Quella di dare ai personaggi di racconti nomi che centrino con il loro aspetto fisico, con le loro caratteristiche, o con il ruolo che giocano all’interno della vicenda è una tendenza che si trova nelle opere di narrativa giapponese già durante il periodo Tokugawa (1603-1868), fino ai primi anni dell’epoca Meiji (1868-1912). I cognomi di alcuni personaggi di Kuroko no Basket ne sono un esempio calzante (anche se certamente non l’unico). Che si tratti di un breve accenno, o un ritratto in quattro kanji, ciò che conta è che una volta fattoci l’occhio i collegamenti diventano lampanti.
Ci sono casi in cui è più complesso risalire al kanji giusto – i più complessi possono essere scritti in katakana (カタカナ) e non sempre trovare il carattere di partenza può essere una passeggiata, in quanto il giapponese è una lingua dalla grande presenza di omofoni – ma per nostra fortuna, alcuni nomi sono molto più espliciti di altri.
I kanji nei nomi in Kuroko no Basket: non solo colori, ma un concentrato di personalità
Ad attirare la mia attenzione sono stati in primo luogo i nomi dei membri della Generazione dei Miracoli, visto che – spoiler – a esclusione di due casi, un kanji del cognome corrisponde al colore dei capelli del personaggio.
Per quanto riguarda il capitano, Akashi Seijūrō (teniamo l’ordine alla giapponese, prima cognome e poi nome proprio) 赤司 征十郎, non solo abbiamo 赤 che significa “rosso”, ma anche 司 che sta per “direttore, colui che amministra”. Il primo carattere del nome, 征, invece, può fare rifermento sia al suo attaccamento e riguardo per le regole, sia al suo bisogno di prevalere e vincere, visto che significa “soggiogare i ribelli”.
Lo spensierato Kise Ryōta 黄瀬 涼太 dà il benvenuto con il kanji di giallo, 黄, per poi proseguire con 瀬 “rapide del fiume”, veloci e travolgenti come lo è stata la sua ascesa – da pivello a titolare in un nonnulla – e come lo è la sua abilità speciale: basta un attimo, e ogni tecnica diventa sua. 涼 porta una sensazione di freschezza, di relax… un po’ come l’attitudine di Kise, così diversa dagli altri della Generazione dei Miracoli.
Con Midorima Shintarō 緑間 真太郎 ci va un po’ peggio, perchè, tra tutti i personaggi di Kuroko no Basket che prendiamo in esame oggi, è forse quello con il nome meno emblematico (quello i cui significati dei kanji non fanno allineare i pianeti in chissà che congiuntura astrale sfavillante).
Abbiamo il classico verde 緑 (e sono certa che almeno un altro personaggio con i capelli verdi il cui cognome inizi con midori potrebbe venirti in mente), ma poi segue 間 di “intervallo, spazio” che potremmo ricollegare all sua capacità di tirare da dietro la linea de tre punti? E infine 真, “verità, realtà”, che mi fa pensare al suo modo di essere estremamente pragmatico – anche se collide leggermente con la sua passione per l’oroscopo, secondo me.
Diversa è la faccenda per Aomine Daiki 青峰 大輝: che sia il più forte tra i giocatori della Generazione dei Miracoli di Kuroko no Basket gliel’hanno messo chiaro e tondo anche nel nome. Certo, abbiamo 青 di blu (e anche verde, in realtà, visto che in antichità non si distingueva tra i due), ma poi inizia una serie di elogi davvero poco velati: 峰 per “vetta, cima”; 大 di “grande” e 輝 di “scintillio, brillantezza”.
Più tranquillo, anche quando si parla del suo nome è Murasakibara Atsushi 紫原 敦: 紫 per viola (e 原 di “campo, prateria”, che sinceramente…), e poi 敦 di “gentilezza, bontà” – e visto il suo carattere abbastanza calmo, la sua empatia, mi pare calzi proprio a pennello.
Due voci fuori dal coro: Kuroko e Kagami
Diversi, eppure estremamente sensati, sono i significati dei nomi dei due protagonisti di Kuroko no Basket. Niente più colori (anche perchè il blu e il rosso sono già stati fatti, se ci basiamo sui capelli), ma input sulla loro personalità e sul ruolo giocato nella narrazione.
Kuroko Tetsuya 黒子 テツヤ è un’ombra, notato da pochi, eppure sempre presente. Anche quando i riflettori sembrano proprio essere puntati su di lui, la sua vera natura continua a essere quella di rimanere un dietro le quinte. Ed è proprio questo il significato dei kanji 黒子 se letti kurogo: “assistente dietro le quinte, suggeritore”. Un altro riferimento al suo essere “ombra” è dato anche da 黒, “nero”.
E infine Kagami Taiga 火神 大我. Siamo a metà tra Kuroko e Aomine, se dovessimo fare dei confronti con le dinamiche degli altri nomi. I kanji del cognome indicano una forte luce, un fuoco divino, che potremmo collegare al suo ruolo nel manga, al suo essere la luce abbagliante dell’ombra di Kuroko. Mentre Taiga significa letteralmente “grande ego” e i primi capitoli – o le prime puntate – mostrano ampiamente quanto mai nome fu più azzeccato.