Violence Action 1 è una serie scritta da Shin Sawada e disegnata da Renji Asai di genere thriller e pubblicata in Italia da J-POP dal 9 giugno 2021.
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La trama di Violence Action
Kei Kikuno è una giovane universitaria e, come molte sue compagne di studi, si mantiene con un lavoretto part-time. Si direbbe una storia come tante, ma la vita di Kei ha poco a che vedere con quella delle altre studentesse: il suo lavoro è da sicario e per di più lei è uno dei migliori sulla piazza! Riuscirà a coniugare lo studio e la, ehm, professione senza dare nell’occhio? Un manga esplosivo e travolgente che segna il fantastico esordio dello sceneggiatore Shin Sawada, accompagnato dai disegni mozzafiato di Renji Asai.
Violence Action, opinione personale
In questo primo volume, quella che spicca su tutti è Kei, la protagonista. Con il suo design tenero e dolce, nessuno immaginerebbe mai di cos’è capace. Invece, Kei è in grado di uccidere con una facilità disarmante, considerando ciò niente più che un lavoro. Così, la ragazza deve destreggiarsi tra lo studio e il suo particolare lavoro di sicario, dovendo anche fare in modo che nessuno scopra della sua “seconda vita”. Qui entra in gioco un altro personaggio: Watanabe è il compagno di classe di Kei, innamorato di lei e che fa di tutto per rimanerle accanto. Sarà interessante scoprire se e come tra i due potrebbe nascere qualcosa. Compaiono anche altri personaggi nel corso del primo volume, ma la protagonista fin ora è la più approfondita, apparendo a tratti anche difficile da inquadrare: nonostante l’aspetto carino e tenero, Kei dimostra una freddezza sconcertante.
I disegni sono ben fatti, dopotutto abbiamo già avuto modo di vedere all’opera Renji Asai in The Boy e the Beast. Una particolarità dello stile sta nei tratti dei personaggi, di solito morbidi, e gli ambienti in cui i personaggi si muovono. Anche le atmosfere, soprattutto nelle scene più cruenti dove Kei è l’indiscussa protagonista, danno un effetto “claustrofobiche” . Ma sono proprio le scene più violente ad esere ricche di dettagli e interessante e la storia racchiude in sé sia l’elemento thriller/spy sia elementi più comici e leggeri. Ne consegue che la lettura appare ben calibrata. La storia viene trainata quindi dalla protagonista, non solo per il fascino che trasuda, ma anche per la presenza scenica. Viene da domandarsi perché abbia deciso di intraprendere proprio il lavoro da sicario, o dove abbia imparato a uccidere con tanta precisione. Sicuramente i prossimi volumi risponderanno a queste domande. Violence Action ha una storia che parte spedita e ci mostra la dura realtà senza mezzi termini, ma sarà davvero tutto come appare?