Con l’ingresso nelle battute finali dell’opera e con il raggiungimento del suo climax, la quarta stagione de L’Attacco dei Giganti ha dimostrato ancora una volta ai fan di essere leader nel settore. L’ottantesimo episodio ha concluso l’esplorazione dei ricordi di Grisha Jaeger e ha poi mostrato il passato di Ymir Fritz, il primo umano ad essere diventato un gigante dopo l’incontro con una misteriosa creatura.
Tuttavia il picco dell’episodio è raggiunto solo nelle battute finali, quando dopo un confronto con la fondatrice, Eren è in grado di sfoderare la potenza del Gigante Fondatore, trasmessogli dal padre anni prima: la sua nuova forma non ha nulla a che fare con quella elegante assunta normalmente, ma pare un mostro uscito da un romanzo di Lovecraft.
Con dimensioni che dovrebbero sorpassare i duecento metri, il suo corpo è totalmente scheletrico e simile ad una spina dorsale, a cui si aggiungono elementi che ricordano un sistema nervoso: queste fattezze si ricollegano alla creatura che si attaccò a Ymir, ispirata all’hallucigenia.
Dopo essersi trasformato il protagonista libera tutti i giganti intrappolati nelle Mura e dà così avvio al Boato della Terra: attraverso i suoi nuovi poteri comunica a tutti gli eldiani la sua intenzione di dirigere la marcia dei colossali là dove si trovano i loro nemici, con lo scopo di sterminarli tutti e ottenere la tanto agognata libertà. Mikasa e Armin capiscono però di non poter permettere al loro amico di portare a termine i suoi piani.
Il volto di Eren che compare durante il suo discorso al popolo di Ymir contribuisce certamente all’aura di terrore del Fondatore e al suo aspetto oltremodo terrificante.
L’hype di queste scene è reso ancora più grande dall’utilizzo della fantastica OST Footsteps, composta da Kohta Yamamoto.
La seconda parte di questa quarta stagione promette di regalare agli spettatori ancora numerosi colpi di scena e certamente sarà spettacolare seguire l’avanzare della Marcia dei Titani.