A distanza di circa sei mesi dalla recensione del primo mastodontico volume raccolta di Thief of Thieves (che puoi trovare a questo link se ti è sfuggita), eccoci giunti a parlare della conclusione delle vicende prepensionamento del ‘ladro dei ladri‘ Conrad ‘Redmond’ Paulson, il cui ritiro dalle scene del furto con scasso, come abbiamo già visto in Thief of Thieves Raccolta 1, sembra quasi avere volontà propria e sfuggirgli ogni qualvolta egli gli si avvicina.
Questa tranche di volumi contiene i quattro albi conclusivi della serie, edita in Italia da saldaPress, mantenendone il formato a livello di dimensioni base per altezza e brossura con il titolo di un arancione intenso elegantemente stampato con lamina a caldo, a sostituire il rosso del primo volume.
Thief of Thieves Raccolta 2, ladro una volta, ladro per sempre
La storia riprende dove ci siamo interrotti, con Redmond finito in carcere dopo il furto a Venezia.
La sua permanenza in loco viene resa più difficoltosa dall’irruzione di alcuni sgherri di Don Parrino, boss mafioso già conosciuto nel primo volume, i quali vengono fermati dall’entrata in scena dell’avvocato Sebastian Foxley, il quale interrompe la colluttazione non prima che il ladro riveli un furto collaterale compiuto contestualmente all’ultimo colpo sopracitato: un piccolo libro.
Dopo essere uscito di prigione grazie alle macchinazioni del suo astuto legale, Redmond gli spiega che in quel libro sono contenuti i nomi di pezzi grossi della politica internazionale oltreché di varie forze dell’ordine colluse con Don Parrino. Quel libro diviene dunque uno strumento di ricatto importante a favore del ladro.
Tuttavia lo spietato malavitoso ha un altro asso nella manica, anzi due: Audrey e Augustus, rispettivamente ex moglie e figlio di Redmond, i quali, sebbene opportunamente nascosti da quest’ultimo, non sono introvabili.
A complicare ulteriormente le cose vi sono Arno Montclair, il magnate storico datore di lavoro di Redmond, il quale più di ogni altro non lo vorrebbe fuori dai giochi, e Celia, che continua a offrirglisi non solo come apprendista e partner, ma come amante, mentre nel contempo cerca di risolvere le problematiche legate al figlioletto Leroy, che rischia ogni giorno di restare orfano.
Un po’ più scorrevole e un po’ più coinvolgente
Una delle critiche maggiori che abbiamo mosso alla prima parte della storia narrata in Thief of Thieves in sede di recensione è stata la scelta non sempre efficace di gestire la trama col metodo di scrittura noto come writer’s room, citato anche nell’aletta anteriore nel volume. Come già ricordato all’epoca, la sceneggiatura è infatti frutto di più mani, con Robert Kirkman nel ruolo di creatore dei personaggi e del concept dietro all’intera opera.
Ebbene, se in quella prima fase avevano notato delle incertezze e soprattutto dei rallentamenti, qui ravvisiamo un notevole miglioramento nell’orchestrazione della ‘marcia per file parallele‘ della narrazione: gli eventi collaterali, che siano contemporanei, analettici o prolettici, riescono a trovare precisa collocazione temporale nella mente di chi legge, non sortendo quell’effetto confusionario che caratterizza quelle opere dalla trama non organizzata in maniera cronologica dietro le quali non ci sia un autore in grado di scongiurare tale evenienza (per fortuna qui c’è stato il caso).
Anche nel ritmo della narrazione si assiste al medesimo fenomeno, con una migliore alternanza tra le scene dialogiche e di pura azione, mentre l’elemento psicologico viene ancora una volta lasciato ai dialoghi stessi più che a monologhi interiori, i quali non appartengono a Thief of Thieves e non avrebbero in effetti ragione alcuna di appartenergli, essendo che ogni singolo personaggio è ben radicato nella realtà e pronto a prendere le cose di petto, nonostante sia dotato di un notevole spessore psicologico.
Questo concentrato di miglioramenti permette di fruire di Thief of Thieves Raccolta 2 in maniera molto più agevole rispetto al predecessore, che non può assolutamente definirsi una lettura leggera, al contrario risultava estremamente difficile da seguire in alcuni punti, soprattutto nelle deviazioni di trama (come si è già anticipato).
La suddetta migliore gestione delle varie scene riesce a tenere chi legge incollato alle pagine anche per ore, tanto è vero che ci sentiamo di dire che, nonostante l’elevata mole a livello contenutistico (quattrocentonovantaquattro pagine nette), Thief of Thieves Raccolta 2 si può leggere e godere nel giro di una giornata.
Se hai già letto la prima parte delle gesta di Redmond e vuoi scoprire la conclusione della sua carriera, puoi recuperare il volume su Amazon al seguente link.