Benvenuto/a alla recensione di Komi san wa komyushou desu. Prima di cominciare, ricorda che sono disponibili sul nostro sito altre recensioni che potrebbero interessarti:
Komi san wa komyushou desu, conosciuto in versione occidentalizzata come Komi san can’t communicate, è un manga ideato, scritto e disegnato da Tomohito Oda, pubblicato da Shogakukan su Weekly Shonen Sunday. L’opera ha avuto il suo debutto come storia one-shot nel 2016, per poi proseguire in modalità seriale nel corso dello stesso anno. Ad oggi sono stati pubblicati diciassette volumi, per oltre 260 capitoli. Risalgono al 2018 la versione in lingua inglese e cinese (Taiwan), mentre nel 2019 è arrivata la versione indonesiana. Il manga è tutt’ora inedito in Italia. Gli oltre due milioni di copie vendute ne sottolineano la fama in Giappone, rendendolo in candidato alla localizzazione nel nostro Paese.
La trama di Komi san wa komyushou desu (possibili spoiler)
La serie si svolge all’istituto superiore Itan, dove la protagonista, Shouko Komi, è la ragazza più popolare. Tutti gli studenti ne ammirano la bellezza e il suo comportamento in apparenza altezzoso, distaccato. I suoi lunghi capelli neri e la sua figura slanciata sono invidiati da tutte le ragazze e desiderati da tutti i ragazzi.
Il primo giorno di lezione però, scopriamo la verità. Komi san soffre di un disturbo della comunicazione, che le impedisce di rapportarsi alle altre persone. La ragazza è consapevole dei propri limiti e nel corso della serie proverà a superarli, con l’aiuto di Hitohito Tadano, l’unico che sembra riuscire a comprenderne le difficoltà.
I due stringono amicizia e si pongono uno scopo ambizioso: ottenere cento amici entro la fine delle scuole superiori. L’obiettivo si rivelerà più raggiungibile del previsto, grazie alla popolarità di Komi san e ai suoi sforzi per avvicinarsi alle altre persone.
Struttura dell’opera
Il manga ha una struttura piuttosto semplice. Questa commedia si svolge per la maggior parte del tempo in ambiente scolastico, luogo dove Komi ha più problemi a relazionarsi. Man mano che si avanza nella lettura, gli ambienti si alternano di pari passo con l’apertura al mondo della protagonista, che finalmente riesce a sviluppare sane competenze relazionali e comincia ad avere una vita simile a quella dei suoi compagni di classe.
Il tono volutamente leggero e scanzonato non permette di approfondire una tematica complessa come quella delle sue carenze relazionali, ma non per questo la sua condizione viene ignorata o presa alla leggera.
Attraverso i capitoli dedicati alla conquista di nuove amicizie possiamo notare come vengano esplorati sempre nuovi aspetti del carattere di Komi. Posta in un nuovo contesto, la ragazza riesce sempre ad esprimere il proprio carattere, attraverso emozioni e azioni molto espressive, che raccontano la sua personalità più di mille parole.
I riflettori sono quasi sempre sul duo Komi – Tadano, mentre gli altri personaggi sono macchiette stereotipate, classici personaggi di contorno che prima o poi porteranno la protagonista a esplorare nuove sensazioni. Tutti gli amici di contorno sono una presenza costante e forniscono stimoli continui. I loro nomi sono spesso giochi di parole, che ne rappresentano i difetti o i punti di forza.
Abbiamo così Osana Najimi (in giapponese “amico d’infanzia”), che stringe facilmente amicizia con tutti e tutte, grazie al suo genere particolarmente fluido. Yadano Makeru (da yada, in giapponese “non voglio” e makeru, “perdere”) è molto competitiva e così via. Gli stessi protagonisti hanno nomi che ne rappresentano la personalità. Il cognome Komi ha origine nell’abbreviazione di communication, mentre Tadano significa “persona ordinaria”.
Le interazioni più estese e profonde sono quelle tra i due personaggi principali, che fin dai primi capitoli intraprendono un lento percorso verso la formazione di una prevedibile coppia. Proprio in questo ambito avvengono i mutamenti più grandi nella personalità di Komi, che con l’andare nel tempo diventa molto più intraprendente, tanto che la vediamo impegnarsi nella gestione di quello che sembra delinearsi nel classico triangolo amoroso (pur con tutti i distinguo del caso, trattandosi di persone molto timide!).
Come la trama, anche lo sviluppo dei personaggi è molto semplice. I punti di forza sono proprio la narrazione molto spensierata, che alleggerisce una situazione che potrebbe invece essere più pesante, e la varietà dei personaggi, che spuntano come funghi e riescono a creare sempre situazioni divertenti. La serie non si prende eccessivamente sul serio, utilizza gli elementi di diversi generi quando si rendono necessari e delinea un percorso molto lento, ma che non fallisce mai nel suo intento di intrattenere.