Nell’ultima recensione manga abbiamo parlato di As The Gods Will, opera scritta da Muneyuki Kaneshiro e disegnata da Akeji Fujimura. Questa settimana, parleremo di un’opera che fa parte del genere Shojo e commedia. Stiamo parlando di Kimi ni Todoke (Arrivare a te). Questo manga è stato scritto e disegnato da Karuho Shiina; pubblicato in Giappone dal 2006 al 2017, conta un totale di 30 volumi. L’opera ha vinto il premio Kodansha nella categoria Shojo nel 2008. Kimi ni Todoke ha anche avuto un adattamento anime, diviso in due stagioni: la prima serie è stata trasmessa su Nippon Television dal 6 ottobre 2006 al 30 marzo 2010. La seconda stagione, trasmessa sempre dalla stessa emittente televisiva, è intitolata Kimi ni todoke 2nd Season, ed è andata in onda nel gennaio 2011. Il 25 settembre del 2010 è stato proiettato in Giappone il film live action.
In Italia il manga è stato distribuito prima da Planeta DeAgostini, che ha interrotto la pubblicazione al sesto volume e successivamente è stato ripubblicato dalla Star Comics.
TRAMA
La protagonista di questa storia è Sawako Kuronuma, che viene chiamata da tutti i suoi compagni di scuola “Sadako” (il nome giapponese della bambina del film The Ring). A causa del suo aspetto è sempre stata incompresa e circolano voci che possa vedere i fantasmi e che le persone che la guardano negli occhi per più di tre secondi siano maledette.
Queste sono ovviamente delle dicerie, Sawako (che significa “dolce bambina”) è una ragazza molto timida e sensibile, benché venga ignorata da tutti, lei continua a tentare di farsi degli amici, senza però avere molto successo. Quando Shōta Kazehaya, il ragazzo più popolare dell’istituto, comincia a parlarle, per lei inizia un periodo di cambiamenti: fa amicizia con Ayane Yano e Chizuru Yoshida, conosce altre persone e stringe forti legami di amicizia. Inoltre, scopre anche cosa vuol dire essere innamorata!
STRUTTURA DELL’OPERA
Dopo aver presentato tutti i personaggi principali, la trama inizia a diventare interessante. Consideriamo comunque che stiamo parlando di uno Shojo e che queste storie d’amore per molti potrebbero essere scontate. Possiamo già capire leggendo la trama, che l’opera si basa moltissimo su incomprensioni di varia natura. Sawako viene scambiata praticamente per una strega, solo per il suo aspetto fisico e si rivela poi una ragazza dolcissima e timidissima.
Andando avanti con la storia, molte scene che vedono come protagonisti la ragazza e Kazehaya, continuano sempre a basarsi su questo espediente delle incomprensioni. I personaggi che troviamo in Kimi ni Todoke sono caratterizzati molto bene e hanno una profondità che colpisce il lettore.
Karuho Shiina ha voluto rappresentare, attraverso i personaggi, alcune tipologie di persone e di situazioni sentimentali. Troviamo così la persona che non riesce a legarsi fino in fondo ad un’altra per paura di soffrire, quella che non riesce ad esprimere i propri sentimenti e non capisce cosa vuole veramente; infine c’è la classica situazione romantica, dove due persone si conoscono, si piacciono e si fidanzano anche se all’inizio nessuno dei due svela i propri sentimenti. Questi sono alcuni comportamenti che vengono rappresentati anche se, facendo una più attenta analisi, possiamo scoprire altre specifiche situazioni sentimentali.
IMPRESSIONI PERSONALI
Kimi ni Todoke è riuscito dove molte opere hanno fallito, ossia ad incuriosirmi già dal primo volume. C’è la giusta dose di situazioni romantiche e scene comiche, che compaiono anche quando i discorsi si fanno più seri, spezzando quella “tensione” se così possiamo definirla. Tutti i personaggi che fanno parte di questo mondo hanno una profondità e la mangaka è riuscita egregiamente a rappresentare tutti quei problemi che un adolescente può incontrare sul suo cammino.
Sfido chiunque voglia leggere questo manga a non trovare almeno una situazione in cui non si è trovato nel suo periodo adolescenziale! I temi trattati in tutto l’arco narrativo mi sono piaciuti, specialmente nei volumi finali, dove i ragazzi sono messi davanti ad una domanda fondamentale: “Cosa farò dopo la scuola?”.