Uno dei prodotti che ha riscosso maggior successo nell’ultimo anno è stato certamente Scurry, un fumetto articolato in tre volumi curati dalla penna di Mac Smith e portati recentemente in Italia da ReNoir Comics. Eccoti, quindi, la nostra recensione di questa sorprendente trilogia.
La trama
I protagonisti di Scurry sono dei topi, alle prese con una terra in rovina dalle atmosfere post apocalittiche. Gli umani sembrano essere scomparsi e il mondo è popolato da pericolose creature, alcune spietate e assetate di potere, altre disperate e in cerca solo di un rifugio dove sopravvivere. L’inverno non è mai stato tanto lungo e rigido e la colonia di Wix, esploratore provetto, deve fare i conti con fame, malattie e gruppi di gatti agguerritissimi e affamati.
A questo si aggiungono anche problemi all’interno della stessa colonia di topi dove Resher, uno dei roditori più forti e influenti, sta tramando qualcosa per prendere il potere e portare il suo nido in città, lontano dalla campagna in cui si trovano e che non riesce più a sfamarli. Ad opporsi alla sua ribellione è Pict, un’avvenente topolina, figlia del capo della colonia nonché migliore amica di Wix. Ma Resher è pronto a tutto per portare avanti il suo folle piano e, dopo aver stretto un patto con i gatti, tende ai topi una trappola che si rivelerà fatale per molti di loro.
Pict e Wix vengono separati e si ritroveranno a combattere per sopravvivere nella foresta, inquietante e misteriosa ma anche estremamente pericolosa. Tra lupi spietati, alleati improbabili e altri nemici inaspettati i due topolini apprenderanno un’antica leggenda che potrebbe riaccendere le speranze di tutti: la foresta ha una Guardiana, ora dormiente a causa di una maledizione dei lupi. Quando la Guardiana si sveglierà l’inverno avrà fine e i lupi saranno cacciati via.
E sembra che a dover portare a termine questa profezia siano proprio Pict e Wix. Ma riusciranno due minuscoli topolini a fronteggiare gatti, lupi, inverni radioattivi e minacce ben più grandi di loro?
Scurry, un’entusiasmante avventura dark
Le opere che hanno per protagonisti animali parlanti sono ormai moltissime. Dal celeberrimo Topolino, passando per i fumetti occidentali come Solo di Oscar Martin, fino ad arrivare ai manga come Beastars, da sempre gli animali più o meno antropomorfi esercita un certo fascino. Lo stesso Mac Smith ha dichiarato di essersi ispirato a Brisby e il segreto di NIMH, ma in ogni volume è possibile cogliere dei riferimenti sia grafici che di trama a molte altre opere, provenienti non solo dal mondo dei fumetti.
Prima di fare il fumettista, infatti, lo stesso Mac Smith lavorava come concept artist nell’industria videoludica e la sua abilità nel design dell’ambientazione e dei personaggi, è più che evidente. L’autore è abilissimo nel ricreare l’atmosfera di desolazione, di disagio che provano i piccoli roditori della sua storia. Gli ambienti, spesso cupi e freddi, sono resi magnificamente con una cura per il dettaglio che fa emergere il senso di isolamento e pericolo.
Tutto ciò, insieme a quel tocco più squisitamente fantasy e quasi mistico presente soprattutto nel secondo volume, contribuisce a rendere vivido e pulsante il mondo di Scurry, in cui è facile per il lettore immergersi e lasciarsi trascinare dalla storia. Certo la trama non spicca per originalità e si avvicina molto a quella di qualunque altro fumetto post-apocalittico. Tuttavia, la scelta di narrare la vicenda dal punto di vista dei topi, quel tocco di sovrannaturale a tratti più esplicito e altre volte solo accennato ed infine anche un ritmo estremamente incalzante non fanno pesare affatto questo senso di deja-vu che si potrebbe percepire dalle pagine iniziali del primo volume.
Anche i personaggi risentono di questa mancanza di originalità ma sono ben scritti e appaiono del tutto coerenti con l’ambientazione in cui si muovono. Sono anche estremamente dinamici e la bravura di Mac Smith sta anche nel far percepire al lettore tutta la loro crescita, la loro emotività e “umanità”, il che rende la storia un continuo crescendo di tensione.
Ma il vero punto di forza di Scurry rimangono i disegni e lo stile grafico del suo autore che mescola con grande maestria pittorico e digitale. Colori, effetti grafici, giochi di luce ed ombre sono studiati con grande attenzione per ricreare alla perfezione le atmosfere “creepy” della storia. I dettagli sono curatissimi e il forte realismo dei disegni, oltre che di grande impatto visivo, aiuta il lettore ad immergersi completamente nella storia.
La chicca finale è rappresentata dalla sezione degli extra, posta alla fine di ciascun volume, che raccoglie non solo informazioni aggiuntive sul background dei personaggi, ma anche bozzetti, disegni e altro materiale grafico che permette al lettore di comprendere lo straordinario lavoro e la dedizione che Mac Smith ha profuso nella realizzazione di questa accattivante opera.