“Fu in terza media che mi ritrovai per la prima volta in classe con Nakahara. Aveva un qualcosa di diverso dagli altri, se ne stava sempre solo con un’aria misteriosa… e il più delle volte, con un’espressione malinconica.“
Little Butterfly è un manga di genere shōnen-ai più che yaoi a tutti gli effetti, scritto ed illustrato da Hinako Takanaga. In Giappone l’opera è stata serializzata tra il 2001 e il 2003 da Ōtō Shobō sulla rivista Gust e in seguito raccolta in tre volumi tankōbon. In Italia, questi tre volumi sono stati pubblicati dalla collana 801.
Trama
Little Butterfly racconta la storia di due ragazzi all’ultimo anno delle medie, Kojima e Nakahara. Il primo, sempre circondato da amici, socievole e allegro, viene subito catturato dallo sguardo di Nakahara, quando si ritrovano in classe per la prima volta al terzo anno scolastico. Nakahara indossa sempre un’espressione malinconica, quasi triste e non interagisce con i loro compagni di classe. È come se avesse eretto intorno a sé un muro nel quale si sente al sicuro. Kojima decide di fare amicizia con Nakahara e ci riesce, dopo un’infinità di tentativi, durante la gita scolastica: Nakahara lo informa che è deciso a fuggire di casa e Kojima, senza pensarci, lo segue. Naturalmente non riescono nemmeno ad allontanarsi dalla fermata del bus ma quello che importa è che, da quel momento, instaurano un rapporto di amicizia, scoprendo lentamente, tratti del loro carattere e della loro storia personale che non sarebbero mai venuti a galla altrimenti. Kojima viene a sapere che Nakahara vive praticamente senza famiglia: infatti il padre è lontano mentre la madre è mentalmente instabile. Inoltre, quando il padre di Nakahara è presente, il ragazzo subisce la sua violenza.
Ben presto tra i due ragazzini nascono dei sentimenti romantici. Nel corso della storia vediamo Nakahara che si applica molto a scuola così da poter ricevere una borsa di studio: sogna infatti di frequentare un college lontano, per sfuggire alla sua insostenibile condizione familiare. Kojima, i cui voti sono decisamente inferiori rispetto a quelli dell’amico, incomincia a sua volta ad applicarsi al massimo per poter essere ammesso alla stessa scuola in cui vuole andare Nakahara e continuare così a stare assieme. Il climax lo avremo alla fine del terzo volume e, per i due ragazzini, ci sarà quel tanto atteso lieto fine che entrambi meritano.
L’evolversi della storia e dei personaggi
La storia ha un ritmo dolce e lento. Gli avvenimenti non vengono sforzati, ma inseriti in una trama romantica e lineare. L’evolversi dei sentimenti dei personaggi è graduale ma, se Nakahara capisce subito che ciò che prova verso Kojima è più della semplice amicizia, per quest’ultimo non è lo stesso anzi, fa fatica a credere che l’amico provi per lui amore. Ma quando Nakahara smette di andare a scuola, dopo l’ennesimo litigio con il padre, ecco che nel cuore del ragazzo scatta qualcosa e, finalmente, capisce cosa sente davvero.
L’amore che i due ragazzi provano l’uno per l’altro è di quelli dolci e romantici, che li porta a volersi proteggere a vicenda, a leccare le ferite reciproche e, non importa quanti muri si ritroveranno davanti, quante cadute dovranno affrontare, loro si rialzeranno sempre perché sanno di poter contare l’uno sull’altro.
Non posso fare altro che riportare le parole di Kojima per descrivere la situazione che i due ragazzi stanno vivendo:
“Nakahara ha detto che le farfalle sono creature più forti di quel che sembra… e che lui vorrebbe essere come loro, che volano ovunque sopravvivendo strenuamente, con caparbietà. Ma noi siamo ancora dei bambini. Purtroppo, siamo solo dei bambini che, ironia della sorte, vengono trascinati in balia del vento come piccole farfalle”
Due bambini, sì, ma che cercano di sopravvivere e di trovare il loro posto nel mondo, e questo vale soprattutto per Nakahara, il quale si porta dietro una storia famigliare di solitudine, di instabilità e di violenza da parte del padre. Per Nakahara, Kojima è un luogo sicuro in cui sentirsi protetto e da cui trovare la forza per andare avanti e vivere appieno la sua giovinezza e i suoi sogni. Allo stesso modo sarà per Kojima, il quale cercherà in tutti i modi di aiutare la persona che è diventata la cosa più importante della sua vita.
Per concludere…
Little Butterfly è una storia d’amore e di tenerezza, leggermente drammatica, ma in grado di dipingere perfettamente i sentimenti che si celano nel cuore di due ragazzini che stanno crescendo, scoprendo se stessi e quello che desiderano dalla vita. I disegni richiamano quelli dello shoujo: linee armoniche, sbrilluccichi sullo sfondo, colori pastello nelle pagine colorate, dalle quali traspaiono le emozioni dei personaggi.