Violet Evergarden è una serie scritta da Kana Akatsuki e illustrata da Akiko Takase. Pubblicata inizialmente nel 2015 dalla casa di produzione Kyoto Animation, è stata adattata in una serie animata e da gennaio 2018 viene trasmessa e distribuita su scala mondiale da Netflix.
Titolo: | Violet Evergarden ヴァイオレット・エヴァーガーデン |
Autore: | Kana Akatsuki |
Studio di Produzione: | Kyoto Animation |
Genere: | Fantasy |
Numero Episodi: | 14 totali (attualmente in corso) |
Distribuito da: | Netflix |
Trama
Violet Evergarden è una ragazzina orfana cresciuta in caserma. Non ha avuto esperienze di vita all’infuori dell’esercito di Leidenschaftlich: non prova emozioni, esegue gli ordini impartiti come un automa e non ha alcuna aspirazione se non quella servire il suo Maggiore Gilbert Bougainvillea.
L’anime inizia con Violet in ospedale, sopravvissuta ad una missione militare, che sta cercando di scrivere un rapporto per il suo Maggiore. L’impresa è alquanto ardua perché ha perso entrambe le braccia, sostituite da protesi metalliche.
Claudia Hodgin, un ex comandante dell’esercito e amico di Gilbert, prende la ragazza in custodia e la porta con sé nella capitale. Inizialmente vuole portare la ragazza presso la residnza di una famiglia pronta ad adottarla, ma di fronte al diniego della stessa Violet, decide di ospitarla a casa sua. Diventato civile, l’uomo è il proprietario e direttore della compagnia postale CH dove, oltre alla posta, offre un servizio di “Auto Memory Doll”.
Gilbert spiega a Violet che molti cittadini non sanno scrivere e si rivolgono alla sua azienda per commissionare a queste ragazze (le Auto Memory Doll) lettere da inviare a vari destinatari. Il compito di una bambola consiste nel comprendere e trascrivere nero su bianco i sentimenio del proprio interlocutore, sia che si tratti di una lettera d’amore o di una semplice richiesta di informazione riguardante un parente scomparso.
Violet osserva per qualche tempo l’operato delle ragazze e decide, con grande sorpresa di tutti, di diventare una Doll per imparare a conoscere e comprendere a pieno i sentimenti dell’essere umano.
Personaggi
Violet Evergarden: è la protagonista della serie. Fredda e apatica, Violet è una vera e propria macchina da guerra. Il suo “addestramento“ militare l’ha completamente estaenata dal mondo a tal punto che non è in grado di provare alcun tipo di sentimento. Decide di diventare una Auto Memory Doll per imparare a comprendere le emozioni e sentimenti delle persone, in particolar modo il vero significato che si cela dietro a parola “ti amo”.
Claudia Hodgins : ex comandante dell’ercito di Leidenschaftlich, Claudia (è un uomo) è il proprietario della compagnia postale CH. È il tutore di Violet e tempo addietro ha promesso all’amico Gilbert di prendersi cura della ragazza per assicurarle una vita felice.
Gilbert Bougainvillea: è il Maggiore dell’esercito di Leidenschaftlich e responsabile di Violet. Nell’anime lo vediamo solo nei primi fotogrammi quando, in un mercatino, regala alla ragazza un medaglione verde smeraldo oppure in qualche flashback.
Cattleya Baudelaire: è una Auto Memory Doll al servizio di Claude. Ritenuta la migliore, il suo operato è richiesto anche al di fuori della capitale, commissioni che spesso la spingono a viaggiare per giorni. Sarà una delle prime Doll che accoglierà a braccia aperte Violet e l’unica che, dopo aver parlato con Claude, prenderà a cuore la sua situazione.
Grafica
Il tratto dell’anime è molto lineare e pulito, uno stile che si avvicina al realismo allontanandosi dal classico design giapponese pullulante di grandi occhioni luccicosi. I movimenti fluidi e naturali dei vari personaggi immersi in un paesaggio anch’esso in azione (ben lontano dai classici fondali statici degli anni passati) rendono l’anime vivo a trecentosessanta gradi.
Purtroppo, basandomi su gusti personali che possono ben differire da quelli altrui, ci sono alcuni frame dove il 3D è disturbante. Per esempio, in una scena osserviamo un paesaggio dal finestrino di un treno in movimento: mentre il mezzo e i vari personaggi sono realizzati con un tratto semplice e pulito, il paesaggio è interamente in 3D.
La tridimensionalità è sempre più presente nei film di animazione, ma se in alcuni titoli dai più vecchi (come la Bella e la Bestia della Walt Disney del 1998) ai più recenti (Little Witch Academy) il 3D è ben integrato, in Violet Evergarden è una vera e propria nota stonata.
Doppiaggio
Ho guardato gli episodi principalmente in lingua originale, tranne per l’ultimo in italiano. I doppiatori italiani sono senza dubbio molto bravi, ma le loro voci non sono riusciti a trasmettermi i sentimenti dei personaggi. Violet è una “macchina”, un’adolescente priva di emozioni umane: la doppiatrice giapponese rende al meglio il personaggio di Violet rispetto quella italiana. Sarà forse per gusto personale (ad esempio amo le voci utilizzate fino agli anni Novanta), ma sembra che la qualità, o lo stile di doppiaggio italiano, si sia “raffreddato”.
Doppiatori Italiani:
Violet Evergarden | Emanuela Ionica |
Claudia Hodgins | Niccolò Guidi |
Gilbert Bougainvillea | Daniele Raffaeli |
Cattleya Baudelaire | Eva Padoan |
Benedict Blue | Alessio De Filippis |
Erica Brown | Monica Vulcano |
Iris Cannary | Chiara Oliviero |
Doppiatori originali:
Violet Evergarden | Yui Ishikawa |
Claudia Hodgins | Takehito Koyasu |
Gilbert Bougainvillea | Daisuke Namikaw |
Cattleya Baudelaire | Aya Endō |
Benedict Blue | Koki Uchiyama |
Erica Brown | Minori Chihara |
Iris Cannary | Haruka Tomatsu |
Impressioni personali
Vorrei tanto parlare di questo anime, ma sono costretta a limitarmi per evitare i tanto odiati spoiler. Ho fatto una maratona per recuperare i primissimi episodi e quando sono arrivata all’ultimo ho pensato “e ora? Devo aspettare fino a settimana prossima?”
La trama di Violet Evergarden ti trascina nel suo mondo fantasy un po’ vittoriano e un po’ tecnologico, una realtà tra guerra e pace. Per ora gli episodi trasmessi sono pochi: l’intera trama è inedita. Le uniche note che posso aggiungere a queste riflessioni è che l’anime fa letteralmente sognare: si entra in perfetta sintonia con la protagonista.
E si attende con trepidazione il prossimo colpo di scena.