Avevamo già accennato a questo manga di Miho Obana, la celebre mangaka autrice di Kodomo no Omocha. O meglio Rossana per la generazione anni ’90. Partner è un’opera successiva dai toni molto cupi, che è a tutti gli effetti un thriller fantascientifico.
La storia fu raccolta in tre volumi, e pubblicata in Italia dalla Dynit s.r.l. nel 2006, sette anni dopo la sua uscita in Giappone. Qui Miho Obana rivela tutta la sua abilità nel ricreare un’atmosfera horror che, anche se più lieve, emergeva a tratti anche in Kodomo no Omocha.
Partner, fratelli e tensioni…
Nae e Moe. Takeshi e Ken. Gemelli, eppure così diversi fra loro. Le prime due sono sorelle omozigote, e se non fosse per il taglio di capelli sarebbero davvero identiche. Takeshi e Ken sono invece eterozigoti, uno moro e uno biondo. Ma sono quattro fra gli studenti più ammirati della scuola, sempre insieme e felici di vedersi.
In apparenza, almeno. Fin da piccole Nae e Moe sono divise dal carattere della seconda: Moe è la ragazza dolce, Nae il maschiaccio. Da sempre Nae rinuncia a tutto per non far stare male la sorella, rinuncia perfino a Ken di cui è innamorata perché scopre che la sorella ha già una cotta. E la corte di Takeshi la fa solo stare peggio, perché pensa solo al suo gemello.
Un giorno il punto di rottura fra le ragazze: Nae rinfaccia a Moe la sua ipocrisia, e le due hanno una brutta discussione, Più tardi, presa dal rimorso, Nae le compra un regalo per fare la pace, ma Moe è stata investita e muore in ospedale.
Ken, Nae e la famiglia delle ragazze si disperano non solo per la perdita ma anche perché il cadavere di Moe viene rubato dalla sala operatoria. Da qualche tempo ci sono furti simili in ospedale, e le ricerche sono inutili.
Ma il punto di svolta di Partner deve ancora arrivare. Qualche mese dopo, quando Ken, Takeshi e Nae sembrano essere sulla via di ripresa, la ragazza ricompare. Almeno sembra lei, per strada. Seguendola i tre ragazzi finiscono in un centro di ricerca molto particolare, dove uno scienziato misterioso lavora sul ridare vita ai cadaveri. E non ha certo intenzione di lasciarli andare…
Personaggi di Partner
Nae Osawa: protagonista di Partner, è la sorella maschiaccio nonché la maggiore. Tiene tantissimo alla sorella Moe anche se la trova un po’ egoista e capricciosa. Sotto il carattere testardo è molto sensibile ed altruista. Inizialmente è innamorata di Ken, ma piano piano accetterà i sentimenti di Takeshi.
Moe Osawa: gemella di Nae, è la più dolce delle due sorelle. Era la fidanzata di Ken prima dell’incidente, senza sapere che anche la sorella aveva una cotta per il ragazzo. Poco prima di morire aveva preso a Nae lo stesso regalo che la gemella aveva pensato per lei. Torna in vita come corpo animato, ma non ricorda più nulla della sua vita.
Ken Soeda: fidanzato di Moe, è un ragazzo molto fragile a dispetto di come sembra. Dopo aver reincontrato la ragazza perde lentamente la ragione, giungendo a una soluzione estrema.
Takeshi Soeda: fratello gemello di Ken, innamorato di Nae. Tiene molto al fratello e quando questo entra in crisi per il lutto gli rimane costantemente accanto. Molto impulsivo e combattivo, al punto da rischiare grosso. Se la cava alla fine solo grazie a Nae.
Il lutto in Partner
La storia mostra il tema del lutto da diversi punti di vista. Prima la perdita di Moe vissuta dalla gemella e dal fidanzato, poi la sua ricomparsa, e infine la morte di Ken.
Mentre Nae è la più lucida e razionale, che vive le sue emozioni senza lasciarsi travolgere, lo stesso non si può dire per Ken. Non affronta il lutto ma si lascia sommergere dal senso di perdita, riuscendo a riprendersi appena solo grazie al fratello Takeshi. A sua volta Takeshi nel momento in cui Ken, disperato, rinuncia a vivere, perde il controllo ma riesce a riprendersi.
Ken oscilla invece per tutto il manga fra lo stadio della negazione e della rabbia. Non riesce ad accettare che la Moe ricomparsa sia solo un corpo, senza ciò che la rendeva la ragazza che amava. Solo pochi istanti prima di suicidarsi con lei sembra accettare: non tornerà più come prima, e allora nulla ha più senso. L’accuratezza con cui sono ritratte la disperazione e il delirio del ragazzo sono forse l’elemento più disturbante della storia.
Elementi fantascientifici
Partner presenta una versione moderna del dottor Frankenstein, un dottore che ha deciso di sconfiggere la morte. Niente fulmini e pezzi di cadavere, ma corpi intatti o riparati rianimati. Non viene spiegato come il misterioso professor Koushin riesca nel suo intento, ma pare chiaro che lo scienziato abbia un passato particolare.
Come il dottor Frankenstein è spinto da una perdita subita in passato che gli ha lasciato un trauma. E come nella storia di Shelley capirà troppo tardi cosa ha fatto davvero. Ha illuso altre persone, come ha illuso sé stesso di poter rimediare l’irreparabile.