Cari amanti dell’incubo, dopo aver parlato dell’albo 404 oggi è la volta della recensione di Dylan Dog ColorFest, una storia inedita intitolata Delitti e Castighi di Gigi Simeoni e Davide Furnò, lettering di Luca Corda con prefazione di Roberto Recchioni, edita dalla Bonelli.
Il numero 33 del periodico trimestrale uscito a maggio 2020 ci riporta al vecchio Dylan con il fido assistente Groucho. In quarta di copertina il prossimo numero del ColorFest dedicato a Groucho, con 3 storie, intitolato Groucho secondo.
In ultima pagina la pubblicità degli albi di Dylan Dog collana 666 di aprile, Anna per sempre, e maggio, L’uccisore.
Trama
Dylan Dog viene ingaggiato come indagatore dell’incubo dalla moglie di un uomo ossessionato dal fantasma del fratello, un uomo che non aveva mai creduto ai fantasmi, spaventata dal fatto che possa commettere un atto folle.
L’insegnante d’arte in pensione, con famiglia, posizione sociale rispettabile, privo di vizi, si suicida: anche Rania si occupa del caso.
Vi è poi una serie di suicidi di persone dell’ambiente artistico e culturale, la coincidenza mette in allerta il quinto senso e mezzo di Dylan grazie al quale trova anche un filo conduttore: un invito al vernissage Mea culpa.
Quali orrori si celano dietro questi misteriosi suicidi?
Dylan Dog ColorFest 33
Come indicato nella prefazione gli albi del ColorFest presentano varie interpretazioni del personaggio creato da Sclavi. In questo volume torna il vecchio Dylan Dog con il fido assistente Groucho e le sue battute.
La storia segue lo sviluppo classico a cui da tempo eravamo abituati: Dylan viene ingaggiato per indagare su un caso (anche se questa volta non è una delle belle donne che poi si porterà a letto, ma le avventure in tal senso non mancheranno), vi saranno i classici elementi soprannaturali, ci si aspetterà che il tutto porti ad una determinata conclusione ma poi vi saranno dei colpi di scena.
La trama è un po’ lenta, non prende particolarmente, ma vi sono degli aspetti positivi: conosceremo meglio Groucho e qualcosa del suo passato, grazie a un suo ricordo di prima di diventare l’assistente di Dylan e la fine della storia è collegata a una delle piaghe sociali, forse il peggiore degli orrori, lo sfruttamento del lavoro minorile.
Il vernissage Mea Culpa sarà la causa scatenante dell’orrore, perché come sempre affermato da Dylan Dog il vero orrore non sono i mostri e i fantasmi, non risiede nel soprannaturale, il vero orrore è quello della realtà dei soprusi, della violenza, delle ingiustizie civili e sociali, i veri mostri sono tra noi.
Passando invece allo stile grafico si può concordare con quanto anticipato nella prefazione, ricorda quello dei fumettisti Bill Sienkiewicz e Dave McKean, con quella colorazione un po’ graffiata e lo stile che ricorda un po’ l’impressionismo.
Per quanto riguarda le tavole, le vignette sono disposte su uno sfondo carboncino oppure su una vignetta più grande che occupa tutta la tavola. Spesso baloon e parti dei disegni fuoriescono dalle vignette.
A fine volume è presente anche lo sketchbook di Delitti e castighi.
Impressioni personali
Ho apprezzato il poter ritrovare il vecchio Dylan, sia come stile di disegno del personaggio sia come carattere e sfaccettature del personaggio, ritrovare Groucho come assistente e le sue battute, a cui ero affezionata, purtroppo la trama è lenta e non particolarmente accattivante anche se con alcuni pregi. Non mi ha particolarmente colpito come storia.
è presente quell’occhio di riguardo volto al lato sociale, soprattutto agli orrori del mondo, che è una cosa che mi è sempre piaciuta e ho sempre ammirato del fumetto, ossia quella denuncia ai veri orrori del mondo; in quest’albo viene affrontato il tema del lavoro minorile.
Il lavoro migliore in questo ColorFest è quello di Furnò, l’illustratore torinese, che mi ha colpita parecchio. Non solo il suo stile particolare di colorazione ma anche per l’impostazione di tavole e vignette.
La copertina poi mi è piaciuta particolarmente, con l’immagine di Dylan Dog in primo piano, i negativi alla sua sinistra e l’immagine spettrale che sfuma davanti alle sue labbra.
Un buon lavoro anche quello di Luca Corda nel lettering.
Scheda tecnica
- Dilan Dog ColorFest 33 – Delitti e castighi
- Soggetto e sceneggiatura: Gigi Simeoni
- Disegni, colorazione e copertina: Davide Furnò
- Lettering: Luca Corda
- 96 pagine
- colorato
- prezzo: € 5,50