Torniamo con una recensione, stavolta dedicata a The Decagon House Murders, basato sul romanzo omonimo di Yukito Ayatsuji e illustrato da Hiro Kiyohara. Il manga è stato serializzato sulla rivista Monthly Afternoon della Kodansha, dedicata ai seinen, nel 2019. La serie conta un totale di 4 volumi e in Italia è edita da Star Comics.
Prima di continuare con l’analisi di The Decagon House Murders, dai un’occhiata alle precedenti recensioni:
- Samuel Stern 32 – La recensione
- Blue Giant vol. 1, la recensione
- Ms. Marvel, episodio 3, la nostra recensione
The Decagon House Murders: iniziano i problemi
The Decagon House Murders inizia con un gruppo di sette studenti universitari che si avventurano in un ritiro. Il gruppo forma un circolo dedicato alle opere gialle e si chiamano tutti con nomi dedicati a grandi autori di questo genere. Il primo che incontriamo è Ellery, incredibilmente perspicace, ma anche dal carattere difficile che inizia fin da subito a litigare con Carr, una testa calda. A tranquillizzare i due c’è Leroux, molto più pacifico dei primi due, estremamente felice di questo ritiro.
Troviamo poi il più anziano del gruppo, Poe e le uniche due ragazze, Agatha e Orczy. I sei stanno raggiungendo l’isola Tsunojima, dove si è accaduto un terribile omicidio. Nell’isola c’erano, infatti, due ville: la Villa Decagonale, dove gli studenti alloggeranno, e la Villa Azzurra, ora composta da sole macerie. In quest’ultima il proprietario, Seiji Nakamura, e la moglie, Kazue, insieme a due coniugi Kitamura che si occupavano delle faccende di casa, sono stati uccisi e poi bruciati all’interno della villa.
Il colpevole sembra sia il giardiniere, Seiichi Yoshikawa, completamente scomparso. La particolarità dell’omicidio, però, riguarda la sparizione di una delle mani della moglie di Nakamura, che non è mai stata ritrovata.
Arrivati nell’isola, il gruppo viene accolto da Van, di salute cagionevole e l’ultimo membro mancante del circolo, nonché nipote dell’attuale proprietario della Villa Decagonale. Nel frattempo, in città un ex membro del circolo, Akira Kawaminami, riceve una lettera misteriosa, il cui mittente è proprio il defunto Nakamura. La lettera riguarda Chiori, la figlia morta durante un incidente che riguarda il circolo del giallo. Insieme all’amico Morisu, anche lei inizia ad essere coinvolta nel misterioso omicidio della Villa Azzurra.
Nel frattempo sull’isola, la mattina successiva all’arrivo il gruppo trova sul tavolo della sala da pranzo diverse tavole incise, con scritte minacciose: da prima a quinta vittima, investigatore e assassino. Quello che sembra un brutto scherzo, potrebbe diventare un vero e proprio incubo per il circolo.
Impressioni
The Decagon House Murders è un mix tra giallo e horror, ma questo primo volume è dedicato decisamente al lato del mistero. Partiamo con molte informazioni e un gran numero di personaggi da ricordare. Anche se può sembrare difficile assimilare tutto e subito, in realtà sia i distinti character design sia le personalità molto contrastanti tra loro, ci rendono l’impresa molto più facile.
Essendo tratto da un romanzo, possiamo vedere come la parte di sceneggiatura sia decisamente di alto livello. I dialoghi tra i personaggi sono utili per informarci sul contesto, senza risultare in un tipico info dump, mentre allo stesso tempo ci aiuta a comprendere i diversi caratteri. Anche le parti più informative sono strutturate in modo da non risultare troppo noiose.
La storia di The Decagon House Murders è coinvolgente e, soprattutto per chi ama questo genere, non potrà che leggerlo tutto d’un fiato. Nel volume, inoltre, sono presenti numerose piccoli approfondimenti sugli elementi della storia, come per esempio la scelta dei nomi dei membri del circolo.
Non possiamo, poi, non parlare delle illustrazioni. Molto dettagliate e con una line art decisamente notevole, The Decagon House Murders è sicuramente da leggere anche solo per la sua arte. I personaggi sono estremamente dettagliati e ben distinguibili uno dall’altro. Difficilmente notiamo delle similitudine, anche nei lineamenti. Dettaglio non scontato, in un manga dove il numero di personaggi è così alto fin da subito. Le espressioni ci trasmetto chiaramente le emozioni di ogni personaggio e l’utilizzo del chiaroscuro ci fa comprendere il mood delle scene con facilità.
Un manga consigliatissimo per tutti, con una storia affascinante e curiosa e delle illustrazioni curate, per un mix che saprà coinvolgere il lettore dall’inizio alla fine.