Oggi continua, con la recensione del volume 2, la rubrica dedicata all’opera scritta e disegnata da Aoi Ikebe e pubblicata originariamente sulla rivista giapponese Yawaraka Spirits. In Italia Princess Maison è pubblicata da BAO Publishing al costo di 7,90€ al volume.
Ecco la nostra recensione del primo volume:
La trama
Princess Maison ha come protagonista Sachi Numagoe, una ragazza molto giovane e dal carattere molto forte che ha un sogno ben preciso: riuscire a comprare una casa tutta sua! Dal personaggio di Numagoe traspare una grande determinazione, infatti la protagonista arriverà a lavorare giorno e notte pur di poter raggiungere i suoi obiettivi. Nonostante la sua disponibilità economica non sia molto alta Numagoe partecipa a tutte le presentazioni delle case (anche di quelle che non può permettersi) e con il passare del tempo inizia a conoscere meglio alcuni degli agenti immobiliari che inizieranno a prendere a cuore la causa della giovane ragazza instaurando anche un bellissimo rapporto di amicizia.
Se da un lato Sachi Numagoe è la protagonista del manga, dall’altro ci sono anche capitoli completamente dedicati ad altri personaggi ma che sono interconnessi tra di loro grazie alla tematica della casa. Inoltre, lo sviluppo della trama lascia intuire che tutti i personaggi che sono comparsi presto potrebbero incontrarsi e sviluppare una storyline in comune, vedremo se sarà effettivamente così.
In questo secondo volume Numagoe inizia a ridimensionare le sue pretese per la casa dei suoi sogni. Infatti, su consiglio degli agenti immobiliari, inizia a cercare delle abitazioni anche fuori dal centro di Tokyo e soprattutto non di nuova costruzione; questo permetterà alla giovane ragazza di avvicinarsi sempre di più al suo sogno. Inoltre, in questo volume due vediamo crescere il rapporto tra la protagonista e gli agenti immobiliari, quello che era nato come un mero rapporto lavorativo sta, passo dopo passo, diventando qualcosa di più profondo e di più vero; una sorta di ancora di salvezza che permette a Numagoe di godersi appieno la vita. Tra tutti il rapporto che evolve di più in questo secondo volume è quello tra Numagoe e Date uno degli agenti immobiliari che inizialmente sembrava il più restio ad aiutare la ragazza nella sua ricerca.
Impressioni
Dal punto di vista grafico Princess Maison ha da subito attirato la mia attenzione, a primo impatto potrebbe sembrare uno stile di disegno molto semplice e poco ricercato, ma in realtà nasconde una rara attenzione per i dettagli e una cura maniacale nella caratterizzazione dei personaggi. Il maestro Aoi Ikebe alterna tavole descrittive molto semplici e piene di dialoghi, che solitamente sono prive di sfondo per permettere al lettore di concentrarsi in tutto e per tutto sui personaggi e sulle vicende narrate, a tavole prive di dialoghi dove il disegno fa da padrone andando ad elevare le ambientazioni a protagonista assoluto dell’opera. Questo stile di disegno inusuale permette al lettore di concentrarsi sulla storia e al contempo immergersi nell’universo immaginato dall’autore attraverso delle bellissime tavole estremamente suggestive.
Le tematiche affrontate da quest’opera sono molteplici e tutte estremamente importanti: Innanzitutto il manga si concentra sui personaggi femminili e alle loro difficoltà nel riuscire a mantenersi da sole in una società estremamente maschilista come quella giapponese, infatti viene più volte rimarcato come, secondo loro, una ragazza dovrebbe puntare a sposarsi piuttosto che cercare casa per conto proprio. Gli scorci di vita dei vari personaggi sono estremamente interessanti e offrono spunti di riflessione molto interessanti al lettore. In generale Princess Maison vuole rappresentare per quello che è la società giapponese con tutti i suoi pregi e i suoi difetti; ad esempio più volte viene fatto riferimento alla mancanza di spazi nelle casa di Tokyo, città nota per i suoi problemi di sovrappopolazione e che “costringe” i suoi abitanti a vivere in piccoli monolocali con pareti sottilissime e il tetto molto basso (per questo motivo Numagoe si stupisce delle dimensioni delle case situate fuori dal centro della metropoli). Princess Maison è anche un incredibile manifesto di coraggio e determinazione che ci viene presentato attraverso la caratterizzazione della sua protagonista che non ha paura di faticare e di impegnarsi al cento per cento pur di ottenere, con le sue sole forze, ciò che desidera.