Come nella migliore tradizione, il numero diciassette è stato sfortunato, ma recuperiamo subito col capitolo mancante di Samuel Stern.
Questa volta il demonologo di Bugs Comics si cimenta con la settima arte, con la sceneggiatura di Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago, mentre i disegni sono affidati a Vincenzo Acunzo.
Il volume è disponibile per l’acquisto in formato cartaceo, per poi arrivare sullo shop digitale dell’editore come di consueto tra un paio di mesi.
La trama di Samuel Stern 17 – Il regno
Questa volta si parla di cinema, grazie a una serie di strani film inquietanti, che hanno iniziato a girare nelle città scozzesi. Il titolo di questi film è proprio “Il regno“, sempre uguale, sempre misterioso. Le scene di violenza ritratte su pellicola sembrano realistiche, molto reali. Se poi aggiungiamo il fatto che qualcuno ha iniziato a sparire, non è difficile immaginare che ci sia qualcosa di losco dietro.
Lo pensa anche Foster Cranna, il detective che abbiamo conosciuto nel volume 12, che sta provando a mettere insieme i pezzi. Sembra proprio che avrà bisogno della collaborazione di qualcuno esperto di paranormale, perché l’unica testimone che possa offrire informazioni su questi strani film è traumatizzata, ma è riuscita a fare una richiesta: vedere un prete.
Josy Crandall mostra tutti i segni di una violenza fisica e psicologica, perpetrata con grande abilità. Nel raccontare cosa succede sul set, la ragazza sembra quasi uscire di senno, tale è il livello di perversione e pericolo che ha dovuto sopportare.
Per una volta non ci troviamo di fronte a una possessione, ma “soltanto” a un trauma, che la fa chiudere in se stessa per evitare il dolore.
Le indagini dell’improbabile duo ci portano vicino alla verità, ma sarà Samuel a prendere l’iniziativa e ad agire da solo, mettendo a rischio la propria vita, come ormai fa da diverso tempo. Lo fa un po’ per il bene di Josy, un po’ per la sua sete di conoscenza, la sua volontà di affrontare qualunque cosa si trovi di fronte.
E anche questa volta, di fronte c’è l’inferno. Qualcosa a cui aspirano anche molti vivi, a quanto pare. Sempre che si possano definire vive le persone raggiunte dal simbolo del regno.
L’opera
Un altro passo verso l’oblio. Il regno si espande, mentre il confine tra le diverse realtà si assottiglia. L’inferno usa tutti i mezzi disponibili, sa adattarsi, si muove assecondando i desideri dell’umanità.
Questa volta ha scelto la forma di un film, in cui qualcuno recita la propria storia e gli altri guardano, si nutrono della sofferenza altrui, in attesa di soffrire a loro volta. Reclute, aspiranti dannati, già pronti ad accrescere le fila di Legione.
Qualcuno deve aver provato a muoversi tra le diverse dimensioni, qualcuno deve esserci riuscito. Il marchio è ormai diffuso e continuerà a viaggiare.
Un’avventura cinematografica, in cui il retroscena fa paura quanto il film stesso: come sempre, i peggiori mostri sono gli esseri umani.
Il ritorno di Filadoro e Savegnago ci fa trovare un altro capitolo ricco di elementi esoterici. Procede la trama nascosta, l’azione strisciante del male. Anche questa volta Samuel torna tra i vivi, ma il finale non ha il sapore della vittoria.
I disegni di Acunzo ritraggono al meglio l’orrore degli snuff movie, con un tratto particolare.
Come ormai già sappiamo, ora si torna sul piano di esistenza degli umani, in cui gli attacchi su susseguono senza sosta, in modo molto più diretto. Ma l’oscurità strisciante non si ferma, prima o poi reclamerà il suo spazio.
Scheda Tecnica
Formato: 20×26 cm, colore
Pagine: 98
Sceneggiatura: Massimiliano Filadoro e Marco Savegnago
Disegni: Vincenzo Acunzo