Oggi torniamo con la recensione del volume tre di Princess Maison, l’opera scritta e disegnata da Aoi Ikebe e pubblicata originariamente sulla rivista giapponese Yawaraka Spirits. In Italia Princess Maison è pubblicata da BAO Publishing al costo di 7,90€ al volume.
Ecco la nostra recensione dei precedenti volumi:
La trama
Princess Maison ha come protagonista Sachi Numagoe, una ragazza molto giovane e dal carattere molto forte che ha un sogno ben preciso: riuscire a comprare una casa tutta sua! Dal personaggio di Numagoe traspare una grande determinazione, infatti la protagonista arriverà a lavorare giorno e notte pur di poter raggiungere i suoi obiettivi. Nonostante la sua disponibilità economica non sia molto alta Numagoe partecipa a tutte le presentazioni delle case (anche di quelle che non può permettersi) e con il passare del tempo inizia a conoscere meglio alcuni degli agenti immobiliari che inizieranno a prendere a cuore la causa della giovane ragazza instaurando anche un bellissimo rapporto di amicizia.
In questo terzo volume l’autore sembra voler dare più spazio ai personaggi secondari incentrandosi di più sulle loro storie e sui loro problemi di vita quotidiana. Tra le varie vicende narrate una in particolare mi ha colpito: quella narrata nel capitolo 22. In questo capitolo Numagoe incontra una ragazza che sta pregando in un tempio sotto la pioggia; così decide di porgerle il suo ombrello per ripararla dall’acqua, un gesto molto semplice ma per niente scontato. La ragazza rimane subito colpita dalla gentilezza e dalla purezza di Numagoe e per ringraziarla decide di donarle uno dei suoi tanti braccialetti; tra le due si sviluppa fin da subito un’intesa e un bellissimo rapporto di fiducia che porterà le due ragazze a non dimenticarsi mai di quell’incontro. Degno di nota è anche lo sviluppo delle storyline di Akutsu e di Okuda (due degli agenti immobiliari ai quali Numagoe si rivolge); i due si incontrano per caso in un negozio di pancake e tutto fa pensare che tra di loro possa nascere un sentimento diverso dall’amicizia.
Alla fine del volume tre abbiamo la vera svolta nella trama dell’opera. Infatti, Numagoe riesce finalmente a trovare e a comprare la casa dei suoi sogni! Vedere gli agenti immobiliari commuoversi a questa notizia fa capire quanto la protagonista riesca ad entrare in sintonia con le persone che le stanno intorno. Riuscirà Sachi Numagoe a portare a termine l’acquisto? E soprattutto sarà soddisfatta della casa selezionata? Lo scopriremo nel volume 4!
Impressioni
I disegni del maestro Aoi Ikebe si confermano, anche in questo terzo volume, una delle cose più belle dell’intera opera! Anche le tavole piene di dialoghi che nei volumi precedenti sembravano più semplici, prive di sfondi, iniziano ad essere un po’ più elaborate e più curate; mentre le tavole “mute” in questo ultimo volume si riconfermano di una suggestione e di una bellezza disarmante. Aoi Ikebe sembra riuscire a comunicare molto di più attraverso i disegni che attraverso le parole; questo è un dono che pochi autori nel panorama giapponese attuale hanno. La conferma di ciò la si ha nelle ultime tavole di questo volume dove il maestro riesce a far commuovere e a toccare il cuore dei lettori senza l’utilizzo delle parole. Il lato negativo presente nel comparto grafico di Princess Maison, che già era presente negli scorsi volumi ma che ho trovato accentuato in questo, è l’eccessiva somiglianza tra i vari personaggi femminili. Infatti sembra che l’autore utilizzi solamente due caratterizzazioni dei suoi personaggi: ragazze con capelli neri e corti e ragazze con capelli chiari e lunghi. In altre opere questo non sarebbe un grande problema ma in un manga come questo dove lo stile di disegno molto semplice “appiattisce” i dettagli del viso potrebbe risultare fastidioso e confondere un po’ i lettori meno attenti.
Come sempre Princess Maison tratta delle tematiche molto profonde e mira a sensibilizzare i suoi lettori su determinati problemi che, purtroppo, sono molto presenti nella società giapponese (e non solo) di oggi. In questo volume l’autore getta le basi per poter, in futuro, trattare un tema molto delicato: il cambio di sesso. Infatti, la già citata ragazza che Numagoe incontra nel tempio si scopre essere in verità un uomo, quindi è molto probabile che questo personaggio torni nei prossimi volumi e si faccia portavoce dei problemi e delle discriminazioni che, purtroppo, molte persone subiscono ancora oggi. Il volume si chiude con un bellissimo discorso sull’emancipazione femminile, che si è capito essere il tema principale dell’opera, e che ha davvero un impatto incredibile sul lettore; prima parlavamo di come Aoi Ikebe riuscisse a comunicare meglio con i disegni rispetto alle parole, ecco questo discorso ci fa capire come una cosa non escluda necessariamente l’altra.