Torniamo con una recensione, stavolta dal mondo manhwa, con Under The Oak Tree. L’opera nasce come romanzo di genere fantasy, scritto da Suji Kim, di cui esistono due versioni: una segue il punto di vista di Maxi, mentre l’altro segue Riftan.
L’adattamento manhwa è, invece, scritto da namu e illustrato da P ed è stato serializzato in versione webtoon su Manta. I primi 4 capitoli sono gratuiti e l’opera conta un totale di 46 capitoli divisi in due stagioni. Al momento è in pausa a causa dei problemi di salute dell’artista. Under the Oak Tree è adatto ad un pubblico adulto per alcuni temi e scene esplicite.
Prima di continuare dai un’occhiata alle nostre precedenti recensioni!
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Di seguito il trailer di Under the Oak Tree:
Under The Oak Tree: la trama
Under the Oak Tree segue la storia di Maximilian Croix, la figlia primogenita del Duca Croix. Abusata fisicamente e mentalmente perché balbuziente, Maxi sviluppa un senso di inferiorità e un disprezzo verso sé stessa, sia per il suo aspetto che per le sue capacità.
Quando al padre viene ordinato di uccidere il Dragone Rosso Sektor, decide di farla sposare con Riftan Calypse, un semplice cavaliere senza titolo, in modo da liberarsi di lei, vista come un peso. Maximilian è quindi costretta a sposare l’uomo, senza sapere nulla di lui e senza potersi ribellare. La mattina dopo la prima notte di nozze, Riftan parte senza dire nulla per la campagna militare contro il Dragone.
Dopo 3 anni Riftan torna, non più come semplice cavaliere, ma come eroe del Regno. L’uomo ha, infatti, sconfitto il Dragone con le proprie mani ed è acclamato dal popolo, ricevendo anche un titolo nobiliare. In Maxi iniziano ad insidiarsi dei dubbi. Ora che Riftan non è più un popolano, ma un nobile a tutti gli effetti, potrebbe abbandonarla. Appena scoprirà tutti i suoi difetti e la sua balbuzie, la lascerà per sempre e lei dovrà vivere con la vergogna di essere stata scartata.
Al contrario di tutte le sue paure, però, questo non succede. Riftan è deciso a portare Maxi nella sua tenuta ad Anatol, un castello ai confini con la foresta. Un’altra sfida si pone davanti alla donna: andare d’accordo con i sottoposti di Riftan, che la odiano a causa del padre. Decide quindi di prendere le redini della propria vita, impegnandosi per diventare la Signora di Anatol a tutti gli effetti. Questo anche grazie al mago Ruth, che nonostante sembri scontroso e indifferente, l’aiuterà a superare le sue paure e a scoprire abilità che non sapeva di avere.
Analisi
Under the Oak Tree potrebbe sembrare un po’ cliché, soprattutto all’inizio. Dietro il lato romantico, però, si nascondono temi importanti come l’abuso e la conseguente insicurezza. Maxi non ha alcuna autostima nelle sue capacità, nonostante abbia molte qualità. Questo la porta ad avere una costante paura di essere abbandonata da Riftan, perché considerata inutile o un peso. Ovviamente non è così, l’uomo vede in lei quello che lei non vede in sé stessa e non ha minimamente di questi pensieri. Gli abusi psicologici subiti, però, l’hanno resa ansiosa e disperata.
Dall’altra parte abbiamo Riftan, che essendo di modeste origini, teme che Maxi non faccia la vita agiata a cui era abituata. Non sa che in realtà la moglie era trattata peggio di una serva nella famiglia Croix, e questo crea numerosi dubbi in lui, preoccupato dell’aspetto poco regale del castello e dei sottoposti. Ovviamente non capisce nemmeno le paure o alcuni comportamenti di Maxi e li traduce come proprie mancanze.
Insomma, una vera e propria mancanza di comunicazione tra i due, oltre a tutti i pregiudizi intorno a loro. I cavalieri di Anatol odiano il conte Croix, poiché li ha mandati in guerra come carne da macello. Questo si ripercuote su Maxi, che a causa della sua balbuzie non si mostrava in pubblico. Tutti credono che fosse protetta e riverita, ma soprattutto, che si credesse troppo superiore per mostrarsi al popolo.
A parte i temi che sono sicuramente un lato molto interessante di Under the Oak Tree, le ambientazioni e le illustrazioni meritano sicuramente una menzione. I disegni sono molto curati e davvero adatti al clima fantastico della nostra storia. Essendo di genere fantasy, siamo catapultati in un regno medievale, popolato da creature come draghi e lupi mannari, ma soprattutto dalla magia. L’uso del colore qui è la parte portante dell’arte: le tavole sono molto decorate e brillanti, dando il giusto tono all’ambientazione.
Inoltre a parte i due personaggi principali, abbiamo anche interessanti personaggi secondari come Ruth, il mago del castello, abile, ma svogliato, che aiuta Maxi ad affrontare molte delle sue paure, senza pregiudizi. Anche i cavalieri di Anatol hanno tutti delle personalità ben distinte, che contribuiscono alla crescita personale di entrambi i protagonisti.
Anche se la trama può risultare scontata, Under the Oak Tree merita davvero una letta. Un manhwa romantico, ma che non manca di azione e di magia, insieme a temi profondi legati all’autostima e ai traumi.