Il thriller nascosto tra le pagine di Milla è ispirato alla storia del romanzo Il Monastero del Vangelo Proibito di Vito Bruschini, revisionato e riadattato da Edizioni NPE per essere poi riproposto ai lettori sotto forma di graphic novel. Un processo avvincente che ha stravolto diversi aspetti del racconto originale a partire dall’aspetto del personaggio principale, una seducente cacciatrice di tesori moderna descritta come un uomo di bell’aspetto all’interno nella precedente edizione.
Sfogliando le pagine di questa graphic novel, il racconto di Milla potrebbe apparire quasi come una narrazione di spionaggio d’altri tempi, a cavallo tra l’incredulità dei temi trattati ed i reali intrighi di potere ed inseguimenti sfrenati tipici di questo genere narrativo. La storia si basa su una profezia incisa su di un manoscritto di rame, ad opera degli stessi monaci che redassero i famosi Rotoli del Mar Morto, e che si dice essere capace di unire le genti e portare alla pace universale.
Un tema scottante e capace di unire diverse religioni e diversi punti geograficamente distanti tra loro, facendo correre il lettore tra un paese e l’altro con la sensazione costante di essere braccato da personaggi misteriosi e oscuri, nella costante ricerca di un qualcosa di inimmaginabile..
Milla, tra mistero e misticismo
La storia riadattata da Vito Bruschini, Luca Scornaienchi ed Athila Fabbio per questa graphic novel inizia nel più semplice dei modi, ovvero durante una missione sotto copertura di quella che sarà la nostra protagonista, intenta a fermare un traffico illegale di un prezioso manufatto. Dalla prefazione dell’albo ci viene infatti spiegato che Milla è una donna forte e coraggiosa, un agente speciale dell’Interpol con un passato da hacker e solita a scendere in campo in questo genere di missioni delicate.
La buona riuscita di questa impresa farà guadagnare a Milla un discreto successo mediatico, capace di attirare le attenzioni di alcuni importanti individui a capo di associazioni misteriose che richiederanno alla ragazza di lavorare per loro. La missione affidata a Milla sarà quella di recuperare un misterioso manufatto, una tavoletta di rame su cui la leggenda narra che vi sia scritta la profezia capace di unificare tutte le genti in pace.
Un manufatto importante e decisamente delicato che, come è facile intuire, viene conteso da diverse associazioni più o meno segrete, le quali sono disposte a tutto pur di riuscire a mettere le mani su questo tesoro di inestimabile valore.
La storia prosegue poi attraverso viaggi per il mondo, tra luoghi simbolo di diverse religioni, inseguimenti e spionaggio. Ovviamente vista la natura del racconto non possiamo procedere oltre con la trama in quando ogni tassello ed ogni scoperta fatta da Milla servirà a creare il quadro finale di questa narrazione tra thriller e misticismo.
Tanta azione in un racconto d’altri tempi
La sensazione che abbiamo avuto leggendo il volume di Milla edito da Edizioni NPE è stata quella di un viaggio all’indietro nel tempo, in uno stile narrativo tipico di alcuni dei più famosi racconti su misteri e fatti inspiegabili. Ogni pagina nasconde un dettaglio o una rivelazione che contribuirà ad accelerare il ritmo narrativo ed ad aumentare il dubbio nel lettore.
Fino a che punto la storia rimarrà una semplice caccia al tesoro archeologica tra diverse forze governative e non, prima di trasformarsi in qualcos’altro? Su questo punto fa forza la narrazione di Milla, che tenta di mantenere il lettore incollato grazie all’incredulità dovuta a scelte narrative molto contrastanti tra loro.
Da un lato troviamo i disegni, simili ai tipici racconti bonelliani, con dei retini semplici e schematici, che azzardano poco e mantengono quel senso di thriller noir d’altri tempi, mentre dall’altra abbiamo la storia che continua a mescolare elementi di spionaggio con elementi legati alle religioni ed ai culti presi in esame nelle tavole, continuando a far vacillare il lettore fino alle sue battute finali, dove verrà presa una decisione drastica che cambierà il ritmo narrativo.
Ed è proprio il ritmo narrativo l’elemento forse più debole in questa graphic novel. Le storie di spionaggio, si sa, sono solite avere dei cambi di scenari rapidi e senza preavviso ed anche in Milla notiamo questa scelta narrativa, abbinata tuttavia ad un ritmo già molto sostenuto.
Ogni cosa è ben studiata e strutturata ma sembra spesso che si corra verso il finale, senza lasciare il giusto tempo ad alcune scene che forse avrebbero meritato qualche vignetta in più per essere apprezzate al meglio.
In conclusione quello di Milla è un bel racconto di mistero e spionaggio, capace di accompagnare il lettore in una narrazione dei tempi passati, ma che forse necessitava di qualche pagina in più per far apprezzare al meglio alcuni passaggi e accompagnare più dolcemente il lettore al suo finale.