Stray Bullets è una serie a fumetti americana creata da David Lapham, proprietario e direttore della casa editrice El Capitan Books.
La serie è stata pubblicata per la prima volta dal 1995 al 2005, con una successiva uscita di dieci nuove storie nel 2009 intitolata Stray Bullets: Open the Goddamn Box sulla testata Black: A Collection of Crime Comics, raccolta in volume da Dark Horse Comics.
Nel 1997 grazie al primo numero della serie intitolato L’Innocenza del Nichilismo, David Lapham ha vinto l’Eisner Award come migliore autore completo.
Nel 2014 è stata pubblicata un’ulteriore storia che chiude il ciclo narrativo di alcuni dei personaggi e ne apre uno nuovo intitolato Killers che si è concluso in otto volumi.
Infine nel 2015 l’autore è tornato con Stray Bullets: Sunshine and Roses e progetta di continuare a pubblicare la serie.
Stray Bullets è al momento disponibile per Editoriale Cosmo al prezzo di 19,90 a volume.
Stray Bullets – La Trama
Con Stray Bullets si può parlare di trama fino ad un certo punto. Come dice il nome “Proiettili Vaganti”, Stray Bullets è composto da diversi capitoli che all’inizio sono scollegati tra loro, ma che solo successivamente si intrecceranno grazie ai personaggi. Le scene si svolgono tra la metà degli anni ‘70 e la metà degli anni ‘90, e l’unica cosa che le collega tra loro inizialmente è di come, a causa di eventi sfortunati, persone inizialmente innocenti si ritrovino compiere atti violenti o criminali.
Nel primo volume, intitolato L’Innocenza del Nichilismo, si sviluppano sette capitoli:
- Gli Occhi dell’Amore
- Vittimologia
- La Festa
- Bonny e Clyde
- L’Incidente
- …E Così Via…
- Libertà!
La maggior parte di questi ruotano attorno al personaggio di Virginia Applejack, una ragazzina rimasta traumatizzata dopo aver assistito accidentalmente ad un omicidio. Dall’incidente in poi, la ragazza si trova al centro di sfortunati eventi che quasi sempre portano a violenza sia nei suoi confronti o da lei stessa messa in atto. Dalla tranquilla bambina che era, Ginny diventa sempre più ribelle e più propensa alla trasgressione.
Un altro personaggio abbastanza ricorrente è Joey, che incontriamo fin dal primo capitolo ed anche lui, a causa di una serie di disavventure, da innocente ragazzo diventerà un criminale.
Questi sono solo due della lunga serie di personaggi principali di Stray Bullets, che di tanto in tanto ritornano in scene di cui non sono però i protagonisti e che quasi sempre terminano tragicamente.
Impressioni
Le scene di Stray Bullets sono rappresentate in modo molto crudo, sono corte, immediate al punto da non lasciare tanto spazio alla suspense. Questo è l’aspetto che mi è piaciuto meno, nonostante sia un fumetto incentrato sulla psicologia dei personaggi e sulle loro scelte (che poi portano a determinate conseguenze) l’autore ha lasciato davvero poco spazio a possibili ragionamenti e a cosa in realtà pensavano i personaggi di fronte a determinate situazioni.
Il fumetto è più incentrato sulla semplice rappresentazione delle situazioni, un misto tra violenza, criminalità e perversione, ma senza in realtà rivelare di più di quello che semplicemente si vede accadere, e quindi è difficile parlare di genere poliziesco.
Questo però evita anche un grande problema che è quello della noia per chi di più ama l’azione alla parola. Il fumetto è veloce da leggere, il fatto che l’autore non si fermi più del necessario sulle scene rende l’opera scorrevole.
Molto interessante la scelta della narrativa non lineare, che penso sia la cosa che più spicca in quest’opera. Diverse situazioni a volte rappresentate anche in tempi completamente diversi, sono poi connesse attraverso personaggi che si ripetono e fanno vedere le conseguenze delle scelte fatte tempo prima in precedenti capitoli.
Il disegno inoltre rende molto bene la trama. Il tratto deciso e la mancanza di troppi dettagli fa concentrare il lettore sulle cose importanti delle scene, senza farlo distrarre. Anche la rappresentazione delle espressioni rende molto bene le emozioni dei protagonisti.
È a mio parere un fumetto che va letto per intero per capirne l’originalità e il primo impatto con il primo volume è molto confusionario, e che quindi deve appassionare subito o se ne perde l’interesse.
Onestamente, alcuni dei temi trattati ed alcune situazioni sono un po’ troppo disturbanti (anche alcuni dialoghi), e certe volte la creazione di una situazione violenta è un po’ forzata ed esagerata. Diciamo che questa è la seconda pecca che ho trovato in quest’opera.
Nonostante ciò, penso comunque che per chi ama il fumetto americano è di sicuro un immancabile, forse un po’ più difficile da apprezzare a chi si approccia a questo genere per la prima volta.