Blue Flag, opera di KAITO, sarà distribuito nelle nostre fumetterie da aprile 2019
L’adolescenza è una fase che tutti noi abbiamo attraversato, chi serenamente, chi con enormi difficoltà.
Taichi, uno dei protagonisti della trama, è un liceale del terzo anno che soffre di un vero e proprio complesso di inferiorità.
Basso di statura, taciturno e introverso, Taichi si ritrova a disprezzare Toma, una sua compagna di classe molto timida e purtroppo vittima di bulli.
Futaba è il miglior amico di infanzia di Taichi e frequenta il medesimo istituto scolastico. Al contrario del protagonista, Futaba è solare, allegro e riscuote successo tra le studentesse.
Inaspettatamente Taichi si ritrova coinvolto nei problemi sentimentali di Toma, invaghita di Futaba.
Il ragazzo riuscirà a diventare amico della tanto disprezzata Toma?
Classico shoujo o innovativa storia adolescenziale?
Quando una storia è ambientata tra i banchi di scuola dove la classica studentessa timida di turno si innamora del ragazzo più popolare pensiamo subito al genere shoujo.
Blue Flag non appartiene a questa categoria. L’argomento principale può ricondurre all’amore adolescenziale dato che Toma cerca in tutti i modi di conquistare il cuore di Futaba, ma i temi trattati sono molteplici.
Fiducia in se stessi, paura, sessualità e competizione sono gli aspetti che ritroviamo tra le pagine del manga.
Dall’anteprima che ho avuto modo di leggere, ho apprezzato la scelta di KAITO nel dare a un ragazzo il ruolo di protagonista.
Solitamente sono le ragazze le eroine di turno, le classiche studentesse che vivono mille avventure romantiche con le tipiche paure ormai canonizzate (“Sarò carina? Devo truccarmi di più? Cosa penserà di me?).
In Blue Flag l’introverso Taichi ha ben altri pensieri, ovvero un senso di inferiorità nei confronti dell’amico Futaba. Preferisce vivere nell’ombra per evitare spiacevoli inconvenienti come i dispetti di probabili bulli, oppure ritrovarsi al centro di una brutta figuraccia.
Opinioni personali
Purtroppo non posso dilungarmi a causa di possibili spoiler.
Ho adorato l’anteprima di Blue Flag per tantissimi motivi. Il primo è lo stile di KAITO, semplice e allo stesso tempo ricco di dettagli.
Rispetto a tanti altri mangaka, KAITO si sofferma sui particolari come lo sfondo (spesso dimenticato dai disegnatori) o i dettagli anatomici.
Altra particolarità a livello grafico sono le vignette in sé. Solitamente nei vari manga leggiamo pagine con vignette vuote, personaggi fluttuanti nel nulla con qualche sfumatura o fiore sullo sfondo.
In Blue Flag sembra quasi di leggere un fotoromanzo: l’autore ci regala un’infinita serie di vignette complete, forse un po’ pesante dato l’ingombro di edifici sempre presenti nelle tavole.
A KAITO non importa, il panorama deve essere sempre presente anche se questo lo costringe a disegnare ogni singola finestra di tutti gli edifici sullo sfondo.
A livello narrativo ho amato fin da subito Blue Flag.
Di storie ambientate a scuola ne ho lette fino alla nausea tanto che riesco a prevederne il finale, spesso scontato.
Marmelade Boy, Parfait Tic, Peach Girl sono alcuni dei titoli che occupano la mia libreria e in mezzo a questi fanno capolino altre serie come, per esempio, Lui il primo amore.
La ragazza sfigatella della scuola si ritrova coinvolta nelle vicende del bello e impossibile di turno ed è subito vero amore per la vita.
Quello che più mi ha colpito di Blue Flag è innanzitutto il sesso del protagonista, una scelta insolita, e il sentimento di disprezzo ingiustificato che prova nei confronti di una povera studentessa.
Non sono certo le basi di una ipotetica storia d’amore o semplicemente di amicizia, di certo Taichi, Toma e Futaba sono i protagonisti indiscussi del manga. Diventeranno amici, complici o scatterà il classico triangolo? Gli shoujo avranno finalmente un protagonista maschile?
Per questi dubbi dobbiamo attendere pazientemente aprile 2019, fino ad allora possiamo solo immaginare la trama basandoci sull’anteprima rilasciata durante il Lucca Comics.