corsa incontra un vecchio che, grazie al sangue di Atena che gli scorre nelle vene, lo salva e gli chiede di diventare un cavaliere.
Volume 3 – Degel dell’acquario
La storia inizia ad essere raccontata da un personaggio esterno, una cameriera di nome Fluorite che si trova ad una festa alla quale partecipa anche Degel. La festa è stata imbandita da Madame Garnet, e qui il cavaliere d’oro vi partecipa accompagnato da Serafina, principessa della sua terra d’origine e sorella del suo migliore amico.
La cameriera versa da bere su un invitato, e quando questi sta per punirla, Degel la salva. Per insoddisfazione della ragazza, Degel chiede informazioni sulla sua padrona, una donna bellissima in grado di incantare chiunque con la sua voce.
Si scopre nel secondo capitolo che Cardia ha una crisi dovuta alla sua salute precaria, e mentre il Grande Sacerdote parla con Sasha, le rivela che Degel è andato in Francia dopo aver ricevuto una richiesta d’aiuto da un cavaliere di Atena, Krest, che da due guerre sacre veglia sul santuario; inoltre, si tratta anche maestro di Degel.
Durante il ballo con Garnet, una signora interviene alla festa con dei soldati, pronta ad uccidere la nobildonna, colpevole di aver non solo depauperato la sua famiglia, ma di essersi impiccato in quanto non corrisposto dalla dama. In sua difesa arrivano cinque bambini, le sue gemme umane. Che segreto si celerà mai dietro quella reggia?
Spoiler
Degel decide di rimanere nella reggia, mentre Serafina va via assieme alla signora che ha tentato l’assalto. Nella stanza, Degel viene attaccato da uno dei cinque bambini, che prende in ostaggio Fluorite. Degel, però, riesce a fermarlo e, dopo averlo sconfitto, questo si trasforma in una pietra.
Degel invita Flourite a tornare al suo lavoro per evitare di trovarsi in una situazione più complicata, ma la ragazza rifiuta, dicendo che l’unica ragione per la quale ha iniziato a lavorare nella casa della dama è il fatto che suo padre è scomparso tempo prima e l’unico indizio che aveva era il canto di Garnet che si sentiva per le strade della città. Flourite guida poi Degel verso i sotterranei, dove trovano una biblioteca. Alla vista di un’ombra di una persona anziana, Degel si allontana e vede la signora che aveva tentato l’attacco che doveva essere oramai al sicuro assieme a Serafina e viene attaccato da uno dei gioielli di Garnet, che scopre essere il suo maestro Krest, dall’aspetto estremamente ringiovanito.
I due iniziano a combattere, ma la situazione volge in modo scontato a favore di Krest, il quale non si fa scrupoli ad attaccare il suo allievo, al quale rivela che dopo aver vissuto per 500 anni non ha fatto altre che vedere una successione di guerre, e che cinquant’anni prima aveva incontrato Garnet, una donna in grado di porre fine a quella situazione grazie al suo canto. Con questa convinzione ha lasciato il suo corpo decrepito per rinascere con un nuovo e giovane corpo. Il suo scontro viene però interrotto da altri due gioielli, e per convincere Degel a combattere, gli mostra una ciocca argentata, appartenente a Serafina, dicendogli che la ragazza si trova nelle mani di Garnet.
Dopo un momento iniziale in cui Degel sembra in svantaggio, il cavaliere d’oro riesce a sconfiggere i due nemici. La scena successiva mostra Serafina nella stanza di Garnet, mentre questa pregusta un delizioso pasto: l’energia vitale di una delle sue gemme, il tributo che lei chiede ai popoli per mantenere la sua eterna bellezza. Si avvicina poi pericolosamente a Serafina, che terrorizzata chiede l’aiuto di Degel.
Nel frattempo, Flourite scopre un passaggio segreto, all’interno del quale si trovano, all’interno delle gemme, i corpi rinsecchiti di numerose persone. Tra questi, vede un corpo con indosso gli stessi vestiti del padre, e capisce che si tratta proprio dell’uomo, scomparso qualche tempo prima. Inizia a colpire con forza la pietra, per poi essere fermata da Degel, che si scusa con lei per essere arrivato tardi. Dopo aver consolato la ragazza, si reca da Garnet, e dopo aver visto Serafina incosciente in quella che sembrava una specie di bara, decide di affrontare il suo maestro con tutte le sue forze. Dopo un momento iniziale di svantaggio, Degel riesce ad attaccare il suo maestro con tutta la sua forza.
Quando l’attacco finisce, scopre che una pietra si è posta a protezione dei due e Garnet decide di raccontargli la sua storia. Duecento anni prima lei era la signora di quelle terre assieme a suo marito. Un giorno il marito morì e, a causa dello scoppio di una guerra, fu costretta ad abbandonare la città. Nella sua fuga incontrò la pietra, che le donò la giovinezza eterna, ma anche tanta solitudine, che solo Krest era in grado di capire. Dopo duecento anni, Garnet decise di proporre a Krest una sfida: affidare la risposta del suo quesito a Degel, il cavaliere che Krest aveva cresciuto con tanta cura. Così Garnet inizia ad invecchiare, e i due si congelano in una bara di ghiaccio. Degel porta poi via Serafina, che in realtà non era stata aggredita.
Riunendosi anche con Flourite, Degel si rende conto di aver subito dei danni alla vista. La giovane cameriera gli regala gli occhiali del padre, affinché possano fungere da ricordo e affinché Degel non si ricordi di lei come una ragazza inutile. Giunto nuovamente al santuario, Degel cura Cardia, che risponde alla domanda che il cavaliere dell’acquario gli pone, riguardo alla scelta tra morire giovane o vivere in eterno. E così si conclude il volume.
Volume 4 – Manigoldo del Cancro
Anche questa storia viene raccontata da un personaggio esterno, un ragazzino di nome Gioca che vive a Venezia e che, in occasione del carnevale, ruba le monete alle persone più ricche. Tra queste persone si trova anche Manigoldo, ma all’inizio non sembra che succeda qualcosa.
Alla fine della serata, tutti i ragazzi portano a Lumaca, un losco individui, tutto ciò che sono riusciti a rubare, e quando uno dei ragazzi rischia la vita poiché è riuscito a portare solo poche monete, Gioca si intromette e lo salva da quello che sarebbe diventato il suo aguzzino. Ma quando sta per essere colpito, appare Manigoldo,che gli richiede indietro il borsello con i suoi soldi. Manigoldo uccide Lumaca usando gli spiriti delle persone uccise dal losco individuo, e quando lo rende uno spirito e gli chiede maggiori informazioni sulla associazione criminale che lo comanda, lui non gli sa dire nulla e il suo spirito brucia all’improvviso. Quando Manigoldo riprende, oltre che il suo borsello, anche i bottini rubati da Gioca e gli altri, interviene Albafica che lo blocca.
Ma chi saranno i loschi individui che si troveranno ad affrontare e che sembrano avere poteri molti simili ai suoi?
Spoiler
Gioca prova a inseguirli, ma i due cavalieri scompaiono all’improvviso. Nel frattempo, l’inquadratura passa ad un ricco banchetto, dove ci sono i nemici, tra i quali il loro capo, Don Avido, il cui aspetto è identico a quello di Hakurei.
Nell’appartamento, Manigoldo becca Gioca nascosto all’interno di un muro, e il ragazzo chiede di poter essere portato con loro nel covo. Dopo i numerosi rifiuti di Manigoldo, che lo voleva rimandare a casa, Gioca rivela loro che sa dove si trova il covo degli uomini neri, poiché percepisce il loro cosmo, e che può accompagnarli. Così riesce a convincere Manigoldo a farsi portare con loro.
Nel frattempo, al Grande Tempio, Hakurei porge i suoi saluti alla reincarnazione di Atena, e il Grande Sacerdote rivela alla bambina che si tratta del fratello gemello, con il quale ha combattuto la precedente guerra sacra. Ma l’incontro viene interrotto da Avido, o almeno dal suo spirito, che rivela essere un cavaliere nero, ovvero un cavaliere spogliato del suo titolo per via delle numerose malefatte. Viene poi rivelato che Avido era allievo di Hakurei, e poi scompare, promettendo ai due sopravvissuti della precedente guerra sacra che la volta successiva avrebbe portato con sé il cadavere dell’allievo di Sage.
I due cavalieri e gioca giungono in prossimità del covo dei cavalieri neri, e i due ragazzi decidono di indossare le loro armature dorate. Il primo nemico che si trovano ad affrontare una volta entrati è Alegre, un prete che ha massacrato tutti i preti e le suore presenti nella chiesa. All’inizio, l’attacco di Manigoldo non ha effetto, poi, quando il nemico lo crede sconfitto, lui si rialza e lo sconfigge
Nonostante Alegre sia ancora vivo, uno dei suoi compagni lo uccide con una grande quantità di più metalliche. Il nuovo nemico che si para davanti è Rusé del corvo nero, un cavaliere alquanto affascinante e che ricorda Aphrodite della serie classica. Manigoldo propone una sfida con Albafica, che non sembra particolarmente entusiasta di accettare. Tuttavia, quando il cavaliere nero inizia a parlare di bellezza, Albafica accetta la sfida. Il cavaliere riesce a colpire con le sue piume Albafica, e, preoccupato per il suo amico, Gioca prova ad avvicinarglisi, ma Manigoldo lo blocca, dicendo che il sangue di Albafica è velenosissimo.
A quelle parole, Rusé dice di non preoccuparsi, e i ragazzi si ritrovano improvvisamente solo con lo spirito nei pressi della bocca degli inferi. Non dovendosi più trattenere per il timore di ferire involontariamente i suoi amici, Albafica lo attacca a mani nude, intimandogli di non preoccuparsi solo per il suo aspetto fisico. Dopo essere stato sconfitto, Rosé viene ucciso da Avido, il quale riconosce in Gioca l’ultimo sopravvissuto dell’isola Death Queen, dov’erano in precedenza imprigionati i cavalieri neri. Ma durante questa meditazione, Manigoldo gli arriva addosso, pronto a colpirlo.
Nel frattempo, Gioca si ritrova da solo in un corridoio. Appesa ad una parete, vede una strana maschera che riconosce. A toglierle ogni dubbio arriva Yudo della costellazione dei cani da caccia, che le rivela di essere stato lui quello che ha ucciso la sua famiglia. Inoltre rivela anche che sa che Gioca sia in realtà una ragazza. Prova ad ucciderla, ma Gioca afferra la maschera in tempo e riesce a fermarlo. A dargli il colpo finale, arriva Albafica, con la sua Rosa Bianca.
Manigoldo e Avido continuano a lottare, fino a quando Avido non viene sconfitto e, nonostante il discorso di Hakurei, si butta nella bocca dell’inferno, sotto lo sguardo incredulo di Manigoldo e Gioca che erano giunti sul posto appena in tempo.
Nel finale, Gioca rivela di non voler più nascondere il fatto di essere una ragazza e, con un sorriso, Manigoldo le promette che se crescerà come una bella ragazza, allora lui andrà a prenderla.
Volume 5 – El Cid del Capricorno
Anche il quinto volume si apre con la storia di un estraneo, un giovane fabbro che prova a fabbricare la sua spada, ma viene rimproverato dal padre per la sua incompetenza. Viene poi mandato a pulire le lame al pozzo, e qui incontra El Cid, che gli pulisce in un attimo una spada. Con la stessa lama, colpisce dei delinquenti che pretendevano di passare per primi solo perché più grandi e grossi.
Il padre del ragazzo e fabbro della spada, colpito dalla sua abilità, decide di regalargli l’arma. Ma qualcosa di strano sta avvenendo in città: all’improvviso, come un miraggio, è apparsa una città con un’arena, l’anfiteatro di Catalania, dove ogni giorno si sfidano centinaia di guerrieri.
El Cid decide di combattere usando solo la sua armatura d’oro e la sua excalibur come arma. Ma quale sarà il mistero che si cela dietro la comparsa dell’arena?
Spoiler
El Cid sconfigge senza problemi tutti i nemici, ma quando davanti a lui appare la principessa dell’arena, una ragazza che riconosce come Mine, ne rimane stranamente sconvolto. Si scopre poco dopo che Mine in realtà era una ragazza sua rivale, ma che doveva essere morta anni addietro.
Tra i rivali che si trova ad affrontare nello scontro successivo c’è anche Felser, il terrore nero, l’eroe dell’arena rimasto a lungo imbattuto. El Cid sconfigge numerosi nemici e si rende conto che Felser trae forza dall’entusiasmo del pubblico. Poco dopo, scopre che anche Felser era in realtà una persona che lui conosceva, l’aspirante cavaliere Felser che rimase gravemente ferito per proteggere lui e Mine da un incendio. L’uomo aveva affidato il suo sogno ai due ragazzi, per poi sparire dal villaggio.
Quando El Cid affronta Felser in duello, nonostante le difficoltà iniziali, riesce a batterlo e scopre che quell’arena era stata creata dal ragazzo in preda alla disperazione, sapendo che Mine non avrebbe più potuto realizzare il suo sogno di trovare la spada sacra. Dal corpo di Felser si libera uno spirito, probabilmente uno spirito degli dei minori, responsabile del regno dei sogni che prova a far scomparire la città con tutti coloro che sono lì, ma El Cid lo sconfigge con la spada sacra custodita nel suo braccia, che nel frattempo era diventata come quella desiderata da Mine.
Alla fine della battaglia, il giovane fabbro, il cui nome è Lacaille, decide di seguire la strada di El Cid e di diventare un cavaliere di Atena.
Volume 6 – Doko della bilancia
Questo volume si svolge dopo la guerra sacra, e racconta in parte la storia di Doko prima di diventare cavaliere.
Doko viene svegliato di soprassalto da un suo amico, accompagnato da sua figlia, una ragazza di quasi undici anni. Scopre di aver dormito per sei mesi interi, e mentre chiacchiera con il suo amico, viene attaccato da numerosi soldati, i Taonia, il cui generale è un guerriero mascherato. Quando Doko sta per essere sconfitto, si intromette la figlia del suo amico, e quando anche lei rischia di essere uccisa, Doko la salva grazie alle armi dell’armatura della Bilancia.
Il generale nemico, però, si rivela essere identico a Tenma nell’aspetto. Chi sarà mai questo nemico?
Spoiler
Nella terra degli eremiti, dove Doko si allenato, ci sono numerosi problemi, dato che un’altra presenza, Bai Ze, si è messa a capo di quello che viene presentato come un ordine di guerrieri, sostituendo il drago bianco. A venire mandato come successivo avversario ad affrontare Doko è Hui, sulla cui schiena è tatuata una volpe a nove code.
Sul monte, Doko prova a interrogare Liu Xing, il generale mascherato che lo ha attaccato, rivelando sia al ragazzo che ai suoi due amici che lui assomiglia in maniera incredibile al ragazzo che per lui era come un fratello minore, ma che era conscio fossero due persone diverse dato che erano passati ormai dieci anni dalla guerra.
La mattina seguente, Liu Xing prova a scappare, ma viene facilmente catturato da Doko. Iniziando a parlare, il giovane ragazzo rivela che era stato mandato ad attaccarlo in quanto considerato come un uomo malvagio. Viene poi attaccato da Hui, che sconfigge dopo un importante combattimento e, grazie a Liu Xing, riesce a raggiungere con facilità la terra degli eremiti.
Qui Doko affronta sia la sorella minore di Bai Zeng, sconfiggendola, che Bai Zeng stesso, che sconfigge e che salva dalla morte. La vittoria porta al risveglio del grande drago bianco, che rivela che Liu Xing in realtà era la materializzazione di una sua parte della forza, e che non sapeva nemmeno lui per quale motivo avesse preso quella forma.
Una volta tornato sulla Terra, Doko si rende conto che quell’avventura è come se non fosse mai iniziata, in quanto ritorna al momento dell’incontro con il suo amico e ne riconosce la figlia, che lui dice non gli aveva mai mostrato se non quando era una neonata.
Volume 7 – Regulus del Leone
Una principessa, una giovane ragazza di nome Conaire, è in fuga da dei nemici, accompagnata solo da una fedele cavaliera, una donna di nome Failinis. I nemici che le inseguono si sono impossessati dell’occhio di Balor, un occhio in grado di donare degli straordinari poteri, ma a salvarle dalla morte arriva un giovane ragazzino, Regulus, che sconfigge in un attimo i nemici.
Regulus porta Conaire a palazzo, dove la ragazza scopre una sconvolgente verità: il padre è stato ucciso dalla zio, deciso ad ereditare il trono e a usare l’occhio di Balor per farlo.
Cosa accadrà alla fine della battaglia?
Spoiler
Regulus prova ad attaccare lo zio di Conaire, rimanendo tuttavia gravemente ferito dall’artefatto magico. L’artefatto lo priva della vista, e prima della sconfitta, il giovane cavaliere viene salvato da Failinis.
Ovviamente lo zio di Conaire non si arrende e li fa inseguire da una Banshee, una creatura leggendaria della cultura irlandese portatrice e messaggera di morte. Nel frattempo, Regulus recupera la vista e Failinis lo colpisce con un pugno, rimproverandolo per l’inutile pericolo alla quale ha esposto Conair. Regulus prova a imparare le arti magiche per affrontare i nemici, ma con scarso successo, e mentre sta chiacchierando con Conaire, Shellei la Banshee li attacca. Nello scontro, seppur privo della vista, Regulus riesce ad avere la meglio, ma quando finalmente ottiene la sua vittoria, nota lo zio di Conaire che sta strozzando la ragazza.
Durante una battaglia, si ha anche un approfondimento introspettivo della storia del dio Balor e del dio della luce suo nemico: Balor era un soldato che uccideva quotidianamente numerosi soldati nemici. L’uomo aveva una figlia, che un giorno, stanca di tutte le guerre, scappò di casa e lo fece in seguito uccidere dalla sua progenie. Questa sua progenie era proprio il dio della luce.
Alla fine, trovando la forza nel gesto di Conaire, pronta a sacrificare la sua vita per proteggere Regulus, il giovane cavaliere d’oro riesce a sconfiggere il nemico.
Il breve capitolo extra alla fine mostra una scena ancora precedente, il giorno in cui viene nominato cavaliere ed incontra per la prima volta Asmita, che vede in lui un successore persino più forte del precedente cavaliere d’oro del leone.
Volume 8 – Asmita
Il volume numero otto si apre negli inferi e sembra avere come protagonista un’anima da poco passata a miglior vita, che viene vessata da alcuni specter. In suo soccorso arriva Asmita, e l’anima in questione, quella di un ragazzo più o meno ventenne, riconosce nel cavaliere d’oro un bambino che aveva incontrato undici anni prima, quando era stato beccato come ladro.
Ma quale storia unirà i due?
Spoiler
Il ragazzo da giovane rubava ai cadaveri e persino al tempio pur di guadagnare qualcosa, allora la sua punizione fu quella di rimanere a digiuno insieme ad altre persone che tempravano il loro carattere in quel modo. Dopo un mese, quando uno degli uomini gli cade morto tra le braccia, lui decide di mangiare il grano che l’uomo stringeva in pugno, ma un bambino lo ferma: quel bambino è proprio Asmita, che gli rivela che se dovesse mangiare quel grano allora sarà destinato a morire di malattia.
I due iniziano a parlare e Asmita, ad un certo punto, gli mostra il suo corpo, così denutrito che le costole erano perfettamente visibili al chiaro della luna. Il giovane Asmita, toccato dall’affetto che il ladro provava nei confronti della madre, intona un mantra per l’anima della povera donna.
Intanto Yuzuriha si trova a dover fare i conti con una statua che emana una strana aura malvagia, ma il suo maestro la ferma, dicendole che non possono fare nulla se non bloccarne l’aura, in quanto il vero nemico si trova negli inferi, una zona dove loro, da umani, non si possono recare. Però lui è ben consapevole che tra le schiere di Atena esiste un cavaliere in grado di viaggiare tra il mondo degli umani e quello dell’aldilà, e si tratta di Asmita. Quando Yuzuriha gli pone i suoi dubbi sulla fedeltà del cavaliere, il maestro le dice che ormai lui ha cambiato idea perché ha già incontrato Atena.
Nel frattempo, negli inferi il ragazzo viene informato del fatto che sua madre si trova negli inferi, allora decide di provare a cercarla, nonostante Asmita glielo sconsigli. Dopo l’arrivo di Kagaho, Asmita si distrae dallo spirito, che decide di diventare immortale su richiesta di uno specter nemico, che gli propone una vita eterna da dare in cambio a quella di sua madre, che si trova a soffrire negli inferi. Il ragazzo accetta e inizia ad attaccare Asmita, però viene presto inglobato nell’armatura del nemico.
Lo scontro tra Asmita e Atavaka vede favorevole inizialmente il secondo, ma poi Asmita riesce a sconfiggerlo e a liberare tutte le anime imprigionate dallo specter, che diventano destinate a reincarnarsi. Tra le anime liberate, c’è anche quella del giovane ladro, che esprime il desiderio di poter rinascere come figlio di sua madre anche nella sua successiva vita.
Volume 9 – Aldebaran del Toro
La storia inizia sei anni dopo la fine della guerra e ha come protagonista iniziale Teneo, che in quel frattempo è diventato il cavaliere del Toro. Viene mostrato che la situazione al grande tempio è complicata, in quanto, nonostante siano passati numerosi anni, Sion e Teneo sono gli unici cavaliere ad essere presenti e il santuario mostra ancora segni della precedente guerra, nonostante l’aiuto degli abitanti di Rodorio.
Un giorno, un terremoto causa una frana che rischia di schiacciare un carro pieno di erbe medicinali, sul quale ci sono anche Agasha (la bambina molto legata ad Albafica) e Selinsa (ex allieva di Hasgard). Teneo riesce a bloccare la frana con il suo Great Horn, tuttavia una scossa ancora più forte li costringe a fuggire.
Teneo fa rapporto a Sion nel suo ufficio, e lì il Grande Sacerdote gli rivela che hanno ricevuto una missiva dal Papa per affrontare il gigante Tifone, intrappolato nell’Etna e il cui risveglio sembra essere prossimo. Il ragazzo sembra essere titubante a quella richiesta, ma quando Sion sembra decidere di partecipare lui stesso alla missione, Teneo supera le sue paure e l’accetta. Pieno di orgoglio, Sion gli confessa di considerarlo il suo braccio destro. Quando il mattino seguente Teneo va a porgere i suoi omaggi sulla tomba del maestro, incontra Selinsa che gli rivela che lei aveva incontrato così Hasgard, quattordici anni prima.
Ma cosa accadrà ora durante la missione?
Spoiler
Inizia così un ricordo, quando correva l’anno 1735, e quando Aldebaran, noto ancora come Hasgard, si reca sull’isola di Creta, dove affronta l’enorme Cor Tauri, essere mitologico che è anche una stella della costellazione del toro.
A Creta, Hasgard combatte contro Cor Tauri, ignorando le lamentele della piccola Selinsa, che lo accusa del fatto che vuole portare via il loro maestro. A causa di un micidiale colpo di Cor Tauri, Hasgard e Selinsa precipitano al di sotto dell’isola di Creta, dove Selinsa svela che lei e gli altri bambini sono stati abbandonati dai loro genitori in quel labirinto, dove si diceva vivesse un mostro, e che solo Cor Tauri li aveva salvati e li stava crescendo. Hasgard allora domanda alla bambina che tipo di essere sia questo Cor Tauri, e scopre poco dopo, grazie all’arrivo dell’essere, che si tratta di una creatura mitologica, una macchina costruita da Dedalo e nel cui corpo scorre l’icore divino di Zeus, pompato in tutto il corpo dal cuore di un toro, e il cui compito originale era proteggere i figli di Europa. Sorpreso dal fatto che l’essere funzioni ancora, seppur dalla mitologia, Hasgard si fa prendere a pugni, per poi iniziare una scazzottata con l’automa.
Durante lo scontro, iniziano a partire dal corpo di Cor Tauri numerosi fulmini. Selinsa svela ad Hasgard che il corpo del maestro è ormai al suo limite e che evitava di fare sforzi per controllarlo. Il sogno di Selinsa è quello di lasciare il suo maestro Cor Tauri spegnersi serenamente nell’isola di Creta. Purtroppo, i fulmini prendono il sopravvento sul corpo del gigante, e Hasgard lo salva prendendo in mano il suo cuore e subendo la potenza dei fulmini di Zeus. La sera, dopo il termine della crisi, Cor Tauri informa i bambini che lui partirà assieme ad Hasgar per sconfiggere Tifone.
Giunti all’interno dell’Etna, i due scoprono che non si tratta di Tifone, bensì di Encedalo, suo fratello, deciso a far rinascere la Gigantomachia. Lo scontro si fa brutale, e alla fine Cor Tauri si sacrifica per permettere ad Hasgard di porre il sigillo, non prima di avergli affidato i bambini da lui cresciuti. Qui Hasgard esegue per la prima volta il Titan’s Nova, e desidera di diventare una stella proprio come Cor Tauri. Da quel momento, Hasgard prende il nome di Aldebaran.
Tornati nel presente, Selinsa rivela le sue preoccupazioni a Sion. Teneo, nel frattempo, combatte contro Encedalo, che si è ricreato un corpo usando quello dei numerosi automi presenti nella caverna. Nonostante la difficoltà, ad un certo punto lo spirito di Aldebaran incoraggia Teneo, accarezzandogli la testa. Teneo alla fine sconfigge Encedalo e, una volta tornato al grande tempio, è accolto calorosamente da Selinsa.
Volume 10 – Sisifo
Anno 1726, 17 anni prima l’inizio della guerra sacra. Sisifo, Hasgard e Aspros sono degli apprendisti cavalieri che ambiscono alle armature rispettivamente del Sagittario, del Toro e dei Gemelli. Il Grande Sacerdote affida loro una missione: quella di fare da sentinelle in un villaggio, che quella notte viene attaccato dai centauri. Hasgard scende sul campo di battaglia e Sisifo, seppur inizialmente riluttante, lo segue. All’inizio non ha problemi a sconfiggere i nemici. In seguito vengono attaccati e messi in difficoltà da uno specter e vengono salvati da Ilias, fratello maggiore di Sisifo, con il quale il ragazzo si sente continuamente paragonato.
Giorni dopo, durante un allenamento, Ilias invita Sisifo a colpire il bersaglio con la sua freccia, senza usare l’arco, ma ne è incapace, e rimane stupito dal fratello che vi riesce, dicendogli semplicemente che “segue il vento”. Ilias gli ricorda che il compito del cavaliere del Sagittario è quello di guidare i suoi compagni e che non può perdere di vista la giustizia. Più tardi, nel bosco, Ilias parla con un cervo, una materializzazione dell’oracolo dello spirito di Delfi, il quale lo informa che vede due immagini nel futuro di Sisifo, una sola delle quali è eroica.
Ma come continuerà la loro storia?
Spoiler
Un anno dopo, si vede Sisifo che affronta la sua sfida per diventare cavaliere d’oro. Il suo compito è quello di ferire Rugonis, il cavaliere d’oro dei pesci. Nello scontro, Sisifo sembra avere la peggio, ma alla fine riesce a graffiare Rugonis, svenendo poi a causa del suo sangue velenoso. Tuttavia, Ilias nutre ancora dei dubbi su Sisifo e chiede al Grande Sacerdote di consultare l’oracolo di Delfi.
Il Grande Sacerdote affida così a Sisifo il compito di recarsi a Delfi per poter ottenere gli scritti dell’Oracolo, che potrebbero prevedere la fine dello scontro o aiutare durante la guerra. Per farlo, Sisifo dovrà entrare in contatto con le sacerdotesse dell’Oracolo, le Pizie. Appena Sisifo esce dalla sala del Grande Sacerdote, Sage informa Ilias di sapere della sua malattia ai polmoni e del fatto che vuole rendere suo fratello indipendente prima dell’inevitabile. Passando per la zona degli apprendisti, Sisifo sente parole di invidia da parte di alcuni apprendisti, ma Aspros e Hasgard lo rincuorano. Aspros in particolare lo invita a fare attenzione alle Prizie, in quanto non accetta l’idea che il suo futuro possa essere già prestabilito.
Sisifo giunge nel bosco, ma si ritrova circondato da una strana nebbia. I primi esseri che provano ad aggredirlo sono dei lupi, ma lui li ferisce per poi pentirsene. In seguito, vedendo un enorme lupo bianco che può parlare, si rende conto che si tratta delle Prizie, che hanno l’abilità di unirsi alla natura. Il lupo bianco gli intima di mollare l’essere cavaliere, e che crede che porterà solo sventura al Santuario. In seguito, Sisifo incontra Hasgard e Aspros, divenuti entrambi cavalieri durante la sua breve assenza. Sisifo viene colpito dai due, non solo fisicamente, ma soprattutto dalle loro parole dure nei suoi confronti. Ma quando si rende conto che si tratta solo di illusioni, li attacca e li sconfigge.
Con la loro sconfitta, Sisifo riesce ad andare nel santuario dell’oracolo, e qui vede sé stesso con addosso la surplice del Sagittario, simbolo di quando punterà l’arco contro Atena. Questo è l’ultimo nemico che deve affrontare per portare a termine la sua missione. L’oracolo gli rivela che arriverà il giorno in cui lui causerà involontariamente la guerra, e così facendo porterà alla morte di numerosi Cavalieri, fino a sprofondare nelle tenebre. Trafitto dai dardi neri della sua controparte futura, trova la forza di reagire nei suoi ricordi. Entrambi si puntano le frecce addosso, ma Sisifo, memore dei suoi allenamenti con il fratello, chiude gli occhi e, scorgendo la figura di Atena alle spalle del nemico, scocca la freccia un attimo prima del nemico, vincendo.
Quando pensa di aver terminato le prove, però, appare Ilias, che gli propone di allontanarsi assieme a lui dal santuario. Inizialmente tentato, rifiuta la proposta e, convinto che sia un’illusione, lo attacca, per poi essere attaccato a sua volta e capire che si tratta del vero cavaliere d’oro. Dopo una battaglia feroce, Sisifo nota il sangue che esce copioso dalla bocca di Ilias, e si rende conto del fratello malato. Ilias dice che si vuole ritirare per stare a contatto con la natura, e gli promette che tornerà sotto un’altra forma. Dopo avergli affidato il futuro, i due si separano.
Dieci anni dopo, si scopre che i documenti dell’oracolo contenevano la mappa di una cittadina italiana, ma che solo in quel momento ne avevano capito il significato. All’improvviso, l’armatura del Sagittario avvisa Sisifo che l’armatura del Leone ha trovato il suo proprietario, il che vuol dire che il bambino figlio di Ilias (o allevato da lui) è ancora vivo e il cavaliere del Sagittario corre felicemente verso il futuro.
Volume 11 – Defteros
Anno 1741: Defteros scopre che le Pizie sono state massacrate, e sulla scena del massacro c’è solo suo fratello. Aspros afferma che lui non ne è il colpevole e che se Defteros sospettasse di lui, allora vorrebbe dire porre fine al loro legame. Tuttavia, fa sparire i corpi nella dimensione che solo lui è in grado di evocare. Tornati al santuario, Defteros continua ad allenarsi, ripensando all’atteggiamento del fratello, e non volendo credere che sia diventato malvagio, specialmente ricordando di quando il Aspros aveva rischiato di essere picchiato da un soldato per aver provato a portarlo da un dottore e guarirlo dalla febbre che lo aveva colpito. Poco lontano, un cavaliere cerca di spaventare alcuni suoi compagni, dicendo che in quell’arena si trovano alcuni soldati di Ares, sigillati da Atena durante la guerra. Quando sente degli strani suoni, decide di andare a controllare, ma viene bloccato da un cavaliere d’oro, che decide di recarsi in persona. Il cavaliere in questione è Degel dell’Acquario.
Ma cosa accadrà a Defteros?
Spoiler
Degel vede Defteros e, riconoscendo in lui il gemello di Aspros, lo blocca con i suoi anelli di ghiaccio e lo informa che hanno intenzione di indagare su Aspros. Per portare i dubbi su di sé, Defteros decide di attaccarlo, ma Degel si rende conto che il ragazzo non è il colpevole. Poco dopo, i due vengono attaccati dai soldati di Ares, il cui sigillo è stato rimosso da Aspros che si apprestava a partire per la sua nuova missione.
Il motivo per il quale Aspros ha ucciso le Pizie è il futuro visto da lui, ovvero lui con addosso una surplice mentre combatte contro il gemello con l’armatura d’oro. Persino l’armatura d’oro sembra fremere per cambiare proprietario, non riconoscendone più il cuore puro.
Nel frattempo, nell’arena, Defteros e Degel affrontano gli Ephodos, e in particolare Ema di Jamadhar, uno spietato guerriero che cerca la testa del fratello. La lotta è dura, e alla fine Defteros riesce a metterlo in difficoltà usando la Galaxy Explosion, colpo che secondo Degel potrebbe valergli l’armatura d’oro. Ema ritrova il fratello Kokalo, che però lo colpisce alle spalle. Nonostante tutto, Ema non si fa abbattere dalla situazione e, usando la sua forza, continua a combattere contro i suoi nemici. Defteros si infuria, vedendo in quella situazione quella che vive con il fratello. L’armatura, non potendo stare immobile, decide di intervenire e si va a poggiare sul corpo di Defteros, che ora può combattere a piena potenza.
Lo scontro finisce in maniera tragica, con Kokalo che perde il controllo dei suoi poteri, disprezzando chiunque abbia utilizzato i suoi soldati come burattini. Sulla nave, Aspros si rende conto che il suo controllo sui soldati non era perfetto. Subito dopo appare Degel, che gli porta la sua armatura d’oro; il cavaliere dell’acquario è sospettoso di quello dei gemelli, ma non può affermarlo chiaramente, quindi si limita a ridargli l’armatura, ricordandogli che la nomina del nuovo Grande Sacerdote è vicina.
Dal Grande Sacerdote, Degel afferma che Defteros è più che adatto a diventare il cavaliere d’oro dei gemelli, ma il ragazzo preferisce rimandare quella discussione fino a quando non torna il fratello.
Volume 12 – Aspros
Questo volume continua con la missione di Aspros, anticipata nel volume precedente.
In questo volume, Aspros accoglie sulla sua barca una ragazza adolescente di nome Chris che ha chiesto aiuto al tempio per essere protetta. Ad accompagnarla c’è solo un servo che parla al suo posto, e rivela al cavaliere che la sorella maggiore della ragazza, Ursula, ha persino ucciso il padre e torturato la sorella minore pur di arrivare al tesoro di famiglia.
Ma cosa sarà mai un tesoro così importante da rendere una ragazza un essere spregevole?
Spoiler
La barca del Grande Tempio viene attaccata dai nemici, dei pirati estremamente abili. Tra questi vi è un nemico in grado di prosciugare il sangue delle sue vittime, chiaro riferimento ai vampiri. Aspros riesce a mandare la neve nemica nell’altra dimensione da lui padroneggiata, ma un immenso attacco rompe la parete dell’altra dimensione e distrugge la nave del santuario. Aspros porta la ragazza in salvo, e si accorge che non è più in grado di parlare.
Si dirigono entrambi in una villa, dove incontrano un ragazzo che si dice il figlio dell’uomo che l’ha accompagnata, ma il cavaliere dei Gemelli si rende subito conto che quell’essere è in realtà uno specter, che si rivela poco dopo come, Leybold di Upyr,la stella del karma terrestre, che inizialmente riesce a mettere in difficoltà Aspros privo di armatura, ma poi viene sconfitto dal ragazzo quando l’armatura torna da lui. Aspros scopre che il tesoro della famiglia di Chris è una maledizione, che viene tramandata di generazione in generazione.
Nel frattempo, al Grande Tempio, Degel riferisce le sue preoccupazioni sul cavaliere dei gemelli e chiede al Grande Sacerdote di valutare l’atteggiamento del ragazzo.
Da Aspros, il vampiro di nome Earhart libera la maledizione di Chris, che consiste in una surplice in grado di guadagnare la vita persa dalle persone amate. La ragazza, in preda al controllo mentale del vampiro, attacca Aspros, che dopo aver subito un colpo si dice pronta ad annientarla, essendo diventata un nemico dell’umanità e che se vuole cambiare le cose, allora è compito suo ribellarsi.
Seppur con molta fatica, la ragazza si libera dal controllo del nemico e salva la sorella Ursula dall’attacco di Aspros, togliendosi poi la surplice. L’armatura nera, però, passa a Earhart, che rivela di non aver mai voluto dare il potere ad Ursula, e che viene sconfitto solo dopo che Chris decide di riprendersi la surplice e di impedire che un potere del genere venga nuovamente liberato.
Aspros l’avverte che in questo modo potrebbe essere ricercata come una traditrice delle schiere di Ade, ma lei si rivela sicura della sua scelta, decisa a impedire che un potere del genere venga utilizzato per scopi malefici.
Nel frattempo, al Grande Tempio, il Grande Sacerdote chiede ad alcuni soldati semplici di spargere la voce che ha scelto Sisifo come suo successore.
Volume 13 – Sion
In Jamir, un giovane Sion continua ad avere degli incubi e viene svegliato da Yuzuriha e suo fratello minore. Decidere di andare a prendere una boccata d’aria, chiedendo a chiunque gli stia inviando quei messaggi di rivelarsi, ma al suo posto arriva Manigoldo. In una scena successiva, si scopre che Sion è in grado di leggere i pensieri delle armature.
Quando Manigoldo si reca da Hakurei, affermando che Sion è stato scelto per divenire il successore del cavaliere dell’Ariete, Hakurei rifiuta e giustifica la sua risposta con l’immenso dolore che i ricordi dell’armatura dell’Altare infliggono in maniera involontaria a Sion. Gli rivela poi che quell’armatura in particolare sarebbe troppo per la sua fragile mente, e lo invita a rinunciare.
Sion allora lo informa che decide di lasciare la sua dimora, e dopo un’intensa lotta, gli mostra che è in grado di effettuare la Stardust Revolution, una mossa tipica del cavaliere dell’Ariete. Hakurei separa il corpo del ragazzo dalla sua anima, ma Manigoldo lo ferma, e solo allora Hakurei li lascia andare verso la loro missione.
Ma quale sarà il segreto che si cela dietro l’armatura d’oro dell’Ariete?
Spoiler
Il cavaliere del Cancro poi porta in spalla Sion, privo di coscienza. All’improvviso il ragazzo si risveglia e e guarda con nostalgia la torre dello Jamir, da dove il maestro continua ad osservarlo.
Dopo giorni di cammino infruttuosi, Sion trova una fessura costituita da una povere di stelle e i due vengono assorbiti. Nel frattempo, seppur a distanza, Hakurei e Sage parlano tra loro, avvertendo l’improvvisa scomparsa del cosmo dei due ragazzi. Sage si scusa per aver affidato una missione tanto gravosa al suo allievo contro la volontà del fratello, ma si dice sicuro che il cavaliere dell’Ariete tornerà da loro.
Nel frattempo, nell’altra dimensione i due ragazzi vedono una città. Vengono subito attaccati da due uomini che si comportano come i guardiani del luogo e, quando vengono scaraventati in città, si rendono conto che il tempo è bloccato. Quando Manigoldo divide i loro spiriti dai corpi, questi ultimi invecchiano all’istante e si trasformano in polvere.
Un bambino che appare lì si scusa dell’atteggiamento dei suoi compagni e li informa che il “tempo si sta prendendo gioco di loro”. Li porta poi dall’armatura, protetta da un sigillo creato da un dio, e racconta loro che pochi anni dopo la precedente guerra sacra, un essere di nome Kairos si presentò dicendo di essere stato mandato dal santuario. La gente del luogo, capendo che non diceva il vero, provò ad attaccarlo, ma l’uomo isolò la città dallo scorrere del tempo, applicò un sigillo temporale sull’armatura dell’Ariete e si rivelò come il dio del tempo Kairos, fratello di Crono.
Dopo le suppliche del ragazzo, Sion decide di provare ad entrare nel sigillo, ma quando lo fa il dio Kairos si rivela a loro e fa invecchiare velocemente il corpo di Sion. Manigoldo prova ad intervenire, ma è fermato dal ragazzo che lo informa che lui avrà una sorte simile se solo prova ad avvicinarsi. Quindi, pur di aiutare l’amico, Manigoldo separa lo spirito di Sion dal suo corpo. Qui interviene lo spirito di Avenir, che porta quello di Sion all’interno dello scrigno dell’armatura dell’Ariete.
Nello scrigno, Sion vede i ricordi di Avenir, un cavaliere dell’Ariete proveniente dal futuro, un futuro dove Atena perdeva. Chissà come lui e alcuni suoi compagni riescono ad andare indietro nel tempo, e qui incontra Hakurei e Sage da giovani. Si vede lui che inginocchiato davanti alla dea Atena dice di essere il legittimo cavaliere dell’Ariete, anche se gli altri cavalieri affermano che il guerriero della loro epoca è morto.
In una scena successiva, Avenir affronta da solo degli spettri, e Hakurei lo rimprovera per questo. Tornato in quella strana dimensione, Sion si ritrova a combattere contro Kairos, inizialmente facendosi sopraffare dai sentimenti di rabbia di Avenir, poi prendendone il controllo, domandoli grazie anche ai sentimenti positivi rinchiusi nell’armatura. Dopo uno scontro intenso nel quale Kairos gli rivela di volerlo uccidere perché nel futuro avrà un ruolo importante, Sion lo sconfigge e qui si conclude il tredicesimo volume
Volume 14 – Sion
Il volume riprende da dove era stato lasciato, con la sconfitta di Kairos, la morte di tutti coloro che erano stati intrappolati nel tempo e Sion cavaliere dell’Ariete. Comprendendo che i due sono tornati, Sage e Hakurei ricordano Avenir, e il suo desiderio di tornare indietro nel suo tempo. Ricordano anche il fatto che il cavaliere sentisse di una storia sui viaggi temporali, una tecnica nata in quelle terre, e proprio per quello abbia deciso di essere seppellito in quella terra.
Passano circa vent’anni, quattordici dalla guerra sacra, e un cosmo malefico si manifesta nei pressi del santuario. Doko pensa che sia troppo presto per una nuova guerra sacra, e quando decide di intervenire, Sion, divenuto il Grande Sacerdote, lo ferma, ricordandogli che il suo compito è quello di vegliare sulle stelle malefiche.
Ma perché Kairos torna proprio in quel momento?
Spoiler
Il tempo si ferma al Grande Tempio, e persino Teneo è impotente davanti al dio del tempo. La presenza del dio però cela un motivo: in quel momento, sia Doko che Sion percepiscono i cosmi di Tenma e della dea Atena avvicinarsi al santuario. Lo scopo del dio è quello di rapire Tenma e manovrarlo per i suoi piani.
Teneo rimane gravemente ferito per proteggere alcuni suoi compagni dall’attacco della divinità, ma viene salvato da Sion che porta sé stesso e il dio in prossimità del tempio di Atena. Da qui, Kairos inizia a far ringiovanire il cavaliere del Toro, ma Sion sembra immune all’attacco e inizia la battaglio contro di lui. Quando teme di non poter fare nulla, appare davanti a lui la visione del suo maestro con Sage, e tutti i cavalieri d’oro suoi compagni deceduti nella guerra. Si rende conto che quell’illusione è creata dai vortici del tempo evocati da Kairos e rappresenta il futuro desiderato dai cavalieri.
Combattendo con tutte le sue forze, riesce a sconfiggere il dio del tempo, che però vede prima di morire il ritorno di Tenma e Atena. Lo scudo di Atena lo annienta, e nella scena successiva Sion saluta i due… o quello che ne rimane, dato che si tratta solo dell’armatura di Pegaso e della statua di Atena, nonché sua armatura.
Capitolo Extra
Nel capitolo extra appare una scena che è presente nella seconda stagione dell’anime, ovvero Yuzuriha che decide di sposarsi in seguito alla morte dei genitori e del fratello minore. Quando Sion la informa che potrebbe trattarsi dell’opera di una stella malefica, la ragazza non sembra stupirsene. Poco dopo, il fratello torna da lei, ma le rivela subito di essere divenuto uno specter. Suo malgrado, Sion porta a termine la sua missione e lo uccide definitivamente. Dopo quell’episodio, Yuzuriha decide di non sposarsi più e divenire cavaliere.
Capitolo Extra 2
Il secondo capitolo extra si aggancia alla saga principale: mostra Sion che viene ucciso e lui che si trova negli inferi, con una surplice, salutando i suoi compagni della precedente guerra e dicendo di avere fiducia nelle generazioni che ora si apprestano a combattere la guerra sacra.
Volume 15: Sage e Hakurei
Questo volume inizia con lo scontro tra Rugonis e Zaphir, il cavaliere dello Scorpione, che decide di svegliare Nettuno in quanto è preoccupato dal fatto che la guerra si stia avvicinando, ma che Atena non sia ancora nata. Inoltre, è consapevole del fatto che la dea rinasce come una bambina, quindi sono necessari degli anni prima che sia effettivamente pronta alla guerra sacra.
A fermarlo viene mandato Rugonis, cavaliere d’oro dei Pesci, seguito subito dopo da Ilias, che informa il cavaliere dello Scorpione che la terra non desidera quel sangue. In seguito il cavaliere mostra i segni dello Scarlet Needle, una tecnica letale anche per lui.
Su invito di Ilias, Rugonis tocca il suo compagno, rattristato per quella fine così insensata. Un cosmo immenso appare nella terra dei ghiacci dove si trovano, e Ilias saluta Krest, il più anziano dei cavalieri di Atena. Il cavaliere, che sembra un ragazzo, dice che quell’episodio sembra il ripetersi di ciò che è accaduto nel passato, 240 anni prima, nella precedente guerra. Rugonis gli chiede allora delle informazioni, ma il cavaliere non sembra rispondergli. All’improvviso appare Hakurei, che inizia a narrare la storia, dopo aver ottenuto il permesso di Krest.
Spoiler
Nella precedente guerra sacra, si vede Hakurei pronto a colpire un nemico, che si rivela essere il fratello gemello. Si torna ancora più indietro nel passato, quando a Sage e Hakurei, entrambi ancora bambini, viene detto che sono stati scelti per diventare cavalieri e che devono andare in Grecia. Hakurei promette di non lasciare mai il fratello, e lui risponde scompigliandogli i capelli.
Tornati nel presente, i due si affrontano e sembrano distruggersi a vicenda, o questo è quello che afferma il cavaliere dell’Ariete, Gateguard. Sembra che sia lui a comandare le farfalle demoniache che hanno preso il possesso di Sage. Pensando, però, Gateguard si rende conto che i gemelli non sono da sottovalutare, quindi manda alcune farfalle a cercare Hakurei.
In una zona del tempio, appare Krest con i due gemelli congelati. Il cavaliere dell’Acquario rimprovera Hakurei per la sua avventatezza, ma il ragazzo afferma che era qualcosa di previsto e risveglia il fratello, che rivela di non ricordare nulla e che se non avesse preso precauzioni in anticipo, allora non sarebbe riuscito a risvegliarsi dal lavaggio del cervello. Il piano di Ade questa volta è quello di far crollare il santuario dall’interno, corrompendo la mente dei dodici cavalieri d’oro. Ma quando i ragazzi affermano che è impossibile che Atena e il Grande Sacerdote non se ne siano accorti, i tre percepiscono che il Grande Sacerdote è stato appena ucciso. Si vede in una scena che il suo aguzzino è stato il cavaliere dell’Ariete.
La sua dipartita è fonte di grande tristezza per Krest, che lo considerava un suo compagno (dato che i due erano i sopravvissuti della precedente guerra sacra). Hakurei vuole andare dal Grande Sacerdote Itia, ma Sage lo blocca, dicendogli che data la sua dipartita, l’autorità sarebbe passata al cavaliere dell’Altare, e che in quel momento non potevano raggiungere il Grande Sacerdote poiché sarebbe stato necessario passare per le dodici case, presiedute dai cavalieri a cui era stato fatto il lavaggio del cervello. I due allora dicono che avevano ancora tanto da imparare, e ricordano quando, portati per la prima volta al Grande Tempio, Itia aveva detto loro che era necessario solo uno dei due e che l’altro doveva morire. Dopo averli bloccati chiede loro chi sia il predestinato a tale destino, e ognuno dei due gemelli indica sé stesso. Felice per una tale sincerità di sentimenti, Itia li fa entrare al Grande Tempio e dice che si occuperà della loro istruzione.
Atena in quel momento si trova a Bluegrad, e per questo Krest affida ai due gemelli il compito di non morire. Hakurei si reca al dormitorio dei cavalieri d’argento, sperando che i ragazzi stiano bene, ma proprio in quel momento il dormitorio esplode e i ragazzi, posseduti anche loro dalle farfalle, lo attaccano. Mentre Sage affronta il cavaliere del Toro Francisca, Hakurei affronta il cavaliere dell’Ariete. Quando sta per essere battuto, uno dei suoi amici colpisce Gateguard. Per evitare la tragedia, Hakurei si dice disponibile a mostrare al cavaliere d’oro la vera forza del cavaliere dell’Altare.
Capitolo Extra
Nel capitolo extra, composto da poche pagine, Hakurei viene nominato Grande Sacerdote da Itia, ma il ragazzo non è molto convinto della scelta e chiede di avere tempo per poter pensare. Prima di uno scontro con il fratello, vede nel gemello qualcuno più adatto a tale compito.
Volume 16 – Sage e Hakurei
Il volume inizia dove si era fermato il precedente, all’apice dello scontro tra i cavalieri imprigionati dalle farfalle demoniache e i cavalieri che ne sono stato immuni.
Cosa succederà alla fine dello scontro?
Spoiler
Hakurei dimostra al cavaliere dell’Ariete una forza di gran lunga maggiore di quella degli altri cavalieri d’argento, e attraverso la tecnica utilizzata, il cavaliere si rende conto che il Grande Sacerdote riponeva una notevole fiducia nel ragazzo. Ma poi si dice deciso a proseguire sulla strada del Grande Sacerdote e a realizzare i suoi ideali. Hakurei si rende conto che Gateguard non agisce in quel modo perché controllato da qualcuno, ma perché ubbidisce alla sua volontà.
Si ha poi un flashback, nel quale si vede Gateguard che viene salvato dal Grande Sacerdote e si dice un bambino pieno di rancore, dato che il suo villaggio era pacifico e che onorava gli dei. Il Grande Sacerdote lo consola, dicendo che lui è simbolo di speranza per gli altri cavalieri che lì sono morti.
Durante lo scontro, Gateguard si dice pronto a sacrificare sé stesso, ma mentre sta per essere sconfitto, arriva il cavaliere della Bilancia che ferisce gravemente Hakurei. La ferita è tale che il ragazzo giunge fino alla bocca dell’Ade, e proprio in quel momento vede un uomo, il Grande Sacerdote, che non segue la folla, ma che va dalla parte opposta all’ingresso degli inferi. Hakurei viene poi riportato indietro da Sage, ma rimane incosciente, tra la vita e la morte. Quando il cavalieri d’argento affermano che a ridurlo in quello stato il cavaliere della Bilancia, Sage li informa che quel post è vacante da moltissimo tempo.
Atena arriva accompagnata da Krest, e inizia a guarire Hakurei, rivelando che il cavaliere della Bilancia è in realtà Itia. Lo stesso Itia si risveglia nel corpo di un giovane, con l’obiettivo di convertire il mondo in un luogo dove tutti possano vivere in armonia. Krest chiede alla dea Atena di potersi occupare del suo compagno, ma Hakurei chiede di essere lui a farlo. Atena accetta e rimuove la barriera, in modo tale che i ragazzi non siano costretti ad attraversare le dodici case a piedi.
Il gruppo composto da due cavalieri d’oro e tre d’argento si dirige quindi verso la casa del Grande Sacerdote, ma vengono attaccati dal cavaliere del Sagittario. Per permettere loro di andare avanti, i cavalieri d’Argento e Francisca si fermano per combattere. Una volta giunti dal Grande Sacerdote, vengono bloccati da Gateguard, che sprigiona numerose farfalle demoniache dal suo corpo. Nel frattempo, qualche casa più in basso, i cavalieri d’oro del Leone, dello Scorpione e dei Gemelli attaccano Krest e Atena.
Itia piange lacrime di sangue, percependo quello che accade al di fuori della porta, dove il suo allievo dona il suo corpo al regno dei morti, rendendo la sua armatura nera, ma poi, perdendo tutto il cosmo, sparisce. Appena ciò accade, le porte della sala del Grande Sacerdote si aprono e ne fuoriescono le armi della Bilancia.
Inizia così lo scontro con il Grande Sacerdote, che si rivela essere un nemico molto più potente di quanto immaginato. Si ha poi un flashback nel quale viene rivelato che Itia iniziò a nutrire dubbi nei confronti dell’umanità, e proprio in quel momento venne abbindolato dalle parole di Tanato e Ipno, apparsi nella sala del Sacerdote. Sentendo i suoi dubbi, anche Gateguard si unì a lui.
Durante lo scontro, Itia è sorpreso nel vedere lo spirito di Gateguard alle spalle dei due cavalieri e, quando Sage afferra l’elmo del Grande Sacerdote, dicendo che lui lo ha chiamato, Itia si confessa sereno e non vede l’ora di vedere come si evolverà la situazione nelle loro mani, per poi scomparire.
La scena finale, mostra come dall’armatura dell’Ariete sia poi apparso Avenir.
Struttura dell’opera
L’opera è strutturata in sedici volumi. I primi dieci sono indipendenti, gli altri 6 sono a coppie dipendenti.
Alcuni volumi contengono solo 5 capitoli, altri 9, ma le pagine sono uguali, così com’è uguale la densità delle informazioni in essi contenuti. Ogni copertina ha su di essa il cavaliere che ispira il volume.
Come struttura dei singoli volumi, invece, si tratta di un ciclo alquanto ridondante: missione, nemico forte, sconfitta del nemico forte, a volte con scontri toccanti, a volte con scontri che non sono in grado di coinvolgere il lettore.
Impressioni personali
Diciamo che quest’opera è un degno epilogo dell’opera originale, in quanto è in grado di dare un ulteriore approfondimento sui cavalieri d’oro, eroi dei quali si è saputo ben poco, o almeno solo cose relative alla guerra. Secondo me, ci sono volumi decisamente più belli degli altri: personalmente, ho molto apprezzato quelli di Albafica, Manigoldo, Sion e Aldebaran, un po’ di meno quelli di Aspros e Sisifo. Mi sono piaciuti i due volumi extra dedicati alla precedente guerra sacra, perché sono stati in grado di dare uno spessore in più a dei personaggi che, nell’opera originale risultano già maturi e indipendenti, mentre negli extra sono più attivamente coinvolti nella guerra, essendone i protagonisti indiscussi e non solo coloro che hanno preparato la strada per le future generazioni.
Per quanto riguarda i personaggi extra apparsi in quest’opera, nell’extra di Sion ho molto apprezzato la comparsa di un personaggio così intricato come Avenir, un cavaliere davvero completo. Ciò che ho adorato è che per la prima volta viene mostrato un futuro diverso da quello canonico, con un futuro parallelo che porta davvero a pensare che il finale non è poi così scontato. Per quanto riguarda gli extra di Degel e dei gemelli, devo ammettere che mi è piaciuto Krest, messo in contrapposizione con il precedente Grande Sacerdote e simbolo del decadimento umano di fronte alle ingiustizie alle quali si assiste per lungo tempo, ma allo stesso tempo persone ricolme di speranza per le nuove generazioni.
Ciò che non mi è piaciuto è stata l’eccessiva ripetitività delle trame nei vari volumi e il lento proseguire in altri. Queste sono le ragioni che per me non valgono il massimo voto, nonostante abbia davvero apprezzato questo grande approfondimento per tutti i cavalieri d’oro.