Proseguono le nostre recensioni sulla storia scritta da Skottie Young e disegnata da Jorge Corona nel loro secondo volume di Middlewest, e continua il nostro viaggio attraverso le terre dark fantasy disegnate per quest’opera young adult portata in Italia dalla casa editrice Bao Publishing.
Come per il primo volume dell’opera, di cui è possibile recuperare la nostra recensione a questo link, anche in questo secondo albo di Middlewest sono racchiusi sei capitoli della storia uscita precedentemente per la casa editrice americana Image, che permettono al lettore di proseguire il viaggio insieme ad Abel e di tutti i personaggi conosciuti fino a questo momento.
Il potere racchiuso nello strano simbolo sul petto del ragazzo era diventato incontrollabile sul finire del primo volume, tramutando il giovane in un mostro fuori controllo, e lasciando il lettore con il fiato sospeso sul futuro del circo e di tutti suoi abitanti. Con un finale cosi sorprendente, cosa ci si aspetta di trovare in questo secondo volume di Middlewest?
Come proseguirà la storia di Abel in Middlewest?
La madre di Abel si mostra al lettore in un piccolo sguardo sulla vita familiare, con il nostro protagonista in tenera età intento a giocare e fare i capricci sulla cena. Capricci che si trasformano piano piano in qualcosa di non ben definito, fino a che il giovane non inizia a colpire il cibo con la sua spada pur di non mangiarlo e facendo tornare il lettore nel punto esatto in cui si era interrotta la narrazione del primo volume.
La magia di Magdalena non ha saputo tenere a freno il potere di Abel il quale, per paura, si lascia sopraffare dalle emozioni trasformandosi in un mostro e mettendo a repentaglio la vita del circo e di tutti i suoi ospiti. Tra la paura generale e la corsa ai ripari tuttavia, non senza rischi e senza fatica, il misterioso Jeb riesce a far tornare in se il ragazzo grazie alla sua magia, ma quest’ultimo viene assalito dai sensi di colpa e dall’angoscia di essere anch’esso come il mostro dal quale sta cercando di scappare.
Il ragazzo si rende conto di essere pericoloso per la gente che ha intorno e decide quindi di allontanarsi dal circo, inseguito tuttavia, solo dalla sua fedele volpe, in quanto Magdalena ordina a Bobby di non seguire il ragazzo per il suo bene, non senza qualche nota di disaccordo da parte della giovane.
Riprende cosi il viaggio di Abel, questa volta senza una meta, senza un luogo a cui puntare e senza speranze per riuscire a guarire da quello strano simbolo che si è formato sul suo petto. Ma è proprio durante il suo girovagare attraverso i boschi che viene sorpreso dalla popolazione di Novak, una sorta di tribù indigena che vive segregata nei boschi e che pare conoscere il mistero del ragazzo, che viene definito “cuore di tempesta“.
Ambientazioni dark fantasy e trame profonde
Quello di Middlewest si conferma essere un viaggio molto più profondo e introspettivo di quello che vuole far apparire dai suoi disegni colorati e tipici di queste narrazioni per ragazzi. In questo secondo volume avremo modo infatti di assistere a due viaggi distinti, con due tematiche molto precise ed intrecciate da un filo rosso comune.
Da una parte avremo Abel ed il suo viaggio nella paura del futuro ed alla ricerca di riuscire ad accettare se stesso per quel potere che tanto lo spaventa quando lo aiuta a superare i momenti bui e difficili. Dall’altra avremo il viaggio del padre, ostinato a ritrovare il figlio disperso ed in enorme apprensione per la salute di quest’ultimo, che cede anche lui alla rabbia quando non riesce a trovare la complicità degli sconosciuti nella ricerca.
Due viaggi che si intrecciano sul tema della rabbia e del controllo di essa e che si affacciano su quello che è il passato nascosto dietro ai personaggi, presente in piccola parte ad inizio volume e che giocherà un ruolo fondamentale verso la fine di questa seconda parte, svelando diversi retroscena e facendo comprendere maggiormente al lettore diverse meccaniche nascoste.
Una rabbia, talmente travolgente ed incontrollabile che rischierà di incrinare i rapporti con le persone intorno ai due protagonisti, rendendo ancora più difficile il loro percorsi di crescita personale, rendendo quasi impossibili anche le semplici amicizie che si stavano creando.
Inoltre, proprio come il primo volume, anche questo secondo numero di Middlewest finisce con un colpo di scena in grado di far crescere la curiosità sul futuro del racconto, aprendo ancora una volta gli orizzonti del racconto su un luogo inaspettato e ricco di mistero. Ma per poter sapere cosa si nasconde nella storia di Skottie Young bisognerà attendere il terzo volume delle avventure di Abel nel Middlewest.