A volte mi sento insignificante. Come se non avessi il controllo della mia vita… Mamma e papà non capiscono, con tutti i loro progetti… Non chiedono mai la mia opinione.
Melvina è il romanzo scritto da Rachele Aragno e pubblicato da BAO Publishing. Un delicato racconto fiabesco che narra del passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
La trama
Melvina è una ragazzina che dall’infanzia si affaccia all’adolescenza e non vede l’ora di diventare grande, perché è convinta che finalmente la sua voce verrà ascoltata. Infatti, i suoi genitori, così come tutti gli altri adulti, non ascoltano proprio i bambini, non tengono conto delle loro opinioni e pensieri. La sua vita cambia improvvisamente quando cade dentro la finestra di Otto, uno strano personaggio, vecchio ma in realtà della stessa età di Melvina, che custodisce un segreto doloroso e che la porta nel mondo di Aldiquà, dove i bizzarri abitanti la aspettano da sempre per sovvertire un malvagio incantesimo. Un corvo, una regina senza testa, i bambini del cimitero… tutti sono afflitti da una maledizione che devono scontare in cambio di un loro desiderio. Melvina è la prescelta. Solo lei può salvare il regno da Malcape che, con i suoi lunghi artigli, cerca da anni di sottomettere il mondo di Aldiquà. Ma sarà proprio grazie alla sua lotta contro questo malvagio personaggio che Melvina amplierà i suoi poteri e scoprirà che, attraverso la sua forza, è in grado di affrontare i tanti problemi che le si presenteranno, dandole la forza di rialzarsi sempre. Crescerà e diventerà più matura, imparando una grande lezione di vita. Scoprirà l’importanza di darsi tempo e decidere ascoltando il cuore.
“Non credo che sia la scelta giusta. Conserviamola. La vita è un dono, e va rispettata in quanto tale.“
I personaggi e lo stile
Ogni personaggio della storia è ben caratterizzato e inserito nell’evolversi della trama. I loro sentimenti, le loro emozioni, tutto viene descritto con una naturalezza e spontaneità, in modo sensibile e mai forzato. Ciò che provano i personaggi arriva fino al cuore di chi sta leggendo: impossibile non provare empatia e riportare alla mente la certezza di aver vissuto una simile situazione.
Perché, in fondo, Melvina è l’incarnazione di quelle insicurezze che ognuno di noi ha vissuto nella sua infanzia, la preoccupazione di non essere abbastanza, di non essere capiti dai genitori, il venir a mancare di una persona cara, tutto ciò fa parte della crescita di un bambino che si affaccia per la prima volta al mondo adulto: fa paura, è destabilizzante, eppure Melvina ce l’ha fatta. Ha affrontato le sue paure ed è diventata più forte, così come lo siamo diventati noi.
I disegni ricordano decisamente quelli delle fiabe per bambini, linee delicate dipinte ad acquerello: uno stile che si adatta perfettamente al romanzo.
Il tema principale
Il tema principale di Melvina è decisamente quello dell’incontro. Ogni giorno, ognuno di noi, incontra tantissima gente, persone conosciute o sconosciute che, in modo indiretto o meno, danno una svolta alla nostra giornata e, perché no?, anche alla nostra vita. È questo quello che accade a Melvina: la sua vita viene decisamente capovolta quando incontra, per puro caso, o forse no?, Otto, e riesce a costruire con lui un dialogo, cosa che può sembrare banale ma che in realtà è il dono più bello che può capitare ad un bambino: l’essere capito da un adulto, una persona che si pone come suo pari e lo aiuta a crescere, a maturare e a capire se stesso e ciò che vuole davvero. L’incontro quindi è anche una metafora di vita e questo libro ci offre un punto di vista chiaro su ciò che vuole dire davvero crescere e diventare adulti.