Michiru Kaiou, la guerriera degli oceani. Il suo nome di battaglia è Sailor Neptune e come la sua compagna Uranus, è un membro del team Outers.
Ma chi è Michiru? Conosciamola meglio
Michiru è una studentessa liceale che frequenta il prestigioso istituto Mugen dal futuro incerto. Se nel manga lei e Haruka si iscriveranno al liceo Juuban per stare a stretto contatto con la loro principessa (nel terzo arco il precedente istituto da loro frequentato viene raso al suolo), nell’anime saranno “diplomate ad honorem” o non frequentanti.
Elegante e sensuale, Michiru è la personificazione dell’arte: oltre ad essere un’abile nuotatrice e talentuosa pittrice, si rivela essere una famosissima violinista nota in tutto il mondo.
Così come Haruka Tenou, le origini di Michiru sia nella vita privata che come guerriera sono avvolte nel mistero. Non sappiamo come si sia avvicinata alla missione Sailor, ma dato che la ragazza possiede doti divinatorie e “ascolta gli oceani” proprio come Sailor Mars con il fuoco, possiamo dedurre che abbia percepito il suo potere da sola o in sogno.
Qual è il vero carattere di Michiru?
Se Usagi incarna la donna ideale giapponese dolce, da proteggere come un cucciolo, ma anche una persona completamente dedita alla famiglia, casa e marito, Michiru è l’esatto opposta. Fiera, orgogliosa e indipendente, è ben consapevole del suo fascino naturale e di questo ne farà largo uso sia per ego personale che per adempire alle varie missioni. Un fascino letale dato che emana sensualità anche sul campo di battaglia (qui il video di trasformazione e attacco di Sailor Neptune tratto dall’anime degli anni Novanta e qui nella versione Sailor Crystal )
È sensuale, raffinata, una vera femme fatale che ama civettare con gli uomini, un sottile gioco erotico condiviso con Haruka che come lei ama ammaliare altre ragazze. Ama osare e far ingelosire la sua compagna e spesso, anche durante le battaglie contro demoni, le sussurra frasi intime legate alla loro sessualità.
Famosa è la scena in SailorStar in cui Michiru, in camerino dopo aver tenuto un concerto con i Three Lights, chiede a Seiya se può aiutarla durante il cambio abito.
Sailor Neptune, una guerriera d’onore.
Una Outers,una guerriera del sistema solare esterno dotata di poteri ben più forti rispetto alle Inners. Quando lo scontro con il nemico diventa arduo, arrivano le Outers a terminare il lavoro lasciando alla loro principessa il colpo di grazia.
A differenza di Sailor Moon e delle proprie guardiane che tentano di redimere i nemici col dialogo, le Outers non possiedono mezze misure.
Nella terza serie Neptune e Uranus cercano disperatamente i famosi talismani celati nei corpi di ignari umani. Sebbene la comparsa di uno di questi potenti artefatti causavano la morte del proprio custode, le due Sailor non si facevano scrupoli: il sacrificio di tre vite per la salvezza dell’umanità intera.
A metà serie, poco prima di incontrarsi ad un appuntamento al buio con il nemico, Haruka si trascorre l’intero pomeriggio a fissare le mani sapendo che ben presto sarebbero state macchiate dal sangue di poveri innocente. Non avrebbe mai immaginato che il sangue sarebbe stato quello di Michiru prima, sacrificatasi per la causa, e del suo dopo.
Il giuramento verso la propria missione non si infrange nemmeno dopo il ritrovamento di tutti e tre i talismani, anzi, si rafforza.
Con il ritorno di Sailor Pluto che apparentemente completa il team, Sailor Neptune non si lascia intenerire né dalle lacrime di Usagi e Chibiusa, né dagli occhi innocenti di Hotaru Tomoe. Quest’ultima si rivelerà essere la reincarnazione di Sailor Saturn, la guerriera della distruzione, e anche se si tratta di una bambina deve essere uccisa.