Da qualche anno Sergio Bonelli Editore, oltre ai suoi intramontabili classici come Tex, Dylan Dog, Martin Mystere, Nathan Never e molti altri, ci ha ormai abituati a letture decisamente più impegnate. L’etichetta “Audace”, infatti, fondata nel 2018, raccoglie numerose pubblicazioni dal taglio più maturo e sperimentale tanto nei disegni quanto nei temi trattati.
Simulacri è certamente l’ultimo, riuscitissimo, esperimento di questa linea editoriale anche grazie ad un team creativo composto da maestranze dall’indiscusso talento. La serie è stata ideata, infatti, da Jacopo Camagni e Marco Bucci, autori di Nomen Omen, aiutati da Eleonora Caruso che si è occupata dei testi, mentre i disegni sono stati curati da Giulio Macaione e Flavia Biondi.
La serie è composta da quattro volumi in totale:
Simulacri, la trama
Lily è un’archeologa di origini francesi. Conduce una vita piena e vivace ma nonostante tutti i suoi viaggi e i suoi incontri sente che le manca qualcosa, qualcosa che la faccia sentire davvero viva.
Sul traghetto per l’Isola d’Elba dove è stata mandata per lavoro, attraverso un’app di incontri conosce Duccio, un ragazzo un po’ timido ma sensibile, nativo dell’isola ma trasferitosi per lavoro a Milano.
I due passano la notte insieme e continuano a frequentarsi anche nei giorni successivi quando Duccio decide di far conoscere a Lily il suo gruppo di vecchi amici che, a differenza sua, non hanno mai lasciato davvero l’isola: Leo e Guglielmo, una coppia apparentemente perfetta; Alessandra, l’eccentrica ragazza che ha perso una gamba in un incidente; Caterina, mamma single un po’ scontrosa ma simpatica ed infine Ivan, appassionato di sport estremi.
Il gruppo accoglie subito con grande calore Lily che, nel frattempo, deve capire cosa prova davvero per Duccio. I due si illudevano si trattasse solo di un flirt passeggero ma la partenza di Duccio li convince che tra loro c’è evidentemente qualcosa di più.
Duccio riparte per Milano e Lily rimane all’Elba con il resto della comitiva. L’apparente perfezione di quel gruppetto di giovani, tuttavia, sembra insidiata da qualcosa di misterioso e surreale che nessuno riesce a decifrare. Come Lily, anche gli altri ragazzi sono terrorizzati da incubi ricorrenti che si mescolano ad ansie, paure, segreti, desideri e perversioni morbose che non possono che compromettere la stabilità del gruppo.
Lily si sente sempre più sola e isolata e finisce per trovare conforto in un turista incontrato per caso che le regala una notte di fuoco in cui, per la prima volta dopo tanto tempo, torna finalmente a sentire qualcosa. Nel frattempo Duccio ritorna all’Elba e Lily capisce che tra i due c’è qualcosa di davvero speciale.
Tuttavia, quando Duccio riceve un messaggio da un certo Sebastiano, quegli incubi che perseguitavano i protagonisti sembrano diventare realtà. Sebastiano, infatti, era uno dei vecchi membri della comitiva di Duccio che tutti credevano morto.
L’ombra di Sebastiano che tempesta di messaggi accusatori Duccio e gli altri fa esplodere la tensione fra i membri del gruppo ai quali non resta che affrontare a viso aperto i propri Demoni. Dovranno tornare lì dove tutto è iniziato, lì dove Sebastiano è scomparso e dove sembra volerli riunire…
Analisi dell’opera
È difficile collocare Simulacri all’interno di un genere preciso. Potremmo definirlo un thriller psicologico e sentimentale che unisce, con una buona dose di erotismo, le love story giovanili tipiche del drama alle atmosfere sinistre e macabre di un horror psicologico e sovrannaturale.
Il punto forte di questo fumetto è indubbiamente il perfetto equilibrio tra parte grafica e parte narrativa. Il comparto grafico, si divide, almeno inizialmente, in due parti.
Da una parte c’è il piano della realtà, la vita quotidiana in cui si muovono i protagonisti. Qui il tratto è preciso, dai contorni decisi che non lasciano grande spazio a sfumature o giochi di chiaroscuro. I disegni presentano poche linee ma l’attenzione ai dettagli è altissima per rendere le tavole più verosimili possibili. L’anatomia dei corpi, così come la loro espressività è curatissima soprattutto nelle scene erotiche in cui i personaggi sono immersi in un’atmosfera magnetica e sensuale che non sfocia mai nel volgare o nell’eccesso.
Dall’altra parte c’è il piano del sogno, dell’incubo. Qui lo stile cambia, a volte anche drasticamente. Il tratto si fa meno preciso, più sfumato e l’attenzione ai dettagli viene sacrificata in virtù di sequenze narrative volutamente confuse e dalle atmosfere decisamente più oniriche e impressionistiche.
A far da ponte tra un piano e l’altro è sicuramente il colore, sapientemente gestito dal colorista Stefano Martinuz. Colori vivaci e accesi abbondano nelle scene di vita quotidiana mentre toni più scuri e psichedelici sul tono del rosso e dell’arancio si ritrovano negli incubi dei protagonisti.
Quelli che sembrano confini netti tra realtà e sogno nei primi volumi, però, sono destinati ad infrangersi man mano che la storia procede e i protagonisti si mostrano per ciò che sono realmente, rivelando le paure, i segreti e i peccati che flagellano le loro vite.
Simulacri, infatti, è una serie destrutturante. Nel primo volume tutto sembra perfetto, e i personaggi appaiono quasi “piatti”, ingabbiati nei classici “clichè” da sit-com: c’è la coppia perfetta, la madre single, il ragazzo un po’ ingenuotto e le ragazze ribelli. In questo quadro di apparente normalità che mette il lettore in una sorta di zona di comfort, gli incubi dei protagonisti rappresentano soltanto piccole Brecce che lasciano a malapena intravedere che c’è qualcosa di più.
Ma queste brecce si trasformano lentamente in Squarci da cui emergono i demoni interiori dei protagonisti, demoni che scardinano quei clichè, abbattono quella zona di comfort trascinando il lettore in vere e proprie Voragini interiori. Qui non c’è più quel confine netto fra realtà e sogno e ombre scure, mostruose affollano ogni tavola e sembrano accompagnare personaggio e lettore verso Abissi da cui non c’è ritorno.
Simulacri, in definitiva, propone al lettore una sfida: lasciar cadere le maschere che tutti noi ogni giorno indossiamo e che ci servono per apparire perfetti, inattaccabili e affrontare quei demoni che troppo spesso ci teniamo dentro e finiscono per relegarci in abissi di solitudine.
In ultimo, una menzione d’onore merita la sezione degli extra, posta alla fine di ogni volume. Qui gli autori dopo alcuni brevi pensieri riguardo la nascita e lo sviluppo di ciascun numero, propongono delle vere e proprie interviste ai personaggi che aiutano meglio il lettore a conoscere ciascuno di loro, non solo narrativamente ma anche graficamente. Ogni intervista, infatti, è corredata dagli studi dei vari personaggi tra cui spiccono, certamente, i nudi, immancabili in una serie in cui il corpo e la nudità gioca un ruolo tanto importante a livello grafico e narrativo.