Bentornato in questo nuovo appuntamento con la rubrica Boys&Lovers! Dopo l’opera quotidiana e scolastico, quest’oggi parleremo di un’opera molto più tenera, con uno spunto triste ma non troppo. Si tratta di Kamigazer.
Kamigazer è un’opera attualmente composta di un solo capitolo e narra della vita quotidiana di un dipendente di un negozio. Come le ultime opere trattate ultimamente da noi, anche questa è disegnata da Fujitobi, solo che sembra essere ancora in corso.
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E adesso iniziamo con questa nuova rubrica!
La trama di Kamigazer
Arata è un normalissimo ragazzo che lavora in un bento shop, un negozio che vende dei pranzi già pronti da consumare. Il ragazzo è in qualche modo incuriosito da Shun, un impiegato di una ditta edile che ogni giorno si reca in negozio per comprare lo stesso identico pranzo. Il ragazzo è amichevole con i suoi colleghi, ma con Shun ha un atteggiamento alquanto freddo e distaccato.
All’improvviso, il ragazzo smette di recarsi al negozio per comprare il suo pranzo.
Un anno dopo, mentre piove, Arata vede un cane che sta rischiando di annegare nel fiume. Inizialmente decide di lasciarlo al suo destino, ma poi decide di salvarlo e ci riesce. Tuttavia, nonostante il fiume non sia affatto alto, un’onda improvvisa lo travolge e, quando si risveglia, si ritrova in un altro posto, dove un’impiegata lo informa che è costretto a stare in un hotel per 49 giorni prima di passare oltre.
Durante la sua permanenza, il ragazzo incontra nuovamente Shun, e scopre che lui è in realtà morto un anno prima e da un anno si rifiuta di passare oltre. Quando il ragazzo sta per scappare dal balcone, Arata prova a salvargli la vita e si aggrappa a lui, per poi rendersi conto di non provare alcun dolore.
Dopo la fuga di Shun, Arata si rende conto che questi ha lasciato una lettera. Decide quindi di riportargliela, non riuscendo a smettere di pensare al sorriso che questi gli ha rivolto poco prima.
Impressioni su Kamigazer
L’opera è attualmente incompleta, ma la storia sembra abbastanza interessante.
Arata è un ragazzo così cinico che anche quando scopre di essere morto non si preoccupa più di tanto e accetta quel fato senza farsi troppi problemi. In tal senso è diametralmente opposto a Shun, che dopo un anno ancora non si è arreso all’idea di essere morto e continua a combattere a modo suo per ritornare nel mondo dei vivi.
Il tratto del disegno non è troppo pesante, e anzi risulta piacevole nonostante sia evidente che ci sia ancora parecchio spazio per migliorarlo.
La storia in sé parla di qualcosa già visto in molti modi (in un certo senso è parecchio simile a Angel Beats), tuttavia lo sviluppo della storia potrebbe essere molto diverso.