In questa serie di articoli commenteremo settimanalmente gli episodi di Kaiju No. 8, in corso di trasmissione in Giappone e in streaming su diverse piattaforme, come Crunchyroll.
Si parla della stagione in corso e degli episodi appena trasmessi, quindi tutto il contenuto è da considerarsi SPOILER per chi non fosse in pari con la serie e con gli ultimi episodi. Se ne sconsiglia quindi la lettura, a meno di essere particolarmente masochisti.
Dopo questo avviso, possiamo iniziare!
Una tranquilla giornata a Yokohama viene sconvolta dall’arrivo di un enorme mostro, intenzionato a seminare distruzione. Ma niente paura, la Terza divisione arriva celermente sul luogo dell’incidente e, dopo essersi assicurata dell’assenza di civili, risolve la questione con una potenza soverchiante. Il merito è principalmente della comandante Mina Ashiro, giovane astro nascente delle forze giapponesi.
Lo spettatore seguirà però Kafka Hibino, trentenne che ha fallito i test di ammissione alle forze anti-kaiju e ora è impiegato nelle forze di pulizia, incaricate di disfarsi dei cadaveri dei mostri giganti prima che nascano problemi. Purtroppo, anche il suo lavoro non è esente da rischi. In una situazione apparentemente tranquilla, una strana creatura rischia di uccidere lui e la giovane recluta Reno Ichikawa. Il pericolo viene sventato ancora una volta, ma Kafka ha ora un problema più grande. Sembra essersi trasformato egli stesso in un kaiju.
Cosa succede nel mondo di Kaiju No. 8
La serie comincia con quella che sembra essere un’operazione di routine, l’eliminazione dell’ennesima minaccia. Il contenimento avviene quasi senza problemi, grazie all’efficienza e all’organizzazione delle squadre speciali. Il fenomeno sembra turbare poco gli abitanti della città, che ormai saranno abituati a queste evenienze. Una situazione che ci viene confermata anche dal telegiornale, che esalta Mina per aver affrontato e battuto centinaia di queste creature.
Come ormai avviene sempre più spesso soprattutto nei manhwa, Kaiju No. 8 ci permette di entrare molto in profondità nella gestione tecnica di queste situazioni, con una grande enfasi sulla squadra di contenimento danni, a cui tradizionalmente non si pensa mai, ma che in una visione più realistica della situazione sarebbe fondamentale tanto quanto il lato militare della faccenda.
Questo episodio introduttivo fa molto bene il suo lavoro, ci descrive un mondo che continua a funzionare nonostante le difficoltà, usando molti spunti narrativi ormai divenuti classici. I richiami ad altre opere sono evidenti. L’ingresso della Terza divisione ricorda molto il modo di combattere di Attack on Titan, mentre l’incomprensibile volontà di abitare ancora in città sempre sotto la minaccia della distruzione totale richiama serie più attempate come Evangelion. Perfino lo spunto narrativo che fa da apripista per la vera trama principale, la trasformazione del protagonista, può essere ritrovato in anime come Parasyte (Kiseiju).
Sul lato tecnico, Production I.G garantisce un altro standard qualitativo, affiancato da una colonna sonora studiata per ricordare i film dedicati ai mostri giganti come Godzilla. L’attenzione ai particolari promette bene, ma potremo valutare l’impatto della serie solo nei prossimi episodi.