Angel densetsu è una serie manga scritta e disegnata da Norihiro Yagi prima della serializzazione di Claymore, la sua opera più nota. La serie è apparsa sulla rivista Monthly Shonen Jump di Shueisha tra il 1992 e il 2000 ed è terminato con il quindicesimo volume. Un episodio OAV, realizzato da Toei Animation e diretto da Tatsuo Misawa, è stato pubblicato nel dicembre 1996.
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La trama di Angel densetsu
Seichiro Kitano è il classico ragazzo educato ed innocente, anche se un po’ sempliciotto; la sua faccia, tuttavia, dice esattamente il contrario. Carnagione pallida, occhi infossati, labbra sottili lo fanno assomigliare ad un eroinomane, mentre i capelli ribelli, che tiene a bada usando tantissima brillantina, assumo il caratteristico look dei teppisti di strada.
Dopo essere riuscito a farsi accettare nella vecchia scuola nonostante l’aspetto, la sua famiglia si è trasferita e nel nuovo liceo tutti sono convinti che sia un criminale; a causa di una serie di imprevisti ed equivoci, questo pregiudizio diviene agli occhi di tutti una solida certezza e Kitano diventerà ben presto il boss dei delinquenti della scuola, nonostante lui non ne sia minimamente al corrente. Nel frattempo raccoglie attorno a sé una serie di amici stretti che vedono al di là delle apparenze.
Impressioni
Esilarante e irriverente, il manga Angel densetsu fa del suo fulcro narrativo l’equivoco, poiché nonostante la bontà e l’innocenza il protagonista è coinvolto in una serie di eventi che lo portano, nonostante tutto e a sua insaputa, ad essere un vero e proprio boss criminale. La storia in sé è abbastanza semplice e immediata e fa della comicità il suo punto di forza e il suo centro narrativo, concentrando i capitoli sulle incomprensioni e i litigi che vedono coinvolto suo malgrado Kitano.
Uno degli aspetti più comici è certamente la pura follia che assale i personaggi nel momento in cui si trovano di fronte il presunto “demone”, giudicato in fretta e furia come un criminale da cui stare alla larga. I personaggi possono apparire odiosi e antipatici all’inizio, ma nel corso della storia mutano e si evolvono, riuscendo a vedere al di là delle apparenze.
Questa è un po’ la tematica di fondo dell’intera serie, che cerca di far comprendere al lettore come non si debba mai giudicare un libro dalla copertina, guardando sempre cosa si cela dietro le apparenze. Il difetto della società è infatti quello di chiudersi all’interno dei propri limiti. Il lato artistico non è nulla di eccezionale, mentre la conclusione è aperta.