Shang-Chi, interpretato da Simu Liu nel venticinquesimo film del MCU in uscita negli Stati Uniti il 3 settembre, è un personaggio con quasi mezzo secolo di storia editoriale: fa infatti il suo esordio nei fumetti della Casa delle Idee nel dicembre 1973, su Special Marvel Edition n. 15, testata che dopo due numeri cambia il nome in The Hands of Shang-Chi: Master of Kung Fu.
Creato da Steve Englehart e Jim Starlin, Shang-Chi (dal cinese “ascesa dello spirito”) serviva alla Marvel per cavalcare il successo dei film di arti marziali e in particolare di Bruce Lee: tra il 1971 e il 1973 erano infatti usciti al cinema Il furore della Cina colpisce ancora, Dalla Cina con furore, L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente e I 3 dell’Operazione Drago.
Storia di Shang-Chi
Nel 1972 la Marvel voleva realizzare un adattamento a fumetti della serie TV Kung Fu, ma non raggiunse un accordo con la Time Warner. Ottenne allora dallo scrittore Sax Rohmer i diritti sul personaggio di Fu Manchu: inizialmente Shang-Chi risulta il figlio del genio del male, ma molti anni dopo, venuti meno i diritti, viene rivelato che si tratta solo di uno pseudonimo del vero padre, Zheng Zu, potente stregone cinese che ha scoperto il segreto dell’immortalità.
Resosi conto della malvagità del padre, Shang-Chi diventa un suo nemico e si unisce ai servizi segreti britannici. Fonda un’agenzia investigativa in Scozia e affronta, tra gli altri avversari, l’HYDRA, insieme alla Cosa.
Shang-Chi partecipa a numerosi crossover e team-up della Marvel, in particolare con altri esperti di arti marziali, tra cui White Tiger, Iron Fist e le Daughters of the Dragon, Colleen Wing e Misty Knight. Quest’ultima gli propone di entrare negli Eroi in vendita: la breve esperienza nel gruppo si sovrappone all’evento Civil War, durante la quale anche il Maestro del Kung Fu si registra.
Nell’ambito dell’etichetta “realistica” Marvel Knights, Shang-Chi partecipa al gruppo creato da Daredevil e Vedova Nera per catturare il Punitore e consegnarlo alla giustizia. L’eroe cinese si ritrova Murdock anche come avversario, quando Daredevil è a capo dei Ninja della Mano. Si unisce ai Vendicatori Segreti, inizialmente per combattere suo padre.
Dopo Avengers vs X-Men, Capitan America e Iron Man decidono di creare una nuova e più ampia formazione dei Vendicatori: Shang-Chi è tra i primi eroi a essere convocati (Avengers Vol. 5 n. 1, nel 2013). Soccorre diverse volte i colleghi lontano dalla Terra e, nell’ambito dell’evento Infinity, partecipa alla missione dei Vendicatori all’interno del Consiglio Galattico per fermare il piano dei Costruttori contro la vita nell’universo, collaborando in particolare con Black Widow, Spider-Woman e Manifold, opponendosi infine all’attacco di Thanos.
Poteri e abilità di Shang-Chi
Shang-Chi è uno dei più grandi combattenti a mani nude del mondo, abilissimo nelle arti marziali e nell’uso di spade, bastoni kali, nunchaku, jian, sai e shuriken. Tony Stark gli ha fornito bracciali speciali, che gli consentono di incanalare meglio il suo ki e aumentare la propria forza, e nunchaku alimentati da propulsori.
A parte alcune eccezioni temporanee, Shang-Chi non ha superpoteri, dunque non raggiunge i livelli di Iron Fist, ma grazie alla sua maestria con il ki arriva fisicamente al massimo potenziale umano e in alcuni casi lo supera: ha battuto diversi superumani (Ares lo considera uno dei pochi umani in grado di tener testa agli dei senza magia), ha riflessi che gli consentono di schivare colpi di mitragliatrici e fucili di precisione e di deviare pallottole con i bracciali, può percepire la presenza di qualcuno semplicemente rilevando il suo ki.
Tra i suoi allievi ha avuto Capitan America, Wolverine e Spider-Man, che ha addestrato a percepire i pericoli in un periodo in cui era privo di Senso di Ragno. Impara una tecnica per trasformare in pietra gli avversari e, da Kitty Pryde, l’intangibilità. Può paralizzare o uccidere i nemici colpendone i “punti di pressione”.
Durante Secret Wars è stato in grado di utilizzare nove delle dieci tecniche della scuola dei dieci anelli del Mandarino, e sfruttando la radiazione cosmica delle Incursioni ha acquisito temporaneamente la capacità di creare innumerevoli duplicati di se stesso.
Nel secondo film della Fase 4 dell’MCU, Shang-Chi viene addestrato fin da bambino dall’organizzazione criminale dei Dieci Anelli, gestita dal padre Wenwu: si tratta proprio del Mandarino (quello visto in Iron Man 3 era solo un attore). Come la versione cartacea, il villain trae i suoi poteri dagli anelli.